Il 1968 in mostra a Roma

È solo un inizio – 1968 è la mostra apertasi il 3 Ottobre a Roma sul movimento politico-studentesco più importante del Novecento. La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma celebra così il 50° anniversario del 1968: la mostra è a cura di Ester Coen e rimarrà aperta fino al 14 gennaio 2018.

E racconterà la rottura fondamentale della società occidentali, in grado di incidere anche, naturalmente, sull’arte. Di fermenti sociali in grado di rivelarsi attraverso le trame dei movimenti artistici, in realtà, ce ne sono stati molti nei secoli passati. Ma il Sessantotto ha davvero ribaltato il corso dell’arte e della democrazia.

Il titolo della mostra, non a caso, si ispira al famoso motto: Ce n’est qu’un début, continuons le combat! (“è solo l’inizio, continuiamo la lotta!”). Fu gridato da ottocentomila scioperanti parigini in un giorno storico di quell’anno. E, contemporaneamente, un gruppo di studenti occupava la Sorbona: era il 13 maggio 1968 e il Novecento subiva un drastico cambiamento.

La mostra: uno sguardo alla lotta e alla Storia

La mostra, tuttavia, non si vuole presentare solo come un tributo ai movimenti di lotta sindacale, ma mira a raccontare il processo storico scaturitosi da quelle vicende. Elaborando una teoria sul presente sulla base delle radici passate.

Tra gli artisti presenti, si ricordano: Andy Warhol, Michelangelo Pistoletto, Diane Arbus, Jannis Kounellis, Mario Schifano, Toshio Matsumoto e Christo.

Ad accompagnare la mostra il c’è il catalogo “È solo un inizio. 1968”. Il testo è a cura di Ester Coen e presenta, tra gli altri, gli interventi di Goffredo Fofi, Franco Piperno e Rossana Rossanda.

L’arte come rinnovamento politico? Esiste, e la mostra È solo un inizio è pronta a raccontarlo.