Lampada Falkland, che stile!

È lei il vero simbolo iconico del design all’italiana: la lampada Falkland di Bruno Munari, che venne disegnata nel 1964 per la manifattura Danese.

Fu ideata pensando a una maglia elastica tubolare – prodotta in un calzificio – che prendeva forma mediante l’inserimento di alcuni anelli metallici di diverso diametro: il risultato è una fonte di luce dall’anima raffinata. Assume il suo aspetto proprio quando viene sospesa, grazie all’effetto della gravità.

È alta più di un metro e sessanta e ha un diametro di quaranta centimetri: è quindi molto grande ma, una volta chiusa, si compatta facilmente nella sua confezione alta pochi centimetri, essendo quindi pratica per il trasporto.

Bruno Munari, creatore d’arte

Lo stesso designer raccontò:

“Un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. Noi non facciamo lampade, mi risposero. E io: vedrete che le farete”.

La firma di Munari d’altronde è ben visibile: la lampada Falkland è l’apoteosi della linearità dei suoi oggetti, esaltati anche per la logica essenzialità strutturale.

E qui Munari ha operato un importante dematerializzazione del prodotto, reso flessibile soprattutto dalla filanca, un materiale dal prezzo contenuto.

Una semplicità formale del genere, in grado di esportare il design italiano, non l’avevate mai vista, ne siamo certi.