Treasures from the Wreck of the Unbelievable
by Damien Hirst

Treasures from the Wreck of the Unbelievable rappresenta la prima grande personale dedicata a Damien Hirst in Italia, dopo la retrospettiva presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli del 2004 (The Agony and the Ecstasy), ed è curata da Elena Geuna, già curatrice delle monografiche di Rudolf Stingel (2013) e Sigmar Polke (2016) presentate a Palazzo Grassi.

La mostra, che resterà aperta fino al 3 dicembre 2017, si estende lungo i 5.000 metri quadrati espositivi di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, le due sedi veneziane della Pinault Collection che per la prima volta sono entrambe affidate a un singolo artista.

Alla scoperta di tesori sommersi…

Treasures from the Wreck of the Unbelievable è un progetto complesso e ambizioso, la cui realizzazione si è protratta lungo diversi anni.

Mastodontica nelle dimensioni e nei propositi, la personale narra la storia dell’antico naufragio della grande nave Unbelievable (Apistos il nome originale in greco antico) e ne espone il prezioso carico riscoperto: l’imponente collezione appartenuta al liberto Aulus Calidius Amotan, conosciuto come Cif Amotan II.

Il vascello con che trasportava questa collezione affondò nell’Oceano Indiano e nel 2008 Damien Hirst decise di finanziare un’operazione di recupero ed esporre le opere ritrovate.

Un progetto inedito per una collezione vastissima, preparato per oltre un decennio e carico di citazioni che vanno dall’arte antica a quella attuale.

Ovviamente si tratta di lavori realizzati dall’artista britannico, come si comprende dai soggetti che oltre a figure classiche come quelle egizie, presentano anche citazioni di opere di artisti contemporanei come Jeff Koons, Marc Quinn e Bansky.

Materiali preziosi ricoperti di finto corallo e formazioni marine. Ad accompagnare le opere nelle sale delle due sedi veneziane, anche i video di finte operazioni subacque.

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