Il Museo delle Scienze di Trento (MUSE) venerdì 31 marzo 2023, alle ore 18.30, inaugura con la presenza del divulgatore scientifico Graziano Ciocca la mostra temporanea ‘Wild City. Storie di natura urbana’, ospitata dal 1 aprile al 5 novembre 2023. Il percorso espositivo – arricchito da video, exhibit interattivi, reperti e fotografie – vuole indagare il rapporto a volte conflittuale, altre votato alla coesistenza, tra esseri umani e specie animali e vegetali in un mondo sempre più urbanizzato.

‘Wild City. Storie di natura urbana’ è una mostra che porta con sé una grande domanda: come potranno essere le città del futuro?

Mostra ‘Wild City. Storie di natura urbana’ al MUSE – Museo delle Scienze di Trento.

 

Da sempre le città sono abitate da molti altri organismi oltre agli esseri umani. Cosa li ha spinti a entrare nella “tana” collettiva di Homo sapiens e come sta evolvendo in tempi recenti il nostro rapporto con questi coabitanti?

Dal falco pellegrino, che dalle pareti rocciose si è spostato sui cornicioni dei grattacieli per nidificare e cacciare i piccioni cittadini, al geco comune, che dal bacino del Mediterraneo è divenuto ormai una presenza fissa anche nelle città alpine come Trento. Dalle cornacchie nere orientali, che in Giappone hanno imparato a utilizzare le macchine come comodi schiaccianoci (e lo fanno sulle strisce, per evitare di venire investite), al lori lento, primate che a Giava (Indonesia) sta rischiando di scomparire a causa dell’espansione delle megalopoli. Sono solo alcune delle storie di natura in città che, a partire dal 1 aprile 2023, saranno raccontate all’interno della mostra ‘Wild City. Storie di natura urbana’, ideata dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento e realizzata con il sostegno di Itas Mutua, Montura e Ricola.

Ci viviamo da un tempo lunghissimo, ma noi Sapiens di rado ci rendiamo conto che la città è popolata da molti altri esseri viventi che, con strategie e soluzioni adattative spesso sorprendenti, sono riusciti ad insediarsi in questo ambiente di origine antropica.

I quattro temi portanti 

La mostra ‘Wild City. Storie di natura urbana’ si sviluppa al secondo piano del MUSE di Trento, in un’area di oltre 400 metri quadrati.

L’esposizione – un progetto originale ideato e realizzato dallo staff del MUSE – prende forma attorno a quattro isole tematiche, anticipate da un ingresso immersivo sonoro che trasporta il pubblico da una ambiente naturale di foresta a uno urbanizzato.

Mostra temporanea ‘Wild City. Storie di natura urbana’, Museo delle Scienze di Trento  (MUSE).

I quattro temi fondamentali aiutano a comprendere l’ecosistema urbano:

  • le minacce e gli ostacoli che la città pone agli esseri viventi non umani;
  • le opportunità che la città offre;
  • l’ambiente cittadino come fattore che ne condiziona l’evoluzione;
  • le interazioni positive, conflittuali o di neutrale coesistenza tra l’essere umano e le altre specie in contesto urbano.

Ogni nucleo tematico presenta apparati video-interattivi, installazioni multimediali, fotografie e reperti delle collezioni del museo. Inoltre, la mostra costruita secondo il principio dell’inclusività offre anche testi tradotti in easy to read, in CAA (comunicazione aumentativa alternativa), e in trilingue.

Le storie più emblematiche

Attualmente, il 54% della popolazione mondiale vive in aree urbane. E secondo le stime più recenti, entro il 2030 cinque miliardi di persone vivranno nelle città, con un impatto senza precedenti su infrastrutture, risorse e territori.

Uno scenario, affrontato nella nuova mostra del MUSE, che porta a riflettere sull’importanza di conoscere la biodiversità urbana che ci circonda e di immaginare nuove forme di convivenza tra esseri umani e selvatici.

MUSE
Cinghiali in città.

Tra le storie più emblematiche, vi sono i cinghiali, gli animali più iconici della vita selvatica in città. La cronaca racconta spesso delle loro incursioni nei centri urbani in cerca di cibo e dei disagi che recano. Ma anche i leopardi, in India, sono spesso protagonisti di “visite” non gradite e, talvolta, di qualche attacco predatorio alle persone anche a causa dell’espansione della metropoli. Dall’altra parte, molte specie selvatiche sono sempre più accettate nell’ecosistema cittadino. Come le api, che vedono molte metropoli in prima fila per il loro ripopolamento, e i cedri dell’Himalaya, piante esotiche che, seppur importate, sono molto apprezzata nelle città europee per la loro maestosità e bellezza.

Tra i focus affrontati, anche quello sulle possibili soluzioni di convivenza, come i corridoi verdi per gli scoiattoli rossi che popolano i parchi cittadini e le scale di risalita per i pesci di fiume.

Non manca un approfondimento sulla biodiversità come valore aggiunto per la città: ne sono un esempio le lontre di Singapore, che si sono adattate bene al contesto urbano diventando anche mascotte turistiche, e, più vicino a noi, il grillaio a Matera. Quest’ultimo, tra gli inizi di marzo e la fine di aprile, sceglie il capoluogo della Basilicata per nidificare tra le tegole dei tetti e nei buchi dei muri dei famosi Sassi, catturando lo stupore di abitanti e turisti.

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Lesser Kestrel (Falco naumanni), adult male arriving at nest in Matera, Basilicata, Italy Foto © Saviero Gatto

Come afferma Patrizia Famà, sostituita direttrice dell’Ufficio programmi per il pubblico del MUSE: “Wild City racconta diverse storie di coesistenza tra umani e altre specie. Specie che si sono introdotte nelle nostre città e che convivono, anche a nostra insaputa, in alcuni luoghi più o meno nascosti delle aree urbane. L’esposizione si inserisce in un filone di mostre che indaga il rapporto tra umani e altri viventi, nell’ottica di sensibilizzare le persone sul fatto che viviamo in un mondo interconnesso e che siamo dipendenti dalla natura che ci circonda. In ‘L’ ombra dell’unicorno‘, ad esempio, abbiamo raccontato attraverso la storia del rinoceronte Toby la drammatica situazione di alcuni animali selvatici a rischio estinzione; mentre in ‘Nella mente del lupo‘, ancora visitabile fino al 28 maggio, abbiamo messo al centro le sfide di coesistenza tra umani e lupi nell’arco alpino”.

Alessandra Pallaveri, curatrice della mostra al MUSE di Trento.

Osvaldo Negra e Alessandra Pallaveri, curatore e curatrice della mostra, spiegano: “Wild City ci aiuta ad aprire gli occhi su molte specie, vegetali e animali, che condividono con noi le città, anche da millenni. In questo processo di adattamento a questo strano ecosistema di origine antropica, molte specie sono venute a patti con gli elementi condizionanti e hanno sfruttato gli elementi a favore. La mostra racconta cos’è la città in termini di ostacoli, di nuove condizioni e risorse connesse al nostro interagire, alle nostre attività e commerci. Ma anche come la città eserciti nuove pressioni evolutive. L’ultima parte è dedicata alle coesistenze, tra paure, attriti ma anche interazioni positive. Il messaggio proposto è che la coesistenza è possibile e va praticata nella misura in cui le città del futuro occuperanno una superficie sempre maggiore (già oggi oltre la metà della popolazione mondiale vive nei centri urbani): avere città bio-diverse significherà contribuire sempre più alla conservazione della biodiversità globale”.

L’allestimento grafico è opera dell’illustratrice Nadia Groff. 

La curatela scientifica conta un Advisory Board d’eccezione, composto da Telmo Pievani, Luigi Boitani e Menno Schilthuizen.

Nel corso dell’anno, la mostra e gli spazi del museo si arricchiranno di una serie di eventi collaterali: conferenze, incontri a tema, performance, dibattiti e attività open air negli orti e nel biotopo MUSE. Il primo appuntamento collegato alla mostra è in programma sabato 15 aprile, dalle 15 alle 19:Wild City Party’, un pomeriggio per conoscere i nostri coinquilini non umani attraverso performance di teatro scienza, angoli tematici, laboratori e quiz.

European red squirrel, Eurasian red squirrel (Sciurus vulgaris), on a hoarding, Germany, Hamburg. Foto ©H.Baesemann

Scheda mostra

Titolo: Wild City. Storie di natura urbana
Organizzazione: staff MUSE. Con il sostegno di Itas Mutua, Montura e Ricola. 
A cura di: Lucilla Galatà, Osvaldo Negra, Alessandra Pallaveri, Fabio Pupin, Karol Tabarelli de Fatis, Helen Catherine Wiesinger e Maria Vittoria Zucchelli – MUSE
Inaugurazione: venerdì 31 marzo 2023, ore 18.30
Date: dal 1 aprile al 5 novembre 2023
Orari: 9.00, 11.00, 13.00 e 15.00
Luogo: secondo piano del MUSE (Trento)
Biglietti: 5,50 € a partecipante
Informazioni: muse.it

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