Robert Pogue Harrison, filosofo paesaggista

È stato riedito da poco per Fazi Editore Giardini – Riflessioni sulla condizione umana di Robert Pogue Harrison.

Lo scrittore insegna letteratura italiana e dirige il dipartimento di Francese e di Italiano all’Università di Standford: la base culturale su cui poggia la sua ricerca è dunque molto forte.

Costruire un giardino: cosa si cela dietro?

In Giardini, opera ricca di riferimenti filosofici, letterari e storici, indaga quell’anelito umano che si muove alla volta della costruzione del giardino.

E lo fa ponendosi una domanda: è la volontà della creazione del Paradiso perduto? E cioè: per l’uomo progettare un giardino significa riprodurre l’impronta divina?

Per rispondere, Harrison mette in rassegna le migliori imitazioni nel mondo: facendo dell’Eden il protagonista, anche zoologico, del libro. Si mette poi alla ricerca dell’Academos platonica, seguito dal giardino “privato” di Epicuro, dove si coltiva l’in sé e per sé.

Le sue parole accompagnano il lettore fino a Versailles, e poi nell’affascinante Bomarzo, costringendolo a interpretare ogni luogo contemporaneo attraverso la lente della rilettura edonica. Ad esempio i campus universitari, intesi come contemporanei vivai d’intelligenza.

Imparare a coltivare la mente

Harrison l’ermeneuta si fa, capitolo dopo capitolo, giardiniere filosofico delle nostre conoscenze, inaffiandole, potandole e accompagnandole verso la fioritura finale.

Di questo libro un’elegante definizione l’ha data Valentino Zeichen, cogliendo al massimo lo spirito del testo:

In quest’opera originale la botanica diventa la livrea allegorica delle filosofie e delle branche scientifiche: ultima meta vincente del libro.