Deve esserci qualcosa nelle luci del profondo Nord che tocca le corde più remote della sensibilità umana. Lo spettacolo cromatico dell’aria fredda e pungente che diventa fruibile per la vista è stato fonte di inesauribili opere d’arte. Non ultima l’arte di Bernard Frize. Per la prima volta, nella città di Firenze, arrivano i dipinti dell’artista francese, ospitati dalla Galleria Gentili. La mostra è intitolata Northern Lights, Waterfalls and Oceans, e sarà in onda da oggi, fino all’11 marzo 2017.
«Bernard Frize, nato nel 1954 a Saint-Mandé nei pressi di Parigi, lavora a Parigi e Berlino, dove si trovano i suoi atelier e dove ha realizzato i dipinti di questa mostra. Nonostante il vasto riconoscimento ottenuto a livello internazionale, le sue opere sono state raramente esposte in Italia; con questa mostra, vengono presentate per la prima volta nella città di Firenze.
La pittura di Bernard Frize non finisce di stupirci per le sempre nuove modalità di rappresentazione; nonostante la bellezza sensuale del cromatismo, dai suoi quadri emerge una vigorosa impostazione concettuale. Oltre il velo della composizione pittorica dell’immagine, simile per leggerezza alla luce evanescente di un’aurora boreale, domina il quadro una struttura chiaramente e precisamente studiata, proprio come, oltre il velo delicato di una cascata d’acqua, si intravede la struttura rigida del bordo di una piscina.
Nella nostra mostra, Frize presenta i suoi ultimi lavori, che somigliano a trame intessute di delicati fili colorati. Una superficie filigranata, cangiante come seta, realizzata con tratti paralleli di pennello che, tracciati ora in verticale, ora in orizzontale, si compenetrano fino a formare un reticolo di iridescente cromatismo. Il colore, steso con diversi pennelli, sembra riversarsi contemporaneamente sulla tela, laddove è praticamente impossibile riconoscere se la stesura più vigorosa rappresenti l’inizio o la fine della pennellata. Dove il tratto del pennello procede in verticale, nasce l’immagine di un leggero tendaggio, che vibra delicatamente davanti allo sguardo dell’osservatore. Nei quadri in cui la tessitura cromatica è condotta in direzione ortogonale, il velo sembra ispessirsi e assumere maggiore sostanza». (Galleria Gentili).
Piero Di Cuollo
Via Galleria Gentili