Un’azienda radicata nella tradizione dell’alta manifattura toscana, portabandiera dell’eleganza e dello stile che hanno saputo imporre il Made in Italy nel mondo. Atelier Nieri produce divani e poltrone dal design atemporale con la cura e la sapienza artigianale accumulata in 90 anni di storia. Villegiardini ha intervistato Maurizio Nieri, alla guida dell’azienda fondata dal nonno e giunta alla quarta generazione. 

Il modello Dolcevita

Atelier Nieri ha compiuto 90 anni. Quali valori di questa lunga storia sono ancora presenti nella vostra identità? 

Mio nonno ha fondato l’azienda che inizialmente lavorava come terzista nella fornitura di componenti in legno per l’arredamento. La sua intuizione è stata quella di ampliare la gamma di lavorazioni  per arrivare a realizzare il prodotto finito, curando anche la sua commercializzazione. Tra i valori che hanno contribuito a questa evoluzione e che sono ancora oggi nel nostro DNA posso sicuramente individuare l’artigianalità, che mantiene fede alla nostra tradizione di produzione di alta qualità in cui “il fatto a mano” è ancora oggi protagonista di ogni passaggio produttivo, dal taglio del tessuto e della pelle, alle cuciture, sino alla fase di assemblaggio.  

Come art director ha la responsabilità della creatività del prodotto. Quali principi ispirano la sua idea di progettazione?

I principi che ispirano la mia idea di design sono innanzitutto la ricerca di un prodotto non banale ed esclusivo, ovverro del tutto originale rispetto a quella della concorrenza. Poi andare sempre alla ricerca di dettagli sempre più sofisticati per migliorare il nostro livello di distintività, innovazione e confortevolezza. Tra i principi che ci ispirano, soprattutto negli ultimi anni, trova spazio anche l’approccio modulare al disegno dei prodotti, per renderli sempre più versatili e in grado di adattarsi al meglio agli spazi a disposizone della clientela.

Dettaglio del divano Flaminia.

Quali sono i fattori che determinano l’eleganza di un prodotto? 

Nella mia visione, l’eleganza del prodotto si ottiene grazie alla cura dei particolari, come, per esempio, la scelta dei colori, l’abbinamento dei materiali e la ricercatezza nelle trame e consistenze dei tessuti: piccoli dettagli che, però, fanno una grande differenza. 

Qual è il ruolo della sartorialità e dell’ispirazione alla moda nella vostra proposta? 

La nostra collezione è molto vasta ed è declinata in un’ampia palette di colori e tessuti, spesso ispirati alle ultime tendenze del mondo della moda e dell’interior design. A partire da questo ventaglio di proposte standard, già molto ampia, i nostri prodotti sono completamente personalizzabili sulla base delle esigenze del cliente, sia per dimensioni sia per i colori e le finiture. A partire dal catalogo, offriamo così la possibilità di avere un prodotto tailor-made, completamente su misura. Questo fino al minimo dettaglio, come per esempio il tipo di tessuto oppure la tipologia e il colore delle cuciture.  

Il divano Archibald.

Atelier Nieri ha una forte presenza sui mercati internazionali. Quali sono i motivi di questa espansione oltreconfine? 

Nel 1979 l’azienda ha iniziato ad affacciarsi sul mercato francese grazie a un’opportunità che si è presentata al Salone del Mobile di Milano e che mio padre ha saputo cogliere. Negli anni successivi questa tendenza all’espansione verso i mercati internazionali è stata consolidata, tanto che oggi siamo presenti in 60 paesi del mondo. 

Oggi Atelier Nieri esporta il 95% della sua produzione all’estero, soprattutto in Francia, dove il divano è l’elemento d’arredo più importante della casa. Questa politica commerciale è per noi pienamente soddisfacente perché nel corso degli anni ci siamo organizzati perfettamente per mantenere e incrementare la nostra presenza all’estero. Un punto a favore di questa scelta è che la commercializzazione, nei paesi in cui siamo molto presenti, è molto meno macchinosa e più fluida rispetto all’Italia. 

Siete una delle aziende che ha preso parte alla prima edizione del Salone del Mobile. Qual è stata l’importanza della partecipazione a questo evento fieristico nell’affermazione dell’azienda? 

Nel 2011 siamo stati premiati insieme ad altre 15 aziende che hanno partecipato consecutivamente alle 50 edizioni del Salone del Mobile. Negli ultimi anni non stiamo partecipando a questa fiera, che è stata fondamentale nella crescita di Atelier Nieri perché, con l’avvento delle nuove tecnologie, le dinamiche di contatto con il cliente sono profondamente mutate e richiedono nuovi strumenti di marketing e comunicazione.

Atelier Nieri
Maurizio Nieri, art director di Atelier Nieri.

Avete recentemente organizzato il Gran Galà dell’eccellenze del Made in Italy. Qual è il motivo di questo vostro impegno nella promozione del prodotto italiano e quale il valore della sinergia con le altre aziende della filiera e del territorio?  

Personalmente credo profondamente in queste tre parole: Made in Italy. Noi italiani siamo i maestri dell’eleganza, della qualità del design e abbiamo nel nostro DNA la genialità. Questi valori, riconosciuti e apprezzati all’estero, facilitano il nostro compito quando andiamo a proporre le nostre creazioni. Gli imprenditori che promuovono un prodotto fatto in Italia e distribuito all’estero, tuttavia, non sono adeguatamente supportati e incoraggiati dalla istituzioni. Sto quindi provando a mettere assieme diverse aziende di questo tipo per creare delle sinergie per collaborare sulla promozione del Made in Italy. È una mia soddisfazione personale ed è un progetto a cui mi applico perché mi muove una grande passione per il prodotto italiano.  

In che modo la “toscanità” influenza il vostro lavoro?

Amo la mia terra e mi ritengo fortunato di essere nato in Toscana, per tutto quello sa offrire: arte, cultura, clima e cibo. Senza dimenticare il paesaggio, fatto di scenari indimenticabili che spaziano dal mare alla montagna, passando per campagna e collina. Ho resistito a molte vantaggiose tentazioni di delocalizzazione all’estero proprio perché amo il mio territorio e non ho voluto recidere le radici della mia famiglia e dell’azienda. 

Siete ancora un’azienda a conduzione familiare. Quali sono i punti di forza di questo tipo di gestione tipicamente italiano? 

Quello della famiglia è uno dei valori importanti per Atelier Nieri. Fondata da mio nonno, la gestione familiare è arrivata ormai alla quarta generazione. Non ho mai imposto nulla ai membri della mia famiglia e la loro decisione di continuare a lavorare per Atelier Nieri è stata una libera scelta. Quello che ho fatto è stato solo cercare di trasmettere loro la mia passione per il lavoro e l’azienda. Ma aggiungerei che per me il termine famiglia è più ampio, perché ogni collaboratore che lavora per il bene di Atelier Nieri è per me un membro della famiglia. ateliernieri.it