Riprendono dal 5 ottobre fino al 23 novembre, con il contributo di Regione Lombardia e la stretta collaborazione della Libreria Feltrinelli di Como, gli incontri (13) del ciclo Aspettando Parolario organizzati dalla Associazione Culturale Parolario che da 23 anni organizza l’omonimo Festival Tra Como E Cernobbio. La rassegna ha lo scopo di tenere viva l’attenzione sul libro e la lettura, avvicinando anche nuovi lettori, attraverso incontri con scrittori.

Questa edizione sarà molto ricca e articolata in quanto a temi affrontati, ad autori invitati, alle collaborazioni nuove e riconfermate e soprattutto ai diversi luoghi dove si svolgeranno gli incontri: tra Como, Cernobbio e Chiasso (Libreria Feltrinelli, Villa Bernasconi, Hotel Villa Flori, Foyer del Teatro Sociale, Spazio Officina Chiasso).
Le collaborazioni: Archivio Cesare Cattaneo, Ordine Architetti di Como, Enpa Como, Villa Bernasconi-Cernobbio, Hotel Villa Flori, Teatro Sociale Aslico, Max Museo.

 

PROGRAMMA

Giovedì 5 ottobre

ore 18 Libreria Feltrinelli, Como
Carlo Piano “Il torto. Diciassette gradini verso l’inferno” (E/O edizioni)
Dialoga con Roberto Borghi
Donato Bilancia è uno dei serial killer più noti della storia criminale italiana: 17 vittime, 9 uomini e 8 donne, tutti uccisi nell’arco di soli sei mesi tra l’ottobre del 1997 e l’aprile del 1998. A raccontare la sua storia è il nuovo libro di Carlo Piano, in cui vengono descritti i diciassette drammatici momenti che hanno segnato il suo destino.
Carlo Piano è scrittore e giornalista, figlio del noto architetto Renzo Piano col quale ha scritto Atlantide per Feltrinelli. Carlo Piano collabora con Repubblica, La Stampa e il Secolo XIX.

Mercoledì 11 ottobre

ore 18 Libreria Feltrinelli Como
In collaborazione con Archivio Cattaneo
“Storia degli ideali” – Franco Ciliberti, presenta Elena Di Raddo
La Storia degli ideali non è un libro, ma l’idea di un libro, maturata da Franco Ciliberti fin dai primi anni del 1930, e concretizzata in una serie di conferenze tenute a Milano e a Como tra il 1941 e il 1942. Il corso è quindi come progetto per la stesura di un volume che raccogliesse in modo sintetico le linee guida e i protagonisti del sapere “dalle origini ai nostri giorni”, come recita, appunto, il sottotitolo. Questa opera, mai pubblicata dall’artista, costituisce il punto di arrivo dell’elaborazione di un pensiero durato trent’anni. Nella storia dell’arte o della letteratura – sosteneva Franco Ciliberti – si dimentica questo problema primordiale, il problema della nostra comunione con l’infinito che è l’unico problema che veramente esista… Questi orizzonti che alcuni esseri eccezionali schiusero, che vivono in fondo al cuore di tutti, questi sono appunto gli orizzonti primordiali. Allora tutta la storia cambia. La storia è il tentativo perenne di alcuni esseri eccezionali di trasfigurare il mondo…

 

Lunedì 23 ottobre

ore 18 libreria Feltrinelli Como
Paola Minussi “L’archivista di Torrechiara” (Bertoni editore). Dialoga con Laura Bianchi. Letture di Claudia Fontana, attrice e regista.
Anna Ponti, esperta archivista emigrata in Svizzera, decide di lasciare la città di Basilea, dove si è costruita una vita soddisfacente sia a livello professionale che sentimentale, per tornare in Italia. Due sono i motivi che la spingono a compiere questo passo: ritrovare la sorella che non vede da anni e dare il proprio contributo alla tutela degli antichi volumi e delle opere d’arte che in patria rischiano di andare perduti e distrutti. Destinazione il castello di Torrechiara. Siamo nel 2027 e l’Italia è in piena guerra civile; una feroce dittatura dà la caccia a dei fantomatici “Sabotatori” e perseguita la popolazione non allineata con il regime. Ma chi sono in realtà i Sabotatori? Nei silenzi e nei nuovi ritmi di Torrechiara Anna scoprirà chi siano davvero i Sabotatori. Una storia di lotta, di passione, di percorso rivoluzionario degli eventi, ma, soprattutto, di solidarietà al femminile e di rinascita dalle macerie. Minussi vive a Como con tre gatti, due figli e un marito. Lavora a Basilea, in Svizzera tedesca, dove Insegna chitarra classica alla Musik Akademie der Stadt Basel. E’ autrice di libri e trasmissioni radiofoniche.

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Mercoledì 25 Ottobre

ore 18 Villa Flori Como
In collaborazione con Hotel Villa Flori.
Roberta Schira “I fiori hanno sempre ragione” (Garzanti 2023) dialoga con Michela Proietti
Un romanzo importante, in tempi in cui la serenità sembra così lontana. Una storia che riconsegna la voglia di vivere e sorridere, nonostante tutto e tutti. A volte basta trovare un ingrediente speciale per ricucinare la propria vita. A volte, per rinascere, si può iniziare da un libro.
Roberta è nata a Crema e vive tra Milano e la Riviera di Ponente, suo “quartiere del pensare”. Scrive intorno al mondo del cibo da prima che diventasse una moda, affrontandolo con occhi sempre diversi: costume, psicologia, narrativa, condizione femminile. Da oltre dieci anni scrive sul «Corriere della Sera» di tendenze e protagonisti della “cibosfera”, temi sui quali tiene master e corsi di alta formazione professionale.
Ingresso libero con prenotazione:[email protected]

 

Giovedì 26 ottobre

ore 20.30 Foyer del Teatro Sociale
In collaborazione con Ordine degli Architetti di Como, Teatro Sociale Aslico e Libreria Feltrinelli
Gianni Biondillo “Quello che noi non siamo” (Guanda 2023)
L’autore racconta, in un romanzo corale, la storia di uomini e donne che presero coscienza del crollo delle false ideologie e che decisero di schierarsi nel nome della Resistenza e della libertà, spesso pagandone le conseguenze: carcerazioni, torture, campi di concentramento. Il ritratto profondo di un’epoca, che ci somiglia più di quanto vogliamo ammettere. Ci fu una generazione di architetti che credette nel fascismo perché si illudeva fosse una rivoluzione, come quella artistica che propugnavano: il razionalismo. Combatterono una guerra ad armi impari contro l’accademismo, centralista e romano, senza rendersi conto che il regime sosteneva un’architettura retorica. Milano fu la fucina di queste tensioni artistiche: irredentisti istriani come Pagano, maestri comacini come Terragni, napoletani inquieti come Persico. E poi tutti gli altri, figli del Politecnico: Figini, Pollini, Bottoni, Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers… Nelle trattorie, nei salotti, alle vernici, incrociavano poeti, galleristi, critici, artisti, e di anno in anno l’adesione al regime si faceva sempre più labile, sempre più critica. Ci pensò la Storia a fare il resto: dalle leggi razziali alla disfatta di Russia, fino al cataclisma dell’8 settembre 1943.
Biondillo, classe 1966, è architetto, giornalista e saggista, scrive per il cinema e per la televisione. Fa parte della redazione di Nazione Indiana.

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Venerdì 27 ottobre

ore 18 libreria Feltrinelli Como
Livio Gambarini “La papessa di Milano. Le cronache dei Visconti (Piemme)
Tempo di espansione e splendore nella città di Sant’Ambrogio. Tempo di ribellione alle leggi della chiesa e della società. La vera storia del processo inquisitorio che sconvolse Milano nell’anno 1300. E’ il 22 gennaio 1277. Dopo quindici anni di guerra civile, un corteo trionfale entra a Milano. È l’inizio di un periodo di splendore per il giovane Matteo Visconti, che con determinazione punta alla grandezza come signore della città. A sostenerlo e consigliarlo c’è Maifreda Pirovano, sua cugina e amore giovanile, che ha rinunciato ai privilegi aristocratici per mettersi al servizio di Cristo e degli oppressi. Ma le braci dell’odio non sono sopite, e gli antichi nemici attendono solo l’occasione giusta per infrangere quel sogno dorato. Guido della Torre, erede in esilio degli antichi signori di Milano trama da lontano per riguadagnare il potere perduto. E il fremito spirituale che serpeggia nelle strade e raccoglie adesioni perfino nelle case dei Visconti potrebbe rivolgersi a loro vantaggio. Da qualche tempo, infatti, i Figli dello Spirito Santo vanno predicando qualcosa che non si è mai sentito prima. Parlano di parità tra uomo e donna. Parlano della necessità di rifondare la Chiesa. Parlano di una Papessa.
Livio Gambarini, bergamasco classe 1986, è scrittore e divulgatore di Medioevo italiano ed è docente al corso di Alta Formazione “Il Piacere della Scrittura” dell’Università Cattolica di Milano.

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Lunedì 6 novembre

ore 18 Libreria Feltrinelli in collaborazione con Enpa Como (Canile di Valbasca)
Alessandra Piccolo “Il cane in città. Suggerimenti, risposte ai problemi più comuni” (TEA edizioni 2023). Dialoga con Marco Marelli, presidente Enpa Como.
Una guida completa e rassicurante su come gestire al meglio la relazione con il proprio cane tra condomini, appartamenti, il traffico urbano, parchi, bar e qualche negozio. Perché non sta scritto da nessuna parte che un cane non possa essere felice insieme a voi anche in città.
Vivere in città non vuol dire che si deve rinunciare ad accogliere con noi un cane o, peggio, sacrificare il suo benessere. Al contrario, i centri urbani offrono tantissime possibilità ai nostri amici a quattro zampe per una vita ugualmente sana e soddisfacente. È vero, però, che la gestione del cane in città porta con sé non poche sfide e problemi. Con questo libro l’educatrice cinofila Alessandra Piccolo ha voluto mettere a disposizione la sua esperienza per aiutarci a educare il nostro cane alla vita in città. I suoi consigli, chiari, diretti e realistici sono l’ideale sia per crescere i cuccioli, sia per aiutare un cane già adulto a adattarsi alla vita cittadina. Suggerimenti pratici, tecniche sperimentate e risposte semplici anche alle domande che sembrano più difficili: Alessandra Piccolo non si limita a fornire soluzioni ai problemi, ma offre anche una guida per sfruttare al massimo la città perché il nostro cane sia soprattutto felice. E noi con lui.

Giovedì 9 novembre

ore 21 Cernobbio Villa Bernasconi
Incontri in giallo
Rosa Teruzzi “Il valzer dei traditori” (Sonzogno) dialoga con Marco Gatti.
Introduce Marco Marchetti, responsabile della Biblioteca di Cernobbio
Ne Il valzer dei traditori ritorna Libera, la “Miss Marple del Giambellino”, insieme a tutta la squadra della “Premiata Agenzia Fiori e Delitti”. Anche se l’umore della “nostra” va all’unisono con il tempo atmosferico grigio e piovoso di Milano, «… Libera oggi si sentiva più forte. Il suo rapporto con Iole, cementato da un obiettivo comune, era maturato, nonostante le loro differenze di carattere, e anche la figlia le rispettava di più.»
Rosa Teruzzi è una giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva italiana. Vive e lavora a Milano ed è esperta di cronaca nera. Dopo aver guidato la redazione di Verissimo, è diventata caporedattrice della trasmissione televisiva Quarto grado e scrive romanzi e racconti di genere giallo.
Prenotazione obbligatoria sul sito www.villabernasconi.eu / per informazioni contattare la biblioteca al numero 031-3347225

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Sabato 11 novembre

ore 18.30 Spazio Officina, Max Museo di Chiasso
Nell’ambito della mostra l’opera grafica CARMINA BURANA di Giuliano Collina presso lo Spazio Officina di Chiasso Roberto Borghi terrà una conversazione che verterà sui rapporti tra pittura e letteratura italiane del secondo Novecento, e in particolare sulle fonti letterarie della pittura di Collina.

Giovedì 16 novembre

ore 21 Cernobbio, Villa Bernasconi
Incontri in giallo
Paolo Roversi “L’eleganza del killer” (Marsilio editore) dialoga con Marco Gatti.
Introduce Marco Marchetti, responsabile della Biblioteca di Cernobbio.
L’omicidio del titolare di un locale alla moda nella zona della movida di corso Como è il primo di una serie di delitti che insanguineranno Milano: a indagare saranno chiamati il giornalista hacker Enrico Radeschi, in sella alla sua inseparabile Vespa gialla, e il vicequestore Loris Sebastiani, il brillante capo della squadra Mobile dal sigaro perennemente spento fra le labbra. Una storia dal ritmo incalzante che si svolge in un febbraio milanese dalle temperature polari fra partite di droga, fiumi di vodka, gioco d’azzardo, sparatorie per il controllo del narcotraffico e una sequenza di misteriosi omicidi compiuti con perizia e professionalità da un inafferrabile sicario che prima uccide e poi svanisce nel nulla per nascondersi nel cuore nero della metropoli.
Roversi è nato nel 1975. Scrittore, giornalista e sceneggiatore, vive a Milano. Ha vinto diversi premi letterari I suoi libri sono tradotti in otto paesi tra cui Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Collabora con quotidiani e riviste ed è autore di soggetti per serie televisive e cortometraggi.
Prenotazione obbligatoria sul sito www.villabernasconi.eu / per informazioni contattare la biblioteca al numero 031-3347225

Venerdì 17 novembre

ore 18 Libreria Feltrinelli Como
Lorenzo Sganzini “In Svizzera. Sulle tracce di Helvetia” con Claudio Visentin
Romanzo di viaggio (Gabriele Capelli Editore)
Un viaggio geografico, storico e interiore, quello di Sganzini, narrato con scrittura fine, profonda e ironica: l’autore segue le tracce di Helvetia, allegoria femminile di un paese particolare, in cui definire la propria identità significa confrontarsi continuamente con diversità e confini, con una storia in cui gli eroi non sono legati alle guerre. Montagne, laghi e città sono i protagonisti, insieme ai molti personaggi dell’arte e della cultura, e perfino del mito, che della Svizzera hanno fatto la storia. I luoghi simbolo sono il Cervino, le gole della Schöllenen o il Grütli; i personaggi Guglielmo Tell, il generale Guisan, Giacometti, Hodler, Frisch, Dürrenmatt, Rousseau, Erasmo, Calvino. Sganzini riscopre le città come incubatrici di un pensiero a cui non è estraneo il loro essere svizzere. Il viaggio, partito tra le montagne, cuore geografico della nazione, si conclude al Palazzo federale di Berna, il suo cuore politico, dove, quasi a voler compensare la furia iconoclasta della Riforma, ogni spazio ne racconta la storia con statue e dipinti.
Lorenzo Sganzini (Lugano, 1959) è stato responsabile della Divisione cultura del Cantone Ticino, della Rete Due della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana e dei servizi culturali della Città di Lugano durante la realizzazione del centro culturale LAC (Lugano Arte e Cultura).
Nel 2020 ha pubblicato: Passeggiate sul lago di Lugano. Di chiesa in chiesa tra arte e storia.

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Mercoledì 22 novembre

ore 18 Libreria Feltrinelli Como
In collaborazione con Archivio Cattaneo
“Sulle orme di Renzo” e “Promenades” – Carlo Linati, presenta Alberto Longatti
Sulle orme di Renzo
Come ogni vero signore lombardo, egli univa all’amore un po’ esclusivo della sua terra un’intelligente curiosità di popoli e paesi lontani. In lui scrittore, tale curiosità era anche passione e alimento di cultura, e quindi nuova ricchezza per la sua arte. Questa ha il suo segno più sicuro nelle prose cui fa da centro, per così dire, Sulle orme di Renzo: e la sua fisionomia di letterato sono esse che più nettamente la danno; ma per comprendere tutto questo amore,che sta nel nostro tempo con caratteri personali, senza pronunciate e impegntive aderenze a particolari gruppi (degli «strapaesani», egli semmai è stato un precursone), non si devono trascurare i suoi molti studi e le sue traduzioni dall’inglese, i saggi numerosi sugli scrittori di quella
letteratura. (Elena Di Raddo)
Promenades “Son vissuto e ho giubilato anch’io per la prosa bella, ma ora francamente, dopo l’indigestione dannunziana, la prosa bella non mi va più… ” Carlo Linati, Corriere Padano del 2 agosto 1942
L’andar lento per Carlo Linati è stato a lungo un fermo proposito di preparare lo sguardo al recepire la realtà come si presentava durante le sue scorribande, un modo ideale per raccontare ciò che vedeva senza tralasciare nulla che si prestasse a riversarsi senza intoppi nella pagina. Un modo ideale per mantenere la freschezza delle sensazioni e preservarle dall’artificio letterario, un filtro di depurazione, una specie di marchio di fabbrica. A piedi, magari mantenendo fede al detto latino lento pedepulsandatellus, o meglio in bicicletta, giusto per percorrere le distanze in un tempo ragionevolmente breve. (Alberto Longatti)

Giovedì 23 novembre

ore 21 Cernobbio, Villa Bernasconi
Incontri in giallo
Cocco&Magella “Nessuno sarà dimenticato” Marsilio editore dialogano con Marco Gatti.
Introduce Marco Marchetti, responsabile della Biblioteca di Cernobbio.
Nelle cantine di una splendida villa alle porte di Torno, sul ramo interno del lago di Como, a pochi passi dalla celebre Villa Pliniana, una guardia giurata rinviene il corpo senza vita di un imprenditore di mezza età, Paolo Roncoroni. Un romanzo avvincente che ha le caratteristiche del giallo classico e il ritmo di un thriller americano, una storia piena di intrighi, coincidenze e misteri in cui la soluzione del caso getta nuova luce anche sulla conclusione della precedente indagine di Stefania Valenti.
Giovanni Cocco è nato a Como nel 1976. Amneris Magella è nata a Milano nel 1958, ed è medico legale. Della loro serie a quattro mani con protagonista il commissario Stefania Valenti, tradotta negli Stati Uniti e nei principali paesi europei, sono già usciti Ombre sul lago (2013), Omicidio alla stazione Centrale (2015) e Morte a Bellagio (2018).

Prenotazione obbligatoria sul sito www.villabernasconi.eu / per informazioni contattare la biblioteca al numero 031-3347225

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Informazioni

Ingresso libero a tutti gli incontri, ad eccezione di quelli espressamente indicati.

[email protected] – www.parolario.it