Sir James Stirling è stato un architetto britannico noto per i suoi progetti di alloggi multiunità ed edifici pubblici. È nato il 22 aprile 1926 a Glasgow in Scozia ed è morto il 25 giugno 1992 a Londra poco dopo l’annuncio del suo cavalierato. Nel 1981 Stirling ha ricevuto il Pritzker Architecture Prize e nel 1990 il Praemium Imperiale Prize per l’architettura dalla Japan Art Association. Dopo la sua morte gli è stato intitolato lo Stirling Prize un premio britannico per l’architettura che, dal 1996, viene consegnato ogni anno.

La vita

James Stirling si è formato come architetto presso la School of Architecture dell’Università di Liverpool (1945 – 1950). Ha iniziato subito a praticare a Londra e dal 1956 al 1963 ha collaborato con James Gowan.

Dal 1971 ha lavorato con Michael Wilford ed i suoi primi lavori furono principalmente progetti abitativi di pochi piani seguendo la corrente brutalista, che enfatizzava l’esposizione di acciaio grezzo e mattoni evitando consapevolmente raffinatezza ed eleganza. L’edificio del Dipartimento di Ingegneria di Stirling dell’Università di Leicester (1959 – 1963) è forse il suo lavoro più importante in questo linguaggio.

Dopo aver sciolto la sua collaborazione con Gowan nel 1963, Stirling ha sviluppato una variante giocosa del postmodernismo, facendo uso di assi edilizi non convenzionali, forme geometriche complesse ed elementi decorativi dai colori vivaci. È considerata da molti il suo miglior risultato Neue Staatsgalerie (New State Gallery) costruito a cavallo tra gli anni ’70 e gli ’80 a Stoccarda, in Germania che rappresenta una perfetta combinazione di classicismo e astrazione geometrica.

Tra le altre sue opere ci sono un edificio per il Fogg Art Museum (1979–84) e l’Arthur M. Sackler Museum (1985), entrambi all’Università di Harvard e la Clore Gallery of Tate Britain, Londra (1987).

Langham House Close

Si tratta di tre edifici progettati nel 1955 da James Stirling insieme all’architetto James Gowan che seguono temi comuni pur esprimendo caratteristiche individuali. Questi edifici sono considerati un caposaldo del movimento brutalista.

Stirling curò la progettazione di un edificio di tre piani composto da 18 appartamenti e scelse i caratteristici mattoni di Londra per ricordare la vecchia Langham House utilizzando anche cemento armato esposto sia all’esterno che all’interno.

Gli appartamenti stessi condividono caratteristiche comuni. Ognuno ha un camino centrale con caldaia sul retro e armadio incastonato in mattoni a vista con architravi e ripiani in cemento che ripetono i temi della superficie esterna su scala ridotta. Particolare attenzione è stata data alle dimensioni e alla posizione delle finestre.

Langham House Close – ©john levett (Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

Dipartimento di Ingegneria per l’Università di Leicester

Nel 1957 la Leicester University incaricò agli architetti James Stirling e James Gowan e all’ingegnere Frank Newby di progettare i nuovi edifici del campus, tra cui il dipartimento di ingegneria in un sito vicino a Victoria Park.

Costruito tra il 1959 ed il 1963 questo nuovo edificio appariva diverso da qualsiasi altra cosa pianificata per il campus.

L’edificio comprende due torri unite che contengono laboratori e uffici, il cui design è ispirato alla sovrastruttura di una portaerei. I muri sono costruiti con mattoni di Accrington e tegole olandesi rosse.

Un serbatoio d’acqua indispensabile per il laboratorio di idraulica del piano terra è posto sulla torre che ospita anche uffici ed altri laboratori.

Gli edifici al piano terra hanno un caratteristico grande tetto di vetro a “onda”, angolato a 45 gradi rispetto alle torri, rivolto a nord per fornire un’illuminazione senza la luce diretta del sole. Il design del tetto è unico ed è composto da due tipi di vetro: vetro stratificato traslucido con uno strato interno di fibra di vetro e vetro opaco rivestito di alluminio. La distinzione tra i due diventa evidente solo di notte, quando l’edificio è illuminato.

Neue Staatsgalerie (New State Gallery)

Completato nel 1984, il progetto di Stirling incorporò il sito in pendenza come parte di una passeggiata architettonica che portava il pubblico attraverso il museo. Questo incarnava le transizioni dall’arte classica della Alte Staatsgalerie all’arte moderna della Neue Staatsgalerie in una risposta architettonica senza soluzione di continuità.

Il progetto di Stirling è nato dall’idea di combinare gli elementi di design tradizionali dei musei classici del XIX secolo con materiali industriali moderni e complementari. Questo insieme, alla fine, avrebbero evocato l’essenza senza tempo, ma in continua evoluzione, dell’arte e dell’architettura.

Nonostante l’incorporazione di elementi più moderni giustapposti ai materiali classici, il design del museo ricorda lo stile neoclassico della Alte Staatsgalerie. Per questo Stirling incorporò la rigida disposizione a “U” degli spazi della galleria per dare alla Neue Staatsgalerie un’organizzazione tradizionale con un’estetica moderna.

In tutto il museo, sia all’interno che all’esterno, sono stati aggiunti una serie di colori come identificatori funzionali che rimangono coerenti in tutto l’edificio.  L’ingresso principale ha un traliccio d’acciaio di colore blu che si attacca alle pareti di travertino, e tubi d’acciaio rosa e blu brillante sono usati per indicare dove avviene la circolazione.

L’area più prominente del museo è l’atrio centrale al centro del museo che collega il giardino delle sculture e le opere nel museo con la passerella pubblica che taglia attraverso il museo.

L’atrio è anche il luogo del museo che fa il maggior numero di riferimenti al tradizionale design museale del XIX secolo: ci sono colonne, frontoni, architravi e rivestimenti in pietra progettati per interagire con il percorso pubblico.

Neue Staatsgalerie
Neue Staatsgalerie a Stoccarda – ©Fred Romero (Flickr CC BY 2.0)

 

Maria Giulia Parrinelli

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