È il riconoscimento più importante che ogni anno il comune di Milano conferisce a personalità meritevoli che hanno dato un contributo alla città. E quest’anno, tra i premiati c’era anche una rappresentante del design: Marva Griffin Wilshire, ideatrice e curatrice da vent’anni del SaloneSatellite, ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro dal sindaco Giuseppe Sala.

L’Ambrogino d’Oro premia colei che creò la grande vetrina internazionale per i giovani designer

L’appuntamento è sempre il 7 dicembre, in occasione di Sant’Ambrogio, il patrono di Milano che offre il nome alla più celebre onorificenza meneghina. Tutti gli anni il primo cittadino conferisce un massimo di 30 medaglie e 40 attestati di civica benemerenza per valorizzare le risorse umane e professionali della città, premiando le sue istituzioni e i suoi cittadini benemeriti. Quest’anno le medaglie conferite sono state 15 e una di queste è andata alla signora del design: Marva Griffin Wilshire che da vent’anni si occupa del SaloneSatellite, la fucina di giovani talenti della grande kermesse che anima la capitale del design ogni aprile da 56 anni e che ha varcato i confini nazionali per approdare anche a Mosca e Shanghai. A consegnargliela Beppe Sale presso il Teatro del Verme.

Marva Griffin e la Milano palcoscenico della creatività

Venezuelana di nascita, ma milanese d’adozione, Marva Griffin ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro con la seguente motivazione: “Da vent’anni è la mente, l’anima e il cuore del SaloneSatellite, l’appuntamento interno al Salone del Mobile.Milano che, edizione dopo edizione, si è affermato quale trampolino di lancio per tanti giovani creativi e designer. La sua caparbietà e la sua profonda lungimiranza hanno permesso in questi anni a oltre 10.000 ragazzi e circa 300 scuole di design di tutto il mondo di avere, ogni aprile, un palcoscenico autorevole su cui esporre le proprie idee, oltre a favorire il confronto con la critica, la produzione e il mercato del mondo del design. Una donna e una professionista dalla visione internazionale e cosmopolita, ma dall’animo profondamente meneghino, che nel suo lungo lavoro di ricerca e selezione di giovani talenti ha sempre coniugato l’attenzione all’utilizzo delle più moderne tecnologie con la grande tradizione manifatturiera, contribuendo, in maniera determinante, a fare di Milano la capitale del design internazionale.

L’Ambrogino d’Oro premia la madrina dei giovani designer, ma anche la sua passione e la visione internazionale con la quale ha reso Milano un palcoscenico della creatività.