Una tipica casa colonica marchigiana dei primi del 900, immersa nel parco del Conero, con vista che spazia dal mare al borgo medievale di Sirolo, è da 40 anni la dimora di Alan Cleaver, designer e stilista britannico di successo. 

La sala da pranzo all’aperto. Sotto il pergolato un grande tavolo in ferro battuto con top in marmo bianco e sedie in ferro battuto con cuscinatura bianca. Sulla pergola un meraviglioso glicine a fiore viola e, nei vasi in terracotta realizzati a mano, una selezione di piante ornamentali: ciclamini, aloe e una grande Colacasia. Foto ©Pavel Volov

“Acquistammo la casa con il mio compagno Keith Varty nel 1982”, racconta Alan Cleaver, “perché desideravamo vivere in un luogo tranquillo, lontano dalla città e che potesse essere anche una fonte di ispirazione per il nostro lavoro. E soprattutto, “aggiunge il proprietario, con un tocco di ironia tipicamente inglese “dove il nostro cane, un Bull Terrier, che aveva bisogno di spazi ampi, potesse correre libero”!

Il soggiorno con in primo piano la Chaise Longue di Jonathan Reed rivestita in lino, plaid in lana di origine indiana e pouf Portofino di Cantori. Sui tavoli in ferro Narciso dello stesso brand con piano a specchio, le collezioni di oggetti del proprietario. Il grande ritratto alle spalle del divano è stato acquistato dal proprietario di casa a una fiera d’antiquariato a Parma. Foto ©Pavel Volov

In quel periodo i due giovani talenti della moda, che si erano da poco diplomati al Royal College di Londra, vennero chiamati dai Girombelli, imprenditori anconetani, a lavorare per Byblos, marchio di abbigliamento e accessori che nel giro di pochi anni i due enfant prodige porteranno al successo internazionale. Da quel momento, i due vivranno assieme nella bella dimora arroccata sul Conero fino alla scomparsa di Keith, nel 2013. Il luogo dove sorge la villa è uno tra i più belli di tutto il parco.

Una zona living con divano Shanghai di Cantori, design Maurizio Manzoni, rivestito in camoscio cognac. Foto ©Pavel Volov

Per questo motivo, nell’impostare il progetto di recupero, l’esigenza primaria dei proprietari è stata quella di preservare l’integrazione tra il costruito e il contesto naturalistico circostante. “Considerata la precarietà dell’immobile originario, strutturato su tre livelli, abbiamo da subito realizzato un intervento di ristrutturazione totale, preservando gli elementi originali di maggior pregio, come pietre e tegole, e utilizzando solo materiali tipici della zona, in sintonia con il genius loci”, spiega Alan Cleaver. 

Un salotto con tavolino basso dalle forme organiche, realizzato in travertino, appoggiato su un tappeto berbero. Sulla sinistra, la poltroncina Aurora bacchettata di Cantori, design Castello Lagravinese Studio, con seduta e cuscino rivestiti in velluto a coste verde scuro. Sullo sfondo, divano modulare Vietri di Cantori rivestito in velluto a coste verde e, alla parete, profili antichi. Foto ©Pavel Volov

Completato l’intervento di recupero, la villa è diventata la loro abitazione principale, “dove tornare dopo ogni viaggio e circondarsi degli oggetti acquistati da ogni parte del mondo, che sono diventati ricordi di viaggi di lavoro e di esperienze vissute”; un luogo ideale in cui sviluppare progetti e organizzare feste e incontri con amici da tutto il mondo. 

La villa si estende su una superficie di circa 900 metri quadrati ed è immersa nello spettacolare contesto naturalistico del Parco Naturale del Monte Conero. Un meta di forte rilevanza turistica e di grande interesse per speleologi, archeologi e botanici. La struttura della roccia in questa zona è, infatti, soggetto di studi, così come le piante che vi crescono, alcune delle quali non si trovano in nessun’altra area del mediterraneo. Molti anche i reperti di interesse archeologico, come le pietre con graffiti risalenti alla preistoria e alla necropoli picena, tra le più importanti del centro Italia.

La sala da pranzo, arredata con un tavolo di Jonathan Reed, base con tre gambe monolitiche in pietra e piano in rovere sbiancato. Sono di Cantori sia le sedie Miss intorno al tavolo sia la console Tropea sul fondo della stanza a sinistra. Foto ©Pavel Volov

L’area pianeggiante, al confine tra Sirolo e Numana, presenta, infatti, tombe a fossa e tre tombe a circolo, tra le quali quella della Regina di Sirolo. La disposizione della casa su tre livelli rispecchia la suddivisione delle aree funzionali della casa. Il primo piano è stato dedicato alla zona giorno, con cucina e sala da pranzo.

La seconda camera da letto padronale. Il letto con grande testata tessile bianca ricoperta con tessuto etnico, ha una base in legno. Ai lati due pannelli includono i comodini e le applique in metallo e sul pavimento un tappeto in seta di grande formato.Foto ©Pavel Volov

Su tutta la lunghezza di questo piano della casa corre un ampio terrazzo vista mare, con pavimento e panca in travertino, che fa da parapetto e regala una splendida vista sull’orizzonte, in un suggestivo effetto di fusione con il mare. Il secondo livello, che può essere raggiunto attraverso una scalinata circondata da una vetrata, è stato invece adibito a zona notte per i numerosi ospiti che fanno visita al proprietario. Il piano seminterrato infine, ristrutturato più recentemente, si trova a livello del sentiero pedonale, chiamato Passo del Lupo, e ospita, insieme alle camere padronali, lo studio che si affaccia su un’altra terrazza panoramica.

Il progetto di interior design, in continua evoluzione, rispecchia con precisione la personalità creativa di Alan e Keith e dei loro progetti di moda: un raffinato mix tra linee grafiche e gusto bohemien chic, con colori chiari, materiali naturali e motivi etnici ravvivati da un tocco glamour. Gli ambienti sono ricchi di oggetti, originali e sorprendenti, sapientemente affiancati ad arredi disegnati o che fanno parte di collezioni curate da Alan Cleaver, che dal 2002 ricopre il ruolo di art director di Cantori, importante realtà marchigiana nel settore dell’arredamento di design d’alta gamma. Un rapporto di collaborazione molto stretto e intenso, quello tra Alan Cleaver e Sante Cantori, proprietario e fondatore dell’azienda, che va oltre gli aspetti strettamente lavorativi e si basa sulla comune curiosità e voglia di scoperta, che spesso li porta a intraprendere assieme viaggi intorno al mondo, che diventano anche fonte di ispirazione per le nuove collezioni.

Il terrazzo della Villa di Sirolo, con anfore antiche e piante di agave che regala una vista a perdita d’occhio sul Mar Adriatico. Foto ©Pavel Volov

Molto vissuti anche gli spazi esterni, soprattutto il belvedere che si affaccia sul mare e la sala da pranzo outdoor, sistemata sotto un grande pergolato di glicine profumatissimo. Il clima mite tipico della zona permette, infatti, di vivere l’esterno per gran parte dell’anno, sia in contemplazione delle bellezze naturali che questo scorcio di costa marchigiana sa regalare sia per ospitare feste con i numerosi amici e pranzi di lavoro.

Immersa nel meraviglioso contesto
naturalistico del litorale marchigiano,
la dimora dello stilista Alan Cleaver
rispecchia la personalità creativa
del proprietario e nel corso degli anni
è diventata uno scrigno di memorie. Foto ©Pavel Volov

Testo di Marco Miglio / Foto di Pavel Volov

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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