Voilà: la stanza da bagno si amplifica. Alessandro Andreucci elabora per Agape un nuovo concetto di contenitori a scomparsa con specchio pivotante, per pareti attrezzate con praticità e discrezione.

Governolo di Roncoferraro (MN), febbraio 2023 – Un tocco leggero e con un rapido movimento Voilà si trasforma, amplificando all’istante lo spazio a disposizione. Ideale anche per gli ambienti più ridotti, il sistema progettato da Alessandro Andreucci per Agape introduce nella stanza da bagno un nuovo concetto di parete attrezzata.

Agape

L’idea è di liberare lo spazio dall’inquinamento estetico degli innumerevoli oggetti che normalmente si utilizzano in questo ambiente, nascondendoli alla vista con un contenitore dotato di nuove funzioni e di una volumetria capiente, ma al tempo stesso essenziale e minimalista. Una presenza leggera che crea una pulizia visiva grazie a cui i diversi elementi, come la vasca o il lavabo, possono svelare pienamente la loro bellezza architettonica e materica.

Agape

Il contenitore è integrato con uno specchio pivotante in due punti lungo l’asse verticale, grazie ad una cerniera e un perno invisibili. All’occorrenza, con un semplice sfioramento, la superficie a specchio ruota e svela lo spazio retrostante attrezzato con mensole, portasciugamani, contenitori, prese a 220v e illuminazione integrata LED.

Lo studio delle proporzioni crea un interno capiente, dove riporre gli oggetti e accessori di uso quotidiano nella sala da bagno e averli sempre a disposizione con estrema praticità. All’esterno Voilà appare compatto ed essenziale. La pulizia di linee e la superficie riflettente, illuminata dalle luci LED integrate nella parte laterale interna, contribuiscono a dare ulteriore respiro all’ambiente.

Alessandro Andreucci, che condivide con Agape la visione del bagno come spazio architettonico dove i singoli elementi dialogano fra loro esprimendosi nella propria autonomia, racconta: “Tipicamente il sistema contenitore contrasta con la purezza degli altri elementi dello spazio e la loro necessità di vuoto circostante. Con Voilà l’idea è di far scomparire qualsiasi cosa dietro un elemento puro nella sua forma e allo stesso tempo capace di accogliere diverse funzioni utili: è specchio e sistema di contenimento, funzioni alternate da un semplice gesto per ruotare il volume dell’oggetto”.

Con la sua linearità e la sua superficie specchiante, Voilà quasi si mimetizza ma diventa esso stesso elemento architettonico con cui creare movimenti e variazioni prospettiche, anche in una composizione ritmica di colonne scenografiche per una parete funzionale e attrezzata. Il sistema Voilà, realizzato in legno nelle finiture rovere naturale, rovere bruno e rovere scuro, è disponibile in due versioni della parte interna: un elemento con barra porta salviette, tre ripiani e due contenitori chiusi con anta oppure con anta porta salviette, tre ripiani e due contenitori chiusi.

Agape

Da 50 anni Agape è cultura del progetto. Il marchio, fondato dalla famiglia Benedini, conta centinaia di prodotti per ogni esigenza funzionale dell’ambiente bagno. Lavabi, rubinetterie, mobili, vasche, luci, accessori progettati da maestri del design e dell’architettura contemporanea. Oggetti senza tempo capaci di stabilire un’intensa relazione con lo spazio che li accoglie, che diventano elementi del vocabolario architettonico di Agape. Internazionale per natura, Agape è profondamente legata a Mantova, città rinascimentale e straordinario laboratorio di architettura, dove sorge la sua sede.

Alessandro Andreucci

Dopo la laurea in ingegneria meccanica presso l’Università di Bologna, con una tesi sperimentale in biomeccanica, Alessandro Andreucci si trasferisce in Germania, e inizia a lavorare come industrial designer a Monaco di Baviera, per System Design. Nel 2000 torna in Italia, dove lavora per la iGuzzini illuminazione, principalmente su progetti di Renzo Piano a Parigi (RPBW). Nel 2003 si trasferisce a Londra per iGuzzini, dove assiste Ron Arad per i progetti di illuminazione. Dal 2004 ha aperto il suo studio, condividendo alcuni progetti con il partner tedesco Christian Hois che ha sede a Monaco e occupandosi di industrial design e art direction.