Fin dalla sua nascita l’azienda di Bra ha sempre saputo confrontarsi con il mondo del design e dell’architettura, sostenendo movimenti artistici e rivoluzioni stilistiche che hanno fortemente influenzato la storia del design italiano, come fu alla fine degli anni 70 con il movimento Alchimia, del quale Alessandro Mendini è stato prezioso collaboratore. Da quel momento in poi, la sinergia tra Abet Laminati e l’Atelier Mendini non si è più fermata, dando vita ad arredi, collezioni e grandi progetti di architettura in cui il laminato ha saputo assumere un ruolo primario, in grado di esprimere quello che doveva essere “un libero e continuo movimento del pensiero”. (Manifesto di Alchimia, Alessandro Mendini, 1984). “Il rapporto di Alessandro Mendini e Abet Laminati nasce nei primi anni ottanta, un continuo inarrestabile scambio di idee, progetti e proposte, alcune volte complesse, a cui Abet ha sempre risposto con tecnica e precisione, ma anche con cura e curiosità nell’affrontare nuove sfide”. Elisa e Fulvia Mendini

Alessandro Mendini, Groninger Museum, torre d’oro dei depositi rivestita in laminato Abet, 1989/1990
Disegno, pennarelli e matite colorate su carta, cm 21×29,7
Triennale Milano – Fondo Alessandro Mendini

Alessandro Mendini così scrive in un testo dedicato all’azienda:

“La lunga attività di Abet Laminati nel campo della decorazione delle superfici rappresenta un fenomeno particolare e importantissimo nella storia del design italiano. I motivi di questa particolarità sono vari, ed assieme hanno concorso alla realizzazione di un catalogo eccellente. Innanzitutto, la modernità intrinseca in questo materiale sintetico, supporto perfetto per tecniche tipiche della stampa di comunicazione, che lo rende una icona neutra disponibile al “baratro della fantasia”, allo stesso modo della tela bianca di un pittore. Poi la lungimiranza culturale dei dirigenti di questa industria, che contattando nel tempo per consulenze e disegni una grande quantità di autori noti e meno noti, ha provocato una delle più vaste palestre di sperimentalità decorativa degli ultimi trenta anni. Poi la generosa risposta degli autori interpellati, che hanno di volta in volta restituito all’ABET quei nuovi stili, sistemi visivi, invenzioni e tecniche che hanno caratterizzato e tuttora individuano la storia estetica di questa industria.

Alessandro Mendini, Triennale di Milano sede di Incheon, facciate decorate con rivestimento Abet laminati, Incheon Corea del Sud, 2010
Disegno, pennarelli e matite colorate su carta, cm 21×29,7
Triennale Milano – Fondo Alessandro Mendini

La decorazione delle superfici è un atto antichissimo che forse precede l’architettura. E’un modo di scrivere, di coinvolgere gli oggetti nella letterarietà della mente e della psiche umana. E’ una attitudine basica nell’approfondimento del rapporto fra gli uomini e gli ambienti. Molti materiali antichi hanno risolto con esempi mirabili questo bisogno umano di rapportarsi alla pelle delle cose con un tramite estetico. L’ABET gioca da protagonista, nel mondo contemporaneo, questa responsabilità sociale, culturale e artistica. Anche perché gli esiti dei suoi ultimi ritrovati tecnici sono indirizzati verso una agilità di intervento sulla materia, che la rende quasi disponibile al desiderio decorativo di ognuno di noi. E si sa, che unire l’alta tiratura alla personalizzazione del pezzo unico è uno dei grandi goal del design.”. (2003)

Alessandro Mendini, Teatrino dei Burattini, realizzato laminato Abet e collocata nel giardino della Triennale di Milano, 2015
Disegno, pennarelli e matite colorate su carta, cm 21×29,7
Triennale Milano – Fondo Alessandro Mendini

Ad Aprile è stata inoltre inaugurata, in Triennale, “Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini” un’ampia retrospettiva sull’opera di Mendini, architetto, designer, artista e teorico che ha segnato le rivoluzioni del pensiero e del costume del vecchio secolo e del nuovo millennio. La mostra, visibile fino al 13 ottobre 2024, è prodotta da Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’Art Contemporain, in collaborazione con Archivio Alessandro Mendini, a cura di Fulvio Irace, con progetto di allestimento di Pierre Charpin.

Alessandro Mendini, Le mie prigioni, installazione in laminato Abet nella mostra a cura di Beppe Finessi “Stanze. Altre filosofie dell’abitare”, Cosmit- Triennale di Milano, 2015
Disegno, pennarelli e matite colorate su carta, cm 21×29,7
Triennale Milano – Fondo Alessandro Mendini

Abet Laminati, partner della mostra, ha ricostruito, con la collaborazione dell’Archivio Alessandro Mendini, pannelli decorativi in stampa digitale che ricreano due installazioni storiche: Interno di un Interno, stanza con decoro Proust (1990) e Le mie prigioni, ambiente optical in bianco e nero (2016). In mostra anche 21 modelli di architetture progettate dall’Atelier Mendini -tra cui 9 provenienti dalla collezione privata di Abet-, e un grande pannello che riproduce gli studi di decorazioni per le facciate degli edifici del Quartiere Posco a Seoul.

Abet Laminati
Alessandro Mendini, Albero Stilematico, realizzato in Abet Laminati, collocata negli spazi dell’azienda Abet Laminati, Bra, 2017
Disegno, pennarelli e matite colorate su carta, cm 21×29,7
Triennale Milano – Fondo Alessandro Mendini

Abet Laminati

Nata a Bra alla fine degli anni Cinquanta, oggi Abet Laminati è una tra le più importanti realtà produttrici di laminati decorativi presente in Italia e in oltre 90 paesi di esportazione. Con una vasta gamma di collezioni che combinano struttura e immagine, avanguardia tecnologica e ricerca estetica, Abet laminati ascolta, risponde e anticipa le numerose richieste di un mercato in costante crescita e definizione. Sotto la guida degli attuali design curator Giulio Iacchetti e Matteo Ragni, oggi l’azienda promuove progetti di libera esplorazione creativa sulle superfici, ispirati dalla volontà di guardare ogni materiale oltre quello che appare, pensarlo in un contesto diverso, dargli dignità nuova e dirompente. abetlaminati.com