Ieri sera, 9 giugno, si è tenuta una serata speciale, nella nobile cornice di Palazzo Dugnani, per celebrare i 60 anni del Salone del Mobile.Milano, l’evento che ha trasformato la città in un luogo di sperimentazione e contaminazione, tenendo, inoltre, accesi i riflettori di tutto il mondo sul meglio del design internazionale che qui veniva e viene a presentarsi e proporsi. Di fatto gettando le basi della Milano che da quest’anno è tornata a ruggire.

L’evento a Palazzo Dugnani, storica dimora nobiliare milanese rappresentativa del Barocco italiano, ha avuto inizio ai giardini pubblici Indro Montaneli, sui quali il palazzo si affaccia, dopo i saluti di Maria Porro (presidente del Salone del Mobile.Milano) e di Claudio Feltrin (presidente di FederlegnoArredo). Protagonisti principali sono stati due beniamini del pubblico Madame, cantautrice tra le più innovative della scena musicale contemporanea e Fabri Fibra, tra i capostipite del rap italiano.

Maria Porro (presidente del Salone del Mobile.Milano) e di Claudio Feltrin (presidente di FederlegnoArredo)

Madame, con le sue sonorità decisamente anni 60 rilette in chiave attuale, ha raccontato la sua continua ricerca dell’espressività, la contaminazione e il pensiero delle nuove generazioni, con il suo nuovo singolo ‘L’Eccezione’, e brani più noti, come ‘Sciccherie’, ‘Baby’ o ‘Mi fiderò’.

L’esibizione di Madame

Fabri Fibra si è esibito prima al al fianco di Madame con il brano ‘Il mio amico’, quindi anche con Lazza (rapper e produttore milanese) con il pezzo a tre voci ‘Caos’, poi con Maurizio Carucci (cantautore e leader degli Ex Otago) con ‘Stelle,’ per chiudere con lo storicoPamplona’ e il suo ultimo singolo ‘Propaganda’, uno dei tormentoni dell’estate.

A completare il viaggio musicale, il DjSet di Marz e Zef – producer tra i più apprezzati della musica italiana- che hanno celebrato i 60 anni di cambiamento mash up inaspettati e riletture contemporanee di alcuni tra i più celebri hit del passato.

In sei stanze all’interno di Palazzo Dugnani, una per ogni decade, partendo dagli anni ’60, hanno, invece, trovato posto elaborazioni digitali 3D dei manifestisimbolo della storia del Salone che hanno consentito al visitatore di trovarsi immerso in un passato/ realtà in divenire.

Il percorso ha trovato il suo culmine nella Sala da Ballo, sul cui soffitto troneggia il grandioso affresco del Tiepolo; qui hanno trovato posto le sei creazioni originali di Emiliano Ponzi, realizzate per la campagna di comunicazione del 2022. Sei manifesti che celebrano la storia del Salone del Mobile, raccontandone l’indissolubile legame con Milano e con l’evoluzione del design.

Così da un interno della Milano degli anni ‘60, passando per la città hippie degli anni ’70, la Milano da bere degli anni ’80 e ancora il Teatro alla Scala per gli anni ’90, i nuovi spazi di Rho Fiera Milano di Fuksas per il primo decennio del 2000, si arriva al più recente manifesto, dedicato al decennio appena concluso, che è uno sguardo rivolto al domani: una figura in controluce che ammira lo skyline milanese mentre tratteggia il numero 60 sul suo tablet, rappresenta la tensione verso il domani e la necessità di preservare e coltivare sempre la creatività, un moto di ottimismo che il Salone ha raccontato ad ogni sua edizione. Un nuovo primo passo per scoprire il Salone del prossimo anno.

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