È aperta fino al 23 giugno la mostra che, all’interno della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, mette in primo piano le prestigiose legature costudite all’interno dell’istituzione. Dal titolo “’A fior di pelle. Legatorie bolognesi in Archiginnasio” e curata dallo studioso Federico Macchi, l’esposizione vuole essere un viaggio attraverso sei secoli di manufatti.
A fior di pelle espone legature di produzione bolognese dal XV al XX secolo di particolare pregio e interesse. Tra le centinaia di esemplari inediti, presenti nella Biblioteca dell’Archiginnasio, sono stati scelti alcuni volumi che esemplificano l’evoluzione dei manufatti lungo un arco temporale di sei secoli, rivelando la persistenza del modello bolognese e di alcune sue specifiche caratteristiche.
In otto bacheche si possono ammirare, in ordine cronologico e per bottega di provenienza, 59 esemplari: 34 opere a stampa, 23 manoscritti, un incunabolo, un volume di fotografie.
Il fascino della legatura
Nata per proteggere e conservare il blocco cucito di carte, membranacee prima, cartacee poi, la legatura rende il libro unico e irripetibile: frutto del paziente e faticoso lavoro del legatore, introduce nell’atmosfera di un’epoca o nella vita di un personaggio; prodotto artistico, simbolo di appartenenza sociale.
Il censimento per A fior di pelle
La mostra, curata da uno dei più noti studiosi italiani di storia della legatura, coincide con la conclusione di un importante lavoro di censimento realizzato – in collaborazione con alcune bibliotecarie dell’Archiginnasio. Per la realizzazione di A fior di pelle sono state censite, fotografate e descritte ben 1.650 legature provenienti da centri di produzione italiani e stranieri.
Inoltre, tutto il materiale è disponibile nella banca dati online Legature storiche, che consentirà di effettuare ricerche per data, area geografica e parole comprese nei commenti descrittivi.