Come è noto, sono svariate le modalità di concimazione che è possibile mettere in atto. Tuttavia, paradossalmente una delle più utili e pratica è anche una delle meno conosciute: si tratta della concimazione fogliare. Tramite questo metodo, l’apporto di sostanze nutritive alla pianta- sia elementi principali che microelementi – avviene direttamente tramite le foglie e gli steli.

Bisogna, però, sapersi muovere tra le varie offerte che si trovano sul mercato. Attraverso la concimazione fogliare, infatti, è impossibile far assorbire alle piante il fosforo. Per questo motivo, un concime fogliare dovrebbe contenere azoto, potassio ed altri microelementi ma non il fosforo; spesso, invece, si trovano in commercio concimi fogliari contenenti fosforo, che se applicati andrebbero addirittura a danneggiare le piante. È necessario prestare attenzione, dunque, prima di procedere: i concimi con un alto contenuto di fosforo si rendono utili esclusivamente per una concimazione radicale.

Prima di procedere con la concimazione fogliare, è buona norma bagnare leggermente le foglie. La capacità di assorbimento, infatti, diventa ottimale su foglie giovani e bagnate. Un altro accorgimento riguarda, invece, il fattore tempo: è sconsigliato procedere con concimazioni fogliare nelle ore più calde della giornata. La soluzione, infatti, potrebbe evaporare troppo velocemente, prima che le foglie riescano davvero ad assorbirla nella sua interezza. Un altro fattore di disturbo, infine, potrebbe essere il vento, in grado di neutralizzare l’effetto della concimazione fogliare, accelerando l’evaporazione o allontanando il concime dal fogliame. Da tutti questi elementi, dunque, risulta che il momento ideale per effettuare questo tipo di operazione è il tardo pomeriggio, preferibilmente in una giornata con cielo coperto.

Oltre a tutte le condizioni estrinseche appena elencate,  – cioè quelle che riguardano il contorno e non necessariamente la pianta – , vi sono dei fattori interni, che bisogna prendere in esame. Lo stato vegetativo della pianta, infatti, è determinante per un assorbimento efficace degli elementi nutritivi. Il momento migliore sembra essere quello in cui la pianta si trova in fase di ripresa vegetativa, ovvero, quando è al massimo della propria attività.

Una volta presi in considerazione tutti questi fattori, effettuare una concimazione fogliare non richiede particolari conoscenze tecniche o interventi complicati. Basta effettuare – come già detto – una buona irrigazione preliminare, prima di ogni applicazione e, poi, attenersi a quanto riportato dalle istruzioni di prodotto per ciò che riguarda dosi e numero di interventi.

Da tenere in considerazione il fatto che la concimazione fogliare non potrà mai completamente sostituire la concimazione naturale del terreno, proprio perché non tutte le piante sono in grado di assorbire gli elementi nutritivi direttamente attraverso il fogliame. Al tempo stesso, si tratta di un metodo alternativo molto efficace e che può venirci incontro, ad esempio, qualora dovesse esservi una momentanea impossibilità da parte delle piante ad assorbire il nutrimento dal terreno. In caso, cioè, di attacchi parassitari alle radici, per carenza di elementi nutritivi nel terreno o in caso di gelate.

Non esiste, infine, un tempo di assorbimento standard per la concimazione fogliare. Questo può variare da specie a specie ed a seconda delle condizioni ambientali. Tendenzialmente varia dalle 3 ore per l’azoto alle 24 ore per il potassio. Per questo motivo, le piante concimante per via fogliare non vanno irrigate per almeno le 24 ore successive all’operazione di concimazione.

Via Pianteamiche