Ad Afragola Zaha Hadid

Da adesso anche Afragola porta la firma di Zaha Hadid: sua è infatti la nuova stazione ad alta velocità del comune del napoletano. È stata inaugurata qualche giorno fa dopo parecchi anni di lavori, al tempo di un lungo periodo di polemiche.

Alla festa d’inaugurazione erano presenti il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il presidente della Campania Vincenzo De Luca. Insieme a loro i dirigenti delle Ferrovie dello Stato e il sindaco di Afragola, Domenico Tucillo.

Dopo la stazione marittima di Salerno, o il MAXXI di Roma, anche questa stazione è stata progettata dall’archistar irachena naturalizzata britannica, che però non ha potuto apprezzare dal vivo l’opera, essendo scomparsa prematuramente l’anno scorso.

La grande opera architettonica è costata ben 60 milioni di euro e avrà la funzione di stazione d’appoggio di Napoli Centrale. Finalmente, da domenica prossima ben trentasei treni giornalieri attraverseranno la stazione dall’architettura avvolgente.

L’inconfondibile tratto dello studio di Londra si sposa infatti con un elemento nuovo: la distanza dal contesto metropolitano, che aiuta a sottolineare l’imponenza dell’architettura su una distesa di prati e aree non urbanizzate.

Qui una grande struttura coperta da cinquemila metri quadrati di vetrate emerge insieme al ponte che sovrasta i binari: un simbolo di collegamento tra il Meridione e il Settentrione di un’Italia unita, sempre più unita. Un abbraccio di ferro che sembra l’eredità più importante che la Hadid potesse lasciarci.