C’è ancora tempo per visitare la mostra “’Made in New York, Keith Haring, (Subway drawings) Paolo Buggiani and co. La vera origine della Street Art” a Palazzo Medici Riccardi di Firenze, fino al 6 febbraio 2018.
Il giorno dell’inaugurazione, 26 ottobre 2017, Firenze ha visto la partecipazione di oltre trentamila visitatori curiosi di conoscere l’esplosivo periodo artistico newyorkese degli anni ’80 di Keith.
O meglio, la mostra vede come protagonista il sodalizio insolito quanto affiatato tra Keith Haring e l’artista Paolo Buggiani, amici di vecchia data che insieme hanno cavalcato l’onda del movimento artistico della street art.
Keith Haring, Paolo Buggiani e la street art: un connubio perfetto
Siamo alla fine degli anni ’70, nella Grande Mela stavano nascendo il graffitismo, il rap, la break dance e lo skateboarding. Un terreno fertile, quindi, per accogliere un’altra piccola grande rivoluzione. Paolo Buggiani, fiorentino di origini e “americano di adozione”, lavora a performance ad alto tasso politico e creativo. L’oggetto del desiderio era trasformare la metropoli in un vero museo a cielo aperto.
Nel suo gruppo di amici c’è un giovane, allora sconosciuto, Keith Haring che adorava disegnare con il gessetto sulle affissioni nere pubblicitarie. Lontano dagli occhi di tutti, Keith agiva in silenzio, di notte, disegnando sui muri della metropolitana, sfuggendo dall’ira delle guardie.
Nessuna parola, nessun simbolo incomprensibile, ma solo geroglifici stilizzati che tutti riuscivano ad interpretare.
Dal sottosuolo, ai musei di New York, alla conquista del mondo e anche Firenze accoglie la mostra
Sono più di venti le opere originali esposte nelle sale di Palazzo Medici Riccardi, salvate tra l’altro dall’amico Buggiani che, allora, aveva già intuito l’estro creativamente rivoluzionario di Keith Haring.
Dall’underground, ai musei newyorkesi per raggiungere poi quelli di tutto il mondo: Keith Haring ha dato il via ad una vera rivoluzione artistica, il graffitismo.
Non mancano anche trenta immagini delle performance a carattere politico che hanno reso celebre l’artista italiano. Tra queste “Unsuccessful Attack al Word Trade Center” del ’83, la famosa opere dell’artista sputa fuoco che si lancia con una corda dalle Twin Towers.
A completare la mostra con fotografie, video e poster, alcuni progetti di altri artisti di strada come Richard Hambleton, Ken Hiratsuka, Jenny Holzer, Barbara Kruger, Les Levine e David Salle.
Per visitare la mostra:
dalle 8.30 alle 19 (con ultimo ingresso alle 18.30) tutti i giorni tranne il mercoledì.
Ingresso (mostra e museo) 10 euro, ridotto 6.
Via – Repubblica Firenze