TESTO DI ALESSANDRA MATTIROLO / FOTO DI GIORGIO BARONI 

Affacciata sul Golfo del Paradiso, una villa ligure di fine 800 interamente ristrutturata da Andrea Castrignano per farne il proprio rifugio estivo

“Gli incontri con le case della propria vita hanno sempre qualcosa di magico, scatenano un sentimento che non si può ignorare”. Il colpo di fulmine per Andrea Castrignano avvenne nell’aprile del 2004, in una bellissima giornata di sole. In origine doveva essere un sopralluogo professionale, visto che Castrignano è un noto interior designer e quella casa poteva essere un buon acquisto per un cliente. “Ma appena sono entrato, non ho avuto dubbi. Altro che cliente, quello era il mio posto!”
La villa si trova a Mulinetti tra Recco e Sori, davanti, il golfo del Paradiso. Castrignano di case se ne intende. Da ormai quattro anni gestisce, produce e conduce un suo format televisivo “Cambio casa, cambio vita”, in cui aiuta i suoi clienti a realizzare l’abitazione dei propri sogni.
In onda su La5, uno dei canali digitali di Mediaset, Andrea prende in consegna il vecchio appartamento, logoro e trascurato e lo consegna  come uno l’avrebbe sempre desiderato. Qui, a Mulinetti, il restauro è durato a lungo. Tre anni per restituire alla casa, costruita nel 1871, il fascino che meritava. In precedenza era stata presa in affitto da un noto discografico genovese. “Nel piano interrato c’era la sala di incisione, dove star del calibro di Michael Jackson e Sting, hanno registrato alcuni dei loro brani più belli”. Di giorno, racconta Andrea, si godevano la vista dalle camere da letto ai piani superiori e la sera assaporavano la straordinaria cucina della madre del discografico”. Oggi, per Andrea,  Mulinetti è il luogo del cuore, il rifugio piacevole dei fine settimana, il posto dove riprendere fiato a meno di due ore da Milano. Ma non solo. “Alcuni dei miei lavori più belli, li ho portati a termine proprio in questa casa dove si sente il profumo dei gelsomini e della salsedine che sale dal mare”. Su quattro livelli, per un totale di 450 metri quadri, la villa è stata battezzata Creuza de ma, come la canzone di Fabrizio De André, che in genovese vuol dire “Carrugio verso il mare, viottolo verso il mare.” Nato a Milano, cresciuto a Miami, Andrea è uno dei privilegiati che ha trovato in Italia la sua America. “Sono tornato dopo la scomparsa precoce di mia madre che si occupava anche lei di immobiliare. A Milano ho aperto la mia attività: consegno, appartamenti chiavi in mano, seguendo il cliente dal momento dell’acquisto fino alla realizzazione dell’ultimo dettaglio finito. E da lì l’idea vincente di crearne un format televisivo”.

ANTENNE

Cambio casa

Andrea Castrignano è un uomo dalle tante attività: spazia dalle operazioni immobiliari, ai programmi televisivi, alla pubblicazione di libri, mantenendo al centro dei suoi interessi l’ amore per la casa e l’architettura.
Di cultura cosmopolita, offre ai propri clienti assistenza dalla fase della ricerca, selezione e acquisto di immobili, fino alla ristrutturazione e all’arredo completo di ogni accessorio. Ama definirsi “un po’ sarto e un po’ psicologo”, capace di cucire le case addosso alle persone che le abitano, aiutandole a individuare le loro esigenze. Ad aprile è uscito il suo secondo libro, dal titolo “Cambio casa, cambio vita!”, edito da Mondadori. Sono 12 storie per raccontare ristrutturazioni, dal taglio funzionale degli spazi alle soluzioni per reinventare gli ambienti. Da maggio è tornato anche l’omonimo programma televisivo, giunto alla quarta stagione e in onda ogni mercoledì in prima serata su La5.

Vita in cucina

La casa ha tre cucine, ma quella al piano terra è la principale, dove Andrea ama preparare i suoi piatti per gli amici. La sua specialità è il pesce. I mobili della cucina sono in legno realizzati dalla Falegnameria “Castagna” di Erba, mentre il piano è in acciaio.
Sulla parete di fondo stampe di pesci tratte da un libro dei primi Novecento trovato da un vecchio antiquario. A sinistra una delle camere da letto degli ospiti nella mansarda.
Il letto, la sedia e il tavolino sono cinesi.
L’abat-jour di Artemide. Il dipinto sulla parete è stato realizzato dallo stesso Andrea Castrignano mettendo insieme tavolette di legno laccate.