Se pensiamo ai giardini pensili, la nostra memoria ci porta indietro nel tempo, quando gli archeologici scoprirono le prime testimonianze in Babilonia. Non a caso i giardini pensili di Babilonia furono una delle sette meraviglie del mondo antico, con la loro aurea paradisiaca e una cascata verde che fa bene agli occhi.

Un’opera di grande ingegnosità, a tal punto da essere punto di riferimento per i più grandi progettisti del verde anche dell’epoca contemporanea. Oggi, i giardini pensili si costruiscono sul terrazzo o sui tetti delle case soprattutto di chi vive in città e desidera un polmone verde in cui immergersi per rilassarsi. Ma non solo, i giardini pensili riqualificano l’ambiente e accrescono il valore economico di un’abitazione, oltre ad esser una soluzione innovativa e green!

Prima di tutto dobbiamo stare attenti alle regole del progetto…

– Le coperture a verde non si possono costruire secondo la regola del faidate. È invece indispensabile il supporto di un ingegnere che tenga di conto della sicurezza della struttura e del fattore estetico.

– Occorrono i permessi del Comune e, se l’abitazione non è una villa autonoma, dobbiamo procedere con l’approvazione condominiale prima di iniziare i lavori.

…E poi capire come costruire i giardini pensili

È sicuramente una scelta green e consentono di recuperare gli spazi inutilizzabili come le coperture dei garage, i tetti delle case o i lastrici solari.

Capiamo insieme come si realizzano i giardini pensili e qual’è la stratificazione dei materiali.

  1. Soletta: il primo strato non è solo “il portante” ma deve fornire il 2% di pendenza per il deflusso dell’acqua.
  2. Isolante termoacustico: composto da lana di vetro, lana di roccia o pannelli in poliuretano espanso, insieme ad una barriera al vapore, è lo strato fondamentale per evitare la condensa.
  3. Impermeabilizzante: è una guaina bituminosa con resine ed elastomeri rinforzata con un feltro di vetro che impedisce alle radici degli arbusti di insediarsi nella soletta.
  4. Strato di protezione: posto tra l’impermeabilizzante e lo strato drenante, la sua funzione è quella di proteggere gli strati isolanti e la struttura dell’edificio.
  5. Strato drenante: allontana le acque in eccesso ed è la riserva idrica nei periodi di siccità.
  6. Telo filtrante: costituito da una membrana di tessuto a contatto con il terreno, impedisce ai materiali fini di scendere ed ostacolare le azioni dello strato drenante.
  7. Rete di radicamento: dove le radici possono insediarsi con più forza.
  8. Substrato colturale: una miscela di terriccio e argilla espansa, pomice, corteccia e torba per facilitare l’aerazione e il drenaggio e trattenere l’umidità.

Quali sono i vantaggi dei giardini pensili?

I vantaggi sono molti, sia dal punto di vista estetico e ambientale che di salute.

Prima di tutto garantiscono un ottimo equilibrio idrico (trattengono fino al 70% delle piogge per  restituire l’acqua all’ambiente sotto forma di vapore acqueo), per non parlare del filtro per le polveri sottili grazie alle foglie che trattengono tutte le impurità.

Lo strato verde inoltre attutisce i rumori e riduce la dispersione di calore in inverno e l’intensità in estate.

Per ultimo, ma non meno importante, protegge la superficie da escursioni termiche e agenti atmosferici prolungando l’integrità della copertura.

Via – Guida Consumatore