Il festival Cortona on the Move. Lunghi viali di cipressi, tigli e ippocastani: ho sempre pensato al viaggio in macchina come il modo migliore per godere di ogni profumo, colore e panorama unico. Finestrino aperto, radio accesa e la strada davanti a noi. On the road fino al cuore della Toscana, con la mente libera e gli occhi ricolmi della bellezza del paesaggio e di nuovi scorci da scoprire. Rettilinei all’ombra fresca grazie alle fronde dei grandi alberi che si incontrano nel tragitto, poi le curve, le irregolarità e a poco a poco si entra nel cuore di una delle città più antiche della penisola, la cui storia continua a ispirare e a portare indietro nel tempo con l’immaginazione. Si raggiunge il colle più alto della città ricordata dalle rime del Vate, l’“urbe di Giano” etrusca e immersa nel verde, nel clima sereno e limpido di un’estate ancora da raggiungere e assaporare, dove l’arte trova la sua massima espressione, in una molteplicità di forme diverse, grazie al festival che quest’anno arriva alla sua undicesima edizione.
Cortona on the Move, l’edizione 2021
Il festival internazionale di visual narrative “Cortona on the move” torna quest’estate 2021, dal 15 luglio al 26 settembre, a raccontare storie, ricordi, sensazioni relative a un tema estremamente caro a tutti noi in un momento così delicato post-covid-19: l’umanità, la solidarietà e il ritorno a una quotidianità che è stata stravolta dallo scoppio della pandemia globale.
“Siamo tutti protagonisti di questa edizione”, spiega Arianna Rinaldo, direttrice artistica di Cortona on the move 2021 “l’essere umano torna al centro nella sua quotidianità, con le sue relazioni, gli affetti e la condivisione di esperienze, un omaggio all’ordinario e allo straordinario della nostra condizione umana tra intimità e dimensione pubblica.”
“We are Humans”: questo il titolo del festival 2021. Dopo l’edizione 2020 dedicata al covid-19, un cambio di rotta: rivolgersi al futuro con rinnovato slancio e fiducia. Fra eventi e mostre che avranno luogo nella magica cornice della città, fra i palazzi storici del centro e la Fortezza del Girifalco, che sembra uscita da una preziosa miniatura quattrocentesca, si assisterà al fertile incontro delle arti della narrazione visiva, a partire dalla fotografia fino ad esplorare i medium più all’avanguardia, come video, installazioni, suoni e suggestioni di una contemporaneità in cui potersi immergere completamente.
Passeggiare senza meta nel dedalo di strade della città, alla ricerca dello scorcio perfetto per una fotografia, lasciandosi ispirare dalla bellezza di un luogo in cui si respirano la storia e il fascino senza tempo di una civiltà affascinante, partecipare agli eventi culturali organizzati da Cortona on the move, a cura dell’associazione culturale ONTHEMOVE, con il supporto del Comune di Cortona, della Regione Toscana e di Intesa Sanpaolo – o meditare sulle opere d’arte e le installazioni all’interno delle esposizioni o sparse per il centro storico sono solo alcune delle attività alle quali potersi dedicare in occasione del rinomato festival.
Come cornice, le bellezze di Cortona
I dintorni di Cortona condividono con il borgo la stessa aura d’incanto e pace, in grado di far sprofondare in profonda meditazione davanti alle bellezze della natura. Villa Passerini, Villa Tommasi Aliotti e Villa Farina sono località nelle vicinanze della città in cui diviene estremamente facile dimenticarsi del mondo esterno, per compiacersi dei giardini all’italiana o all’inglese, dei boschetti suggestivi e dei viali alberati, oltre che delle magnifiche specie di fiori, in una varietà incredibile di esemplari, rari e più comuni.
Un’occasione di “Cortona on the Move” da non perdere per godere del festival e, allo stesso tempo, lasciarsi andare e appagare la naturale curiositas nello scoprire un posto nuovo in cui la tradizione si arricchisce a partire dal suo rinnovamento interiore, nelle molteplici forme dell’arte contemporanea.
Sentirci, infine, un po’ come Berenson quando proclamava, nei suoi Pellegrinaggi d’arte, nei dintorni della campagna toscana: “Pensavo alla smania di muoversi dai luoghi della propria dimora, smania di cui anch’io ho sofferto e soffro, e mi chiedevo in quali distanti paesi e sotto quali diversi climi mi sarebbero offerte delle scene naturali più attraenti e cattivanti di queste.”
Giulia Frigerio