Per la sua mostra autunnale, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici propone un viaggio intorno al tema dell’acqua attraverso le opere di circa 30 artisti contemporanei di livello internazionale, e ben 10 di queste creazioni sono concepite espressamente per l’esposizione nella mostra Il canto delle sirene. L’acqua raccontata dagli artisti.
Sulla terra e nell’atmosfera, al tempo stesso elemento e risorsa, l’acqua ci costituisce e travalica il mondo. Con le sue infinite forme – pioggia, mare, goccia, rugiada, ruscello, nuvola, nebbia e lacrime –, è la sorgente essenziale di ogni vita. Deviata, sfruttata e inquinata, l’acqua è ormai divenuta elemento fondamentale dell’attuale crisi ecologica. Ma se da un lato è fatta oggetto di conquista, dall’altro gli abissi sono ancora oggi più misteriosi della Luna, territori agognati, abitati da mostri immaginari.
La mostra Il canto delle sirene. L’acqua raccontata dagli artisti.
Dopo la mostra Storie di pietra (2023), Villa Medici prosegue nella sua esplorazione degli elementi con la mostra Il canto delle sirene. L’acqua raccontata dagli artisti. Dal 4 ottobre 2024 al 13 gennaio 2025. A partire da Roma, dove l’acqua sembra essere eterna, l’esposizione riunisce le opere di circa 30 artisti contemporanei di livello internazionale, e ben 10 di queste creazioni sono concepite espressamente per l’occasione.
La mostra segue il ciclo dell’acqua, dalle civiltà sommerse alle pratiche rituali passando per le acque torbide delle rotte commerciali. La figura ibrida della sirena, a volte malefica e a volte protettiva, metà donna, metà animale, svolge il ruolo di guida per navigare tra questi mondi, dalle profondità alla superficie. La sua ambivalenza risuona con quella dell’acqua, spazio di metamorfosi tra acque di giovinezza e acque funeste.
I diversi stati dell’acqua
La mostra invita a esplorare i diversi stati dell’acqua visti attraverso lo sguardo degli artisti, dalla sua rappresentazione alle sue implicazioni politiche, da bene trasformato in risorsa a ricerca metaforica della sua sorgente. L’immersione in questo mondo liquido apre un universo di contraddizioni in un’epoca in cui i racconti delle origini dell’acqua si mescolano a quelli che paventano scenari futuri, dove l’acqua rappresenta una minaccia per le sue inondazioni o per la sua totale scarsità, e il livello dei mari si innalza mentre i fiumi si prosciugano.
L’acqua è in crisi, ci ricordano gli artisti che navigano dalle acque inquinate delle città fino agli stretti degli spazi naturali, decretandone la morte, tacitamente o meno, per l’uso sconsiderato che ne facciamo e impegnandosi in una conversazione critica sulla nostra responsabilità collettiva di preservarla. Recuperare terreno, scorrere e riscoprire le proprietà magiche dell’acqua per ripensare il nostro mondo, questo è il filo che Il canto delle sirene. L’acqua raccontata dagli artisti ci invita a seguire.
Il catalogo
La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito dalle edizioni Empire e Villa Medici.
Estratto del catalogo della mostra Il canto delle sirene. L’acqua raccontata dagli artisti
«Le sirene fanno parte della nostra storia femminista, e perdere di vista questa appartenenza ci porta a consolidarle senza correlarle al genere, alla specie, alla razza, all’umanità, (…) Le sirene ci costringono a porre attenzione alla questione del divenire, a quella della vita che si dispiega in rivoli d’acqua che rendono il mondo permeabile e connesso, al di là di ogni vagheggiamento di purificazione totale. Tutto ciò non dovrebbe servire da modello ma da direzione, politica, artistica, accademica e soprattutto etica: i divenire-sirena sono intimamente legati al nostro futuro e alla reinvenzione del soggetto in un’epoca di ecologie tragiche». Myriam Bahaffou
I curatori
Caroline Courrioux è responsabile della Produzione delle Mostre e Manifestazioni di Villa Medici dal 2021. Specialista in estetica e arti visive, si occupa in particolare dei legami tra arte contemporanea, ecofemminismi e immaginari politici. In precedenza ha seguito artisti e progetti espositivi come responsabile della produzione dei Rencontres d’Arles (Francia).
Sam Stourdzé è curatore di mostre. Dal 2020, dirige l’Accademia
di Francia a Roma – Villa Medici, di cui è stato in passato borsista. In precedenza, è stato direttore dei Rencontres d’Arles (Francia) e del musée de l’Élysée di Losanna.
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Fondata nel 1666 da Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, è un’istituzione francese che dal 1803 ha sede presso Villa Medici, una villa del XVI secolo circondata da un parco di 7 ettari che sorge sul Monte Pincio, nel cuore di Roma. Ente pubblico nazionale dipendente dal Ministero della Cultura, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici adempie oggi a tre missioni complementari: accogliere artisti, creatori e ricercatori di alto livello in residenza per soggiorni lunghi – della durata di un anno –, o più brevi.
Realizzare una programmazione culturale e artistica che integri tutti i campi delle arti e della creazione e che si rivolga a un vasto pubblico; conservare, restaurare, studiare e far conoscere al pubblico il suo patrimonio architettonico e paesaggistico e le sue collezioni. Il direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è Sam Stourdzé. L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un ente del Ministero della Cultura Francese. villamedici.it
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