La Paula Seegy Gallery presenta “Il mio giardino“, mostra personale di Ugo La Pietra, figura di spicco nel campo dell’arte, architettura e design. La mostra, aperta al pubblico dal 24 ottobre al 30 novembre 2024, ospita un corpus di 27 opere in gran parte inedite tra acrilici su tela, su legno e lavori su carta, frutto della ricerca dell’artista sul rapporto tra l’uomo e la natura, con una particolare attenzione ai giardini urbani e domestici.
“Il Giardino delle Delizie”
Nel corso dell’esposizione, martedì 19 novembre la galleria ospiterà la presentazione del libro di Ugo La Pietra “Il Giardino delle Delizie”, pubblicato da Manfredi Edizioni. Per l’occasione interverranno l’arista e Manuel Orazi, autore della prefazione.
I lavori in mostra
Nei lavori in mostra, La Pietra esplora il tema del giardino come spazio reale e simbolico, topos a lui molto caro. L’artista infatti conduce da decenni una ricerca che si muove tra i territori dell’arte visiva e del progetto. Mantenendo un’attenzione costante per i temi ambientali e urbani. In particolare, l’esposizione riflette sul ruolo del giardino come luogo di rifugio e contemplazione. Oasi nell’arido contesto urbano contemporaneo, su cui l’uomo impone le proprie leggi di geometria e struttura. Il giardino diventa così una metafora della relazione tra artificio e natura, ordine e caos, in cui l’intervento umano cerca di definire e dominare le leggi dell’ambiente stesso.
Ugo La Pietra parla della mostra
“meta di riposo psicofisico, luogo dove coltivare contemporaneamente la spettacolarità e la concettualità, spazio organizzato per il piacere, espressione del superfluo, sinonimo di ‘paradiso’, paradigma di atemporalità e universalità”.
Una mescolanza tra ambiente e uomo
A questo proposito la serie “Il Giardino delle Delizie” (2020) evoca l’idea di quel giardino “paradisiaco” come spazio mentale in cui l’intervento umano si mescola armoniosamente con l’ambiente che lo circonda. Tra i lavori più emblematici si distingue anche la serie dei “Gazebi” del 2023-24, come “Casetta alberata” e “Gazebo Gotico”, che ritrae piccoli rifugi immersi nel verde, dove l’artificio architettonico si sposa con l’elemento naturale.
Il giardino visto dagli occhi di un artista
Emerge con chiarezza un intreccio tra immaginazione e rigore progettuale, tra poesia e pragmatismo, un gioco tra geometria e l’imprevedibilità della natura. Attraverso il suo linguaggio Ugo La Pietra ci invita a guardare al giardino da prospettive diverse, come luogo di piacere estetico e come spazio di riflessione sulle dinamiche tra uomo e ambiente.
Una pubblicazione che va pari passo alla mostra
Accompagna la mostra la pubblicazione “Il mio giardino”, edita dalla Paula Seegy Gallery, con introduzione di Ugo La Pietra, testi critici di Marco Meneguzzo e Simona Bartolena, e immagini di tutte le opere esposte.
Ugo La Pietra
Ugo La Pietra nasce a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 1938. Originario di Arpino a Frosinone, nel 1964 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano, dove vive e lavora.
Architetto, artista, cineasta, editor, musicista, fumettista, docente, si occupa di ricerca nella comunicazione e nelle arti visive. Muovendosi contemporaneamente nei territori dell’arte e del progetto.
Le diverse correnti
Instancabile sperimentatore, ha attraversato diverse correnti, dalla Pittura Segnica all’Arte Concettuale, dalla Narrative Art al cinema d’artista, e utilizzato molteplici medium. Ha condotto ricerche che si sono concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante” – espressione autonoma all’interno del Radical Design – e in importanti tematiche sociologiche illustrate in mostre come “La casa telematica” (MoMA di New York, 1972 – Fiera di Milano, 1983). “Rapporto tra Spazio reale e Spazio virtuale” (Triennale di Milano 1979, 1992), “La casa neoeclettica” (Abitare il tempo, 1990). “Cultura Balneare” (Centro Culturale Cattolica, 1985/95).
Diverse esposizioni
Ha esposto il suo lavoro in Italia e all’estero in sedi e manifestazioni artistiche di rilievo, tra cui: Biennale di Venezia, Museo d’Arte Contemporanea di Lione, Museo FRAC di Orléans, Museo delle Ceramiche di Faenza, Fondazione Ragghianti, Fondazione Mudima, Museo MA*GA. www.ugolapietra.com
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