Nella Cina contemporanea dove tutto scorre in fretta, l’espansione delle metropoli e la nascita di nuove città sono arrivate al punto che, anche a livello statale, si sta cercando di gestire il caos architettonico. La nuova tendenza vuole un contesto urbano che continui a incarnare lo spirito della antiche città. In questa direzione si muove un insolito giardino che completa un edificio di lusso a Shaoxing, nella zona del delta del fiume Yangtze. Lo studio di progettazione del paesaggio, TROP: terrains + open space ha cercato di capire l’unicità di Shaoxing, il suo contesto urbano, radicato nella sua relazione tra l’architettura e l’acqua e il legame tra gli abitanti e il paesaggio e la tradizione. 

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L’ingresso di AN Villa, con i muri in roccia vulcanica, che mantiene la struttura a collage dei mattoni tradizionali e aumenta la ricchezza della trama. All’interno si notano le aiuole rettangolari con Ilex crenata ‘Convexa’ potati a sfera e Iris ensata, Eupatorium cannabinum, Asclepias curassavica, Salvia rosmarinus, Rhododendron x pulchrum, Asparagus densiflorus ‘Myers’, Nephrolepis auriculata, Ceratostigma plumbaginoides.
Foto di DID STUDIO, courtesy of Attaporn Kobkongsanti

La città è molto piovosa, in estate si raggiunge il picco massimo, e ogni bimbo sa che quando la pioggia finisce di battere sulla grondaia l’estate svanisce in fretta e ne conserva il ricordo. L’immagine dell’acqua che colpisce la grondaia e i tetti caratteristici grigio scuro che usano limbrex e la tegula per impermeabilizzarsi e drenare la pioggia verso la grondaia, il rapporto dell’uomo con l’acqua, sono stati l’ispirazione per il design del giardino di AN Villa. L’area di ingresso progettata da TROP: terrains + open space è una grande vasca d’acqua con camminamenti che la percorrono e conducono, dopo un tetto di design, verso un’altra parte del giardino, antistante una clubhouse vetrata, una sorta di cortile incassato. 

ingresso di AN Villa, con la vasca d’acqua e i tetti a discesa a sinistra alternati alle aiuole con la vegetazione. Foto di DID STUDIO, courtesy of Attaporn Kobkongsanti

Tetti in stile tradizionale ma con tegole in roccia vulcanica e metallo scendono su un lato dai muri di recinzione fino a confluire nella vasca, dove l’acqua piovana si riversa e viene poi drenata e riciclata da appositi sistemi. I tetti si alternano ad aiuole rettangolari di identica larghezza delimitate da profili metallici che contengono la vegetazione il cui schema di piantagione è dato dalla forma delle perle di condensazione delle gocce d’acqua, con piante potate a sfera alternate ad altre dal portamento eretto o basse di riempimento. 

Veduta aerea della corte di ingresso di AN Villa, con la vasca d’acqua e i camminamenti, i tetti a discesa a sinistra alternati alle aiuole con la vegetazione. Foto di DID STUDIO, courtesy of Attaporn Kobkongsanti

Sono piante locali che rievocano i ricordi delle persone. Il cortile incassato è la parte di più grande impatto, quasi estremo, perché è in buona parte occupato da un tetto in tegole scure interrotto da grandi finestre disposte a quinconce. Al loro interno sono piantati alberi di Triadica sebifera, autoctoni, noti anche come alberi del sapone, molto interessanti per il colore delle foglie in autunno con sfumature di giallo, arancio, rosso e viola e capsule che cadono lasciando a vista i semi bianchi che contrastano con il fogliame. Nel design del giardino di TROP: terrains + open space, la grondaia, il tetto, il paesaggio acquatico e la memoria sono integrati alla perfezione. trop.land 

Elisabetta Pozzetti

 

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