Trittici, bronzi, altarini portatili, olifanti, calici, busti, coppe, portagioie, scrigni in avorio ed ebano: è la Biennale Internazionale dell’Antiquariato, ospitata a Palazzo Corsini dal 21 al 29 settembre.

Presenti 77 gallerie internazionali per 4.500 opere, selezionate dall’autorevole Vetting ed esperti del settore. Al compratore non resta che decidere: Manzoni o Micca? Pietro da Cortona o Lucio Fontana? Si può interrogare affascinato tra le ampie stanze del Palazzo, culturalmente scosso tra 1300 e arte contemporanea.

L’edizione numero 31, la Biennale Internazionale dell’Antiquariato, non è come le altre, ha uno zampillo in più, quello che sgorga per la sessantesima volta e macchia d’arte tutta Italia. La BIAF, parte integrante della storia del collezionismo nel secondo dopo guerra (1959), è celebrata ampiamente. Ne gorgheggia l’eco nelle molte gallerie pubbliche e private aperte fino a tarda notte. Oltre che nella mostra “Universo Bardini” e attraverso la storica raccolta fotografica allestita nel foyer del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Una febbrile smania intellettuale denominata “Florence Art Week”.

L’attivo programma culturale della  Biennale Internazionale dell’Antiquariato non si esaurisce tra le strade della città ma Palazzo Corsini continua ad ospitare conferenze e riconoscimenti dal 23 al 28 settembre. “Le corporate collections in Italia” e “ACQUISTO (IN)CONSAPEVOLE DI OPERE D’ARTE” sono tra le principali, seguite da presentazioni di libri e disquisizioni artistiche. Il “Premio per le arti decorative o di design”, manifesto desiderio della Biennale nel promuovere e sostenere il restauro di opere. Quest’anno protagonista una Madonna di Carlo Ceccarelli del Museo Horne. Il “Lorenzo d’oro”, realizzato dal Maestro Marcello Guasti ad Antonio Paolucci per il suo impegno nella divulgazione e promozione dell’arte italiana nel mondo, sulle note del Maggio Musicale Fiorentino.

Programma completo della BIAF, della FLORENCE ART WEEK e elenco di tutti gli espositori sono on line al sito: www.biaf.it