Una mano che vuole toccare il cielo, ogni muscolo delle dita proteso verso l’alto. Intorno, una foresta di conifere, alcune monumentali, affettuosamente chiamate Giants of Vyrnwy. Nel Galles del Nord, nei boschi che circondano il lago Vyrnwy, il paesaggio è fiabesco, l’odore del muschio riempie l’aria, il canto degli uccelli risuona da tutte le direzioni, e quasi non stupisce che la mano sia ciò che resta di una Pseudotsuga menziesii, una volta tra gli alberi più alti del Regno Unito, irrimediabilmente danneggiata da un temporale. Dopo averlo messo in sicurezza, la Natural Resource Wales ha incaricato l’artista del legno gallese Simon O’Rourke di scolpire ciò che restava dell’albero. 

È nata così la Giant Hand of Vyrnwy. Dare forma all’enorme mano ha richiesto una settimana di lavoro a Simon O’Rourke: l’artista ha utilizzato diversi tipi di motoseghe e smerigliatrici fino a intagliare tutte e cinque le dita con estremo realismo. L’opera di O’Rourke è diventata un’attrazione turistica molto nota, per via della sua forza espressiva e del suo valore simbolico, aprendo la strada a simili soluzioni creative per parchi e giardini di tutto il mondo.

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