Otto Wagner, architetto austriaco, fu una figura centrale per la trasformazione urbana della città di Vienna, in particolare per la progettazione e costruzione di alcune stazioni della metropolitana. Il passaggio tra l’800 e il 900 vide come tema principale della progettazione la traduzione delle nuove tecniche costruttive e le tecnologie dei materiali in un linguaggio architettonico ben definito. Gli architetti, durante quegli anni, dovevano capire come utilizzare dal punto di vista interpretativo il linguaggio e la tecnologia. Questi studi rappresentarono un caso significativo nel contesto viennese, grazie alla costruzione della nuova linea della metropolitana della città affidata a Otto Wagner.

Vienna, alla fine dell’800, fu protagonista di una forte trasformazione urbana. Le mura che contornavano la città vecchia vennero distrutte poichè, come per altre molte città europee, avevano perso il loro significato dovuto al meno potere esercitato l’impero austriaco e la casata Asburgo. La fascia occupata da queste mura venne abbattuta e la innerstaad venne circondata dal ring, tutt’oggi presente nel tessuto urbanistico della città. A Vienna, nel 1894, si iniziò a costruire una linea metropolitana della quale Otto Wagner prese in carico la realizzazione di alcune stazioni.

La metropolitana di Vienna, Otto Wagner

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Otto Wagner fa la figura emblematica che introdusse nella città di Vienna una novità tecnologica che doveva essere trattata sapientemente. I lavori di costruzione e progettazione durarono diversi anni e l’architetto, si occupò delle questioni architettoniche relative alla forma delle stazioni. Wagner studiò la tipologia della fermata in maniera più chiara rispetto allo studio fatto per la città di Parigi. Egli basò le sue ricerche su una chiara comprensione del problema della metropolitana. Bisognava creare degli elementi ripetibili e riconoscibili che dovevano essere ripetuti e ritrovabili in diverse zone della città. L’architetto si scontrò con il tema della standardizzazione e della variazione che, durante quegli anni, era l’essenza del design e della progettazione industriale.

Per la metropolitana Wagner mise a punto diverse tipologie di stazioni. Alcune fermate dovevano emergere come veri e propri edifici e i binari in alcuni casi potevano correre sottoterra o emergere dal terreno. Il senso che l’architetto voleva dare a queste tipologie era da cercare nello spazio che si veniva a creare. Essendo la metropolitana una novità, Wagner doveva indovinare e immaginare pratiche sociali senza precedenti. Tramite delle tavole di studio dettagliate, Otto ripensò alla spazialità e all’uso degli spazi. La pensilina diventa un elemento fondamentale dei suoi studi poichè rappresenta una forma chiave di questa tipologia. È un aggetto che va oltre il volume dell’edificio e che, coprendo la soglia, fa percepire di essere al coperto senza ancora essere entrati nell’edificio.

 Hofpavillon, stazione Hietzing

Otto Wagner metropolitana Vienna
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La stazione Hietzing della metropolitana di Vienna fu realizzata da Otto Wagner vicino al palazzo di Schönbrunn, residenza della casata imperiale d’Asburgo dal 1730 al 1918, nel 1898. Questa stazione, pensata come un padiglione privato, era riservata all’imperatore e alla sua corte nel caso volessero utilizzare la metropolitana. L’Hofpavillion è l’unione della metropolitana, che rappresenta il mezzo democratico per eccellenza, con l’imperatore tramite questa fermata privata.

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Al centro della soglia in ferro di questa stazione è stato applicato una sorta di diadema che ricorda i gioielli della corona. Inoltre i binari passano in trincea e la fermata è posta sopra la parte centrale. I materiali utilizzati, come il ferro e il vetro, rappresentavano una novità per il mondo della nobiltà. All’interno si trova una sala d’aspetto con teli e sete e al posto del tabellone con indicate le fermate della metropolitana di Vienna era stato posto una veduta della città dall’alto.

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Stazione Karlsplaz 

Otto Wagner metropolitana Vienna
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La piazza principale della città di Vienna è Karlsplaz dove è presente la Karlskirche, chiesa a pianta centrale con due colonne celebrative, che fanno da decoro, realizzata da Johann Bernhard Fischer von Erlach. Otto Wagner realizzò la stazione Karlsplaz della metropolitana di Vienna come un padiglione che emerge e non si accontenta degli elementi standardizzati presenti nelle fermate della città. L’architetto costruì due padiglioni, uno posto esattamente difronte all’altro, riprendendo il concetto delle colonne decorative della Karlskirche. Per donare un ruolo urbano, oltre all’utilizzo funzionale di salire e scendere nella stazione metropolitana, i due corpi si parlano maniera simmetrica.

Otto Wagner metropolitana Vienna
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La parte centrale dell’edificio si innalza e riprende forma dei vagoni della metro. La struttura è composta da uno scheletro in ferro con all’interno lastre in marmo. Come decoro Wagner scelse di adoperare fiori dorati: l’oro rappresentava la materia regale della tradizione viennese dal 600 fino all’800.

Chiara Maria Cazzani

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