La mostra FIAT LUX di Fulvio Morella all’Istituto dei Ciechi di Milano (Via Vivaio 7) mette al centro dell’esperienza artistica il tatto e lo fa in occasione della Giornata Nazionale del Braille che si celebra il 21 febbraio (ultimo giorno d’apertura). Le opere esposte fanno parte dell’ampio progetto Blind Wood a cui Fulvio Morella lavora da anni per promuovere un approccio all’arte veramente inclusivo e olistico. In questi quadri-scultura il legno tornito è unito al metallo e al braille, quest’ultimo impiegato non solo quale forma di scrittura ma anche quale elemento estetico-decorativo. I suoi quadri-scultura tattili “sono opere per tutti”. Il fine è quello di creare un’arte universale e inclusiva che ciascuno di noi possa “vedere” e vivere a modo suo, unico e irripetibile. Le opere quindi appagano l’occhio con un’estetica minimalista che richiama l’arte optical, ma risvegliano anche il piacere di toccare e vivere la materia: forte ad esempio il contrasto tra la ruvidezza dell’alluminio sabbiato e il legno levigato.
Alcune opere all’interno della mostra ©Sergio Banfi
La luce di cui parla il titolo della mostra (FIAT LUX significa Sia fatta luce) è l’invito a conoscere la realtà in un modo più approfondito di quello che solitamente facciamo attraverso la superficialità di uno sguardo distratto. Per capire le opere il visitatore è invitato a vederle con gli occhi e con le mani.
A prima vista i quadri scultura di Fulvio Morella possono sembrare astratti, ma in realtà non lo sono: essi interpretano in modo geometrico forme tratte dalla quotidianità (il volo degli uccelli, una goccia d’acqua, un occhio o una pastiglia). Il senso di tali immagini è rivelato attraverso scritte braille che decorano tutte le opere. L’artista ci interroga così su chi alla fine sia in grado di comprendere veramente le opere: le persone che sanno leggere il braille o chi possiede il senso della vista? La verità è che ognuno di noi percepisce e comprende la realtà in modo diverso e parziale.
©Sergio Banfi

La mostra FIAT LUX è così anche un’acuta riflessione sul rapporto tra libertà e limite. Non a caso la prima opera in mostra rende omaggio a Louis Braille che duecento anni fa donò con il suo alfabeto la possibilità di leggere e scrivere alle persone cieche o ipovedenti. Quest’opera, che porta il nome della mostra, rappresenta un occhio chiuso che riesce comunque a vedere grazie al braille. L’artista riflette in questo modo su come il poter comunicare – leggere e scrivere – sia la vera libertà degli esseri umani. Tale tema si ritrova anche nelle opere Ali di gabbiano e Medicina. Se il collegamento tra libertà e volo è esplicito, più celato risulta quello con la “medicina”. Non tutti infatti sanno che l’Italia è stato il primo Paese a prevedere che le scatole dei medicinali avessero scritte in braille già nel 1992. Un’altra sezione di opere in mostra è dedicata agli sforzi necessari per essere liberi: l’imparare a vivere insieme e il senso di libertà sono i temi dell’opera Stormo, mentre la difficoltà di distinguere nella vita cosa sia importante è alla base dell’opera Batea. In particolare questo quadro scultura è dedicato a Dante a settecento anni dalla sua scomparsa ed è centrale nel percorso dell’artista, dal momento che è stata eseguita durante il primo lockdown. L’impegno e la costanza necessarie per essere liberi sono anche i temi centrali delle opere successive: in Grammofono l’artista racconta la necessità di ascoltare gli altri prima di imparare a suonare insieme, mentre in Goccia l’acqua che scava lentamente la pietra è metafora stessa dell’esistenza umana. Questa sezione non poteva che completarsi con il sommo elogio alla pazienza necessaria per vivere insieme liberamente e protagonista dell’opera Orologio infinito.

Fulvio Morella  ©Sergio Banfi
FIAT LUX
Mostra di Fulvio Morella
presso l’Istituto dei Ciechi di Milano, Via Vivaio, 7, 20122 Milano MI
Aperta da lunedì 14 a lunedì 21 febbraio
ore 15:00 – 19:00 (ultimo ingresso 18:30)
Visite aperte al pubblico nel rispetto delle norme sanitarie vigenti, ossia controllo del Super Green Pass da parte del personale incaricato e mascherina FFP2 per tutti i visitatori