A raccontare il carattere inclusivo della bella Torino arriva MinD – Fuoriporta, un progetto sospeso tra design e psichiatria di Camplus, rete internazionale di collegi universitari di merito, e Blu Acqua, società attiva nell’ambito della residenzialità psichiatrica. Torna dal 7 all’11 Marzo 2019 la quinta edizione del workshop Mad in Design, che quest’anno ha una missione di rigenerazione urbana: la riprogettazione di un’area verde nel quartiere Borgo San Paolo.
Un progetto di integrazione delle fasce più deboli nel territorio
Spazio culturale, di formazione, di lavoro e di inclusione sociale, MinD è nato nel 2014 da un’idea degli architetti Giulia Mezzalama e Sandra Poletto e della psicologa Elena Varini, e si articola in una serie di workshop con un approccio multidisciplinare al progetto dei luoghi del disagio mentale.
Il progetto nasce per offrire una strategia riabilitativa più vicina ai bisogni della società e per offrire alle persone ai margini un’occasione per uscire da posizioni di isolamento, valorizzando attraverso l’aspetto ludico e creativo del design le proprie risorse.
Sei team multidisciplinari a Borgo San Paolo
I sei progetti di quest’anno promuovono un’idea di abitare che sappia accogliere la fragilità: 80 persone provenienti da tutta Italia avranno infatti l’opportunità di vivere un’esperienza di progettazione partecipata sul tema dello spazio pubblico nei luoghi del disagio mentale.
Immaginare uno spazio cittadino che risponda alle esigenze di una società più coesa è infatti auspicabile, come spiega Elena Varini, coordinatore MinD e psicologa per Blu Acqua:
“Gli spazi pubblici, specie quelli in prossimità di strutture che accolgono le forme di disagio legate alla malattia mentale, possono e devono invece essere ripensati come nuovi luoghi di inclusione sociale, di confronto tra diversità, come veri e propri alleati delle nuove terapie riabilitative”.
L’appuntamento è per l’11 marzo 2019 alle ore 11, quando presso il Camplus Lingotto di Torino avverrà la presentazione degli esiti del progetto alla presenza del comitato scientifico MinD, dei partner e di interlocutori dell’area design e sanità mentale.
I designer della quinta edizione
I designer che collaborano alla quinta edizione di MinD sono: Alessandro Bulgini, artista indipendente (fondatore del progetto Opera Viva), Giorgio Ceste (designer, www.fwstudio.it e docente IED Torino Istituto Europeo di Design); Germana De Michelis (architetto e senior lecturer NABA Nuova Accademia di Belle Arti www.germanademichelis.wordpress.com); Chiara Lucchini (architetto e responsabile Area Sviluppo Territoriale per Urban Lab,); Chiara Martini (architetto paesaggista, docente IAAD Istituto d’Arte Applicata e Design); Stefano Ragazzo (architetto studio Orizzontale www.orizzontale.org), Isabel Farina (antropologa, Experientia).
Sono tutti promotori del messaggio lanciato dal progetto Mad in Design: una vera integrazione delle fasce fragili sul territorio è possibile grazie all’apertura del dialogo con la cittadinanza. L’obiettivo è l’abbattimento dei pregiudizi che le persone ancora risentono nei confronti della malattia mentale: Torino è pronta a scardinarli tutti.