Mandevilla laxa, nota anche col nome di Mandevilla suaveolens, è un’affascinante pianta rampicante originaria del Sud America. È molto amata per i suoi grandi fiori bianchi, intensamente profumati, in particolare la sera e la notte, al punto di profumare inaspettatamente il giardino (o il terrazzo), in quelle ore. È una pianta che ha un alto valore ornamentale ed è la scelta perfetta per abbellire giardini, terrazzi e balconi delle aree climatiche dove le temperature sono miti, benchè spesso resista anche nelle regioni più fredde, quando gli inverni sono meno rigidi. Serve però porre attenzione soprattutto all’esposizione. Il suo pregio è connaturato alla sua bellezza ma anche alla sua facilità di coltivazione.

Origini e nomenclatura
Mandevilla laxa è originaria del Sud America, in particolare delle aree dell’Argentina. Cresce spontaneamente in ambienti caldi e umidi, spesso arrampicandosi su alberi e arbusti senza parassitarli, adattandosi bene a terreni ricchi di nutrienti e ombreggiati.
L’epiteto generico Mandevilla è un omaggio a Henry Mandeville, un diplomatico britannico, appassionato di giardinaggio e collezionista di piante, che contribuì alla diffusione della conoscenza botanica. L’epiteto specifico laxa, deriva dal latino e significa ‘lenta’ o ‘allentata’, probabilmente riferendosi alla crescita flessibile dei suoi rami, che si sviluppano con una certa libertà e leggerezza.

Caratteristiche generali di Mandevilla laxa
Inizia a fiorire principalmente durante la tarda primavera e prosegue fino a inizio autunno, offrendo uno spettacolo floreale di rara bellezza.
Mandevilla laxa può raggiungere un’altezza considerevole, spesso superando i tre-quattro metri, ma in condizioni particolarmente favorevoli, riesce a raggiungere i sei metri. La sua larghezza dipende dalla disponibilità di supporto e dalla potatura, ma può espandersi notevolmente se ha spazio per crescere liberamente. Ha un portamento rampicante e volubile, i suoi fusti lianosi si avvolgono infatti attorno a supporti come pergolati, recinzioni, archi o tralicci e a tutto ciò che trova, creando una cascata di fiori e foglie che la rendono ideale per abbellire giardini verticali e spazi esterni. Mandevilla laxa appartiene alla famiglia delle Apocynaceae, la stessa famiglia di altre piante ornamentali note per la loro bellezza e la necessità di vivere in ambienti caldi.

Specie e cultivar più note
Sebbene Mandevilla laxa sia molto conosciuta per il suo profumo, esistono altre specie e cultivar appartenenti al genere Mandevilla, apprezzate per la loro fioritura generosa e colorata. Tuttavia, rimane una delle più ricercate proprio per il suo profumo inconfondibile e per la bellezza dei suoi fiori bianco puro che la pianta produce copiosamente.
Foglie
Le foglie di Mandevilla laxa sono semplici, ovali, con la particolarità di produrre foglie basali cordate e apicali, invece, lanceolate (eterofillia). Sono lunghe circa dieci-dodici centimetri, di colore verde scuro, lisce, lucide e sottili nell’aspetto e opposte lungo i fusti. A maturità sono verde scuro nella pagina superiore e più glauche in quella inferiore. Costituiscono un elegante sfondo per i fiori, un altro valore aggiunto alla sua bellezza.

Fiori di Mandevilla laxa
I fiori sono la vera attrazione di questa rampicante. Nascono all’ascella foliare e sono grandi, tubuliformi alla base mentre i cinque petali che li compongono sono piatti e puntuti, disposti a forma di stella. Sbocciano in racemi composti da una decina/dozzina di fiori portati singolarmente su peduncoli più lunghi delle foglie. Il loro colore è bianco puro ed emanano un profumo delicato ma persistente e inebriante, dalle prime ore della sera e nella notte, simile a quello del gelsomino.

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Coltivazione e cura
Mandevilla laxa è una pianta relativamente facile da coltivare, ma richiede alcune attenzioni soprattutto per quanto riguarda l’esposizione, per prosperare al meglio.
Terreno
Predilige un terreno ben drenato, fertile e ricco di materia organica. È importante evitare i ristagni idrici, che possono causare marciume radicale. Un mix di terriccio universale, torba, perlite e sabbia lavata di grossa granulometria, è ideale.

Necessità idriche
Le irrigazioni devono essere regolari, soprattutto durante la stagione calda e secca. Il terreno va mantenuto umido, senza mai inzupparlo. È importante lasciare asciugare leggermente il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. Durante l’inverno, le annaffiature vanno ridotte.
Esposizione e temperature di Mandevilla laxa
Questa è una pianta che ama la luce solare diretta per almeno sei ore al giorno, per fiorire bene, ma tollera anche la mezz’ombra. Preferisce climi caldi e temperati, di sicuro, però, si può affermare che non ama le temperature e l’insolazione estreme, così come non ama i venti caldi o freddi. Perciò, anche nei climi più miti, è consigliabile trovarle una collocazione dove possa beneficiare di un’esposizione a mezz’ombra nelle ore più calde e assolate della giornata. Nelle regioni più fredde, è preferibile che venga messa a dimora con la protezione di un muro alle spalle. Sulle temperature minime, invece, la letteratura non è univoca. C’è chi afferma che M. laxa sopporti anche qualche grado sotto lo zero e chi invece sostiene che non tolleri che scendano sotto ai dieci gradi. In questo caso, meglio usare alcune cautele non tentando di coltivarla se si vive nelle regioni fredde o, eventualmente, proteggere la chioma e la base della pianta, dalle prime gelate.

Concimazione
Durante la stagione di crescita (primavera-estate), Mandevilla laxa beneficia di concimazioni regolari. Oppure, si può concimare con stallatico pellettato a fine inverno e ripetere la concimazione a fine fioritura. In caso di somministrazioni periodiche ravvicinate, si consiglia di utilizzare un fertilizzante liquido per piante fiorite, da somministrare una volta al mese, diminuendo di un terzo le indicazioni riportate sulla confezione.

Potatura di Mandevilla laxa
La potatura è importante per mantenere la forma e la salute della pianta. Si effettua preferibilmente in inverno, dopo la fioritura o all’inizio della primavera, accorciando i rami per stimolare la crescita di nuovi getti e la fioritura. È possibile anche eliminare i rami secchi, danneggiati o malati.
Moltiplicazione
Mandevilla laxa può essere moltiplicata per talea. Le talee si prelevano dai rami giovani, preferibilmente in primavera o in estate. Si piantano in un substrato umido e si mantengono in un ambiente caldo e umido fino all’attecchimento.

Parassiti e malattie di Mandevilla laxa
In genere non soffre di particolari patologie o di attacchi parassitari importanti. Può essere soggetta ad afidi, cocciniglia e ragnetto rosso. È importante controllare regolarmente la pianta e intervenire con prodotti specifici in caso di infestazione massiva. Tra le malattie, il marciume radicale è la più comune, causata da eccessive annaffiature e scarso drenaggio.
Riepilogo delle caratteristiche di Mandevilla laxa
- Tipo di pianta: pianta rampicante; decidua
- Famiglia: Apocynaceae
- Origine: Sud America, in particolare delle aree dell’Argentina
- Dimensioni: altezza considerevole, spesso superando i 3-4 metri, la larghezza varia dal supporto e da come viene contenuta
- Foglie: semplici, opposte ovali, con la particolarità di produrre foglie basali cordate e apicali, invece, lanceolate; lunghezza circa dieci-dodici centimetri; colore verde scuro, aspetto liscio, lucido e sottile
- Colore dei fiori: bianco puro
- Fioritura: tarda primavera e l’estate e può prolungarsi fino all’autunno
- Valore ornamentale: i fiori
- Esposizione: luce solare diretta per almeno 6 ore al giorno, ma tollera anche la mezz’ombra; si consiglia di leggere il paragrafo dedicato nell’articolo
- Resistenza al freddo: di non univoca definizione; in letteratura è talvolta indicato di non esporla a minime inferiori ai 10° e in altri testi si afferma che sopporta qualche grado sotto lo zero; nell’articolo, alla voce specifica, maggiori indicazioni.
- Tossicità per animali e bambini: è considerata leggermente tossica per gli animali domestici (cani e gatti) e per i bambini se ingerita. Il contatto con la linfa può causare irritazioni cutanee in persone sensibili. È consigliabile tenere la pianta fuori dalla portata dei bambini e degli animali e indossare guanti durante la potatura o la manipolazione.
- Interessante per api e impollinatori: molto apprezzati dagli insetti impollinatori
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