Le Ville Palladiane rappresentano un eccezionale patrimonio architettonico, composto da numerose dimore signorili progettate da Andrea Palladio nel XVI secolo per le famiglie aristocratiche e l’alta borghesia della Repubblica di Venezia. Concentrate principalmente nella provincia di Vicenza e nelle aree limitrofe (Veneto e Verona), queste ville sono capolavori dell’architettura rinascimentale, che hanno esercitato una profonda influenza su architetti di tutto il mondo nei secoli successivi.
A differenza di molte altre ville italiane dell’epoca, le ville palladiane non erano concepite solo come residenze di lusso, ma come complessi agricoli integrati. Infatti, sono immerse in vasti appezzamenti di terreno coltivati a campi e vigneti e includono elementi funzionali come magazzini, stalle, barchesse (portici coperti utilizzati per la lavorazione agricola e l’essiccazione delle uve) e altri edifici rurali. Questa sinergia tra architettura signorile e attività produttive è un elemento distintivo e fondamentale delle Ville Palladiane. Palladio stesso dettagliò i suoi progetti nel trattato “I quattro libri dell’architettura”, un testo fondamentale per la storia dell’architettura occidentale.
Alcune delle Ville Palladiane più importanti
Villa dei Vescovi
Costruita nella prima metà del XVI secolo come residenza estiva del vescovo di Padova, questa villa presenta un’eleganza raffinata. Gli affreschi di Lambert Sustris, che adornano gli interni, sono di particolare pregio artistico. Donata al FAI nel 2005, oggi è un importante luogo per eventi culturali e rappresenta un eccellente esempio di villa veneta prepalladiana, con influenze di Falconetto e Giulio Romano, che anticipano elementi dello stile palladiano.
Villa Pisani
Situata lungo la Riviera del Brenta, Villa Pisani è oggi un Museo Nazionale, che racchiude la storia del Settecento e dell’Ottocento. Conosciuta come “la regina delle ville venete”, vanta circa un centinaio di stanze lussuose, un vasto giardino all’italiana, un ciclo di affreschi del Tiepolo e un celebre labirinto di bosso, tra i più importanti d’Europa. A differenza delle ville palladiane tipiche progettate da Palladio, questa villa presenta uno stile barocco e rococò successivo, pur mantenendo l’impostazione generale di una grande villa veneta.
Villa Vigna Contarena
Situata nel cuore di Este, questa villa prende il nome dalle sue rinomate vigne. Ideale da visitare durante la vendemmia, custodisce un segreto: un incantevole giardino nascosto, non immediatamente visibile. Mentre non è di progettazione palladiana, la villa si inserisce nel contesto delle ville venete del periodo, rispecchiandone alcuni elementi architettonici.
Villa La Rotonda
Villa Almerico Capra “La Rotonda” (Vicenza), probabilmente la più famosa villa palladiana, La Rotonda si distingue per la sua pianta centrale simmetrica e la cupola, elemento insolito nelle ville di campagna dell’epoca. La sua simmetria perfetta e la maestosità la rendono un’icona dell’architettura rinascimentale. Goethe stesso ne rimase affascinato, descrivendola come un esempio di “magnificenza” senza pari.
Villa Valmarana ai Nani
Questa villa è celebre per gli straordinari affreschi fiabeschi di Gianbattista e Giandomenico Tiepolo, che trasformano gli interni in un mondo fantastico. La leggenda narra di una principessa nana che vi abitava e del suo tragico amore. Gli affreschi, di straordinario valore artistico, completano l’architettura palladiana, creando un ambiente unico e suggestivo.
Villa Saraceno
Si caratterizza per un’architettura palladiana, ma con elementi che la rendono unica. Presenta una facciata imponente, con una serie di finestre e aperture ritmiche che creano un gioco di luci e ombre. L’interno è altrettanto suggestivo, con affreschi e decorazioni di pregio, sebbene in parte danneggiati dal tempo. La villa è costruita su più livelli, sfruttando al meglio la pendenza del terreno. Palladio intervenne su una preesistente corte agricola, modificando il corpo principale dell’edificio. La semplicità delle linee e l’uso di materiali poveri (mattoni e intonaco) contrastano con la raffinatezza di altre ville palladiane. L’architettura è ispirata ai templi romani, con una pianta interna basata su precise proporzioni.
Villa Chiericati
Situata a Vicenza, Villa Chiericati è una villa palladiana, progettata da Andrea Palladio tra il 1550 e il 1560 per il conte Girolamo Chiericati. Si caratterizza per una serie di elementi che la rendono un esempio fondamentale dell’architettura palladiana e del Rinascimento italiano. Pionieristica per l’introduzione del pronao (portico a colonne), elemento che diventerà caratteristico dello stile palladiano (come in Villa La Rotonda e La Malcontenta). Alcune discrepanze rispetto al trattato di Palladio suggeriscono la possibile incompleta partecipazione dell’architetto alla costruzione finale.
Villa Valmarana
Progettata per due famiglie di cugini, questa villa mostra l’abilità di Palladio nel creare appartamenti simmetrici e autonomi. Rappresenta una delle sue prime opere indipendenti, in cui già si manifestano tutti gli elementi distintivi del suo stile. A pochi chilometri a Nord di Vicenza, Palladio nei primi anni ’40 progettò una piccola villa per Giuseppe e Antonio Valmarana nel comune a Vigardolo. Gli appartamenti, realizzati per la necessità di accogliere i due nuclei familiari come richiesto dai cugini committenti. Ne sono testimonianza i precisi rapporti proporzionali e la disposizione delle stanze identica a quella di Villa Trissino e Cricoli.
Villa Foscari
Commissionata dai fratelli Foscari, Villa Foscari “La Malcontenta” si trova nella località di Malcontenta in provincia di Venezia, costruita con materiali poveri (mattoni e intonaco), è un esempio di stile palladiano sobrio ed elegante. Le decorazioni interne, opera di Giovan Battista Zelotti e Battista Franco, presentano temi mitologici tipici del XVI secolo. Dimostrazione dello stile palladiano, composta da materiali poveri, tutta la villa fu realizzata con mattoni e intonaco. La parte più significativa della Malcontenta è la facciata posteriore caratterizzata da delle forature che permettono di intravedere la disposizione interna. Villa Foscari fu inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità Unesco nel 1996.
Villa Serego
Detta “Villa Sofia” perchè situata in Santa Sofia di Pedemonte in provincia di Verona, Villa Serego è l’unica villa palladiana nel Veronese. Fu commissionata da Marcantonio Serego in base al disegno presente nel trattato “I quattro libri dell’architettura”, ma realizzata solo in parte. Fu dopo il 1811, a seguito del rogito, che la villa andò in mano all’architetto Luigi Terrazza che apportò significativi mutamenti al progetto iniziale. La villa nel 1996 fu inserita nella lista delle ville patrimonio dell’umanità UNESCO.
Villa Poiana
Commissionata da Bonifacio Pojana, di famiglia fedele alla repubblica si San Marco, possidente feudale di territori a suo nome, commissionò la sua villa a Palladio. Questa villa si integra con una preesistente torre medievale della famiglia. I lavori per la realizzazione della villa sia esterni sia quelli interni, per opera dei pittori Anselmo Canera e Bernardino India, terminarono nel 1563. Inserita in una corte in mezzo ai giardini e lontana dalla strada, la villa si basa sull’architettura termale di Diocleziano a Roma. Priva di decorazioni e essenziale nella struttura, l’edificio realizzato con cotto sagomato e mattone intonacato, assicurò una economicità di realizzazione. L’architettura, essenziale e priva di eccessive decorazioni, richiama le terme romane di Diocleziano.
I precursori dello stile palladiano
Villa dei Vescovi
Situata sulle colline Euganee in Veneto, Villa dei Vescovi è un esempio straordinario di villa veneta, patrimonio UNESCO. Non è semplicemente una residenza signorile, ma un complesso architettonico di grande valore storico e artistico, che testimonia l’eccellenza della cultura e dell’arte del XVI secolo. Oltre alla villa, il complesso comprende un vasto parco all’italiana, con giardini formali, siepi accuratamente potate, fontane e giochi d’acqua. Il parco, integrato perfettamente con l’edificio, offre una splendida vista panoramica sulle colline circostanti, creando un’atmosfera di serena tranquillità.
Palladio architetto delle proporzioni
Andrea Palladio, il cui vero nome era Andrea di Pietro della Gondola, fu uno degli architetti più importanti del rinascimento italiano nella Repubblica Veneta. Teorico dell’architettura, scenografo oltre che architetto, progettò numerose chiese, ville e palazzi sotto l’influenza di Vitruvio e dell’architettura greco romana.
La Basilica Palladiana a Vicenza nella piazza principale di Vicenza e fu una delle sue opere principali. Villa “La Rotonda” o Villa Almerico Capra un dei più noti insieme al Teatro Olimpico che segna, in epoca moderna, il primo esempio di teatro coperto stabile. Risulta ancora oggi essere ineguagliato nell’architettura del mondo occidentale. Con il suo trattato “I quattro libri dell’architettura” Palladio anticipò lo stile dell’architettura neoclassica con la “teoria delle proporzioni. Uno sviluppo delle proporzioni architettoniche, che richiama il testo di Vitruvio “De architettura”, secondo le quali le dimensioni di una villa potevano essere realizzati con precise regole proporzionali per ottenere una architettura classica maestosa e integrata con aspetti stilistici circostanti.
Palladio padre dell’architettura americana
Attraverso il trattato di Palladio “ I quattro libri dell’architettura”, nel 1749 Peter Harrison progettò la biblioteca a Newport “Redwood” nel Rhode Island. Questa fu una delle prime influenze che ebbe Palladio nell’architettura coloniale del Nordamerica. Quando progettò l’Università della Virginia e la tenuta Monticello, anche Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti, si basò i libri di Palladio. Una delle caratteristiche dell’influenza dell’architetto in America fu la presenza del portico che, in varie dimensioni e forme, diventò simbolo dell’architettura statunitense. Anche la Casa Bianca, progettata da James Hoban fra il 1792 e il 1800, seguì il trattato palladiano introducendo una forma di neoclassicismo. L’edificio che negli Stati Uniti, fra il 1607 e il 1776, fu chiaramente realizzato secondo “I quattro libri dell’architettura” e ancora oggi è la riproduzione perfetta dello stile di architettura di Palladio è il progetto di William Buckland ad Annapolis la Hammond-Harwood House.
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