Jordan Watson: ‘Easier to Breathe
Date dell’esposizione: 30 Gennaio–6 Marzo 2025 presso la Chiesa Protestante di St. Moritz – Via Maistra 18 (Svizzera)
Arredamento di Vincenzo De Cotiis


Jordan Watson: ‘Easier to Breathe‘ evento invernale 2025 a St. Moritz

Robilant+Voena è lieta di presentare una mostra di dipinti dell’artista americano Jordan Watson, intitolata ‘Easier to Breathe’, come evento invernale 2025 a St. Moritz. Forte del successo della recente mostra di Watson, ‘Octavia’s Butler’, che ha inaugurato il nuovo spazio espositivo R+V a Milano, ‘Easier to Breathe’ presenterà dipinti inediti dell’artista. Le opere racchiudono il suo stile vibrante e i suoi accattivanti soggetti. Watson è solo alla sua seconda mostra pubblica. La precedente, con R+V, ha ottenuto un’ottima accoglienza della critica e del pubblico. Ciò è reso evidente da pubblicazioni come Il Giornale dell’Arte, Cabana, Air Mail e dalla rete televisiva italiana Mediaset, con un’intervista all’artista.

Jordan Watson, Alone
Jordan Watson, “Alone”, Olio su tela, 2024, 116.7 x 80 in. Courtesy dell’Artista

Jordan Watson e l’Afrofuturismo

Principalmente autodidatta, Watson ha affinato la sua arte attraverso anni di immersione nel mondo dell’arte e grazie alla sua piattaforma @love.watts. I suoi dipinti si ispirano all’Afrofuturismo. È un movimento che fonde fantascienza e cultura nera per immaginare un futuro di eccellenza e prosperità nera. Le opere di Watson ritraggono uomini e, soprattutto, donne nere afrodiscendenti  che praticano attività come ciclismo, sci e sport motoristici. Questi settori storicamente vedono una limitata partecipazione nera. Le opere esposte nella Chiesa Protestante trovano una chiara risonanza con le attività tonificanti all’aperto e il lusso associati a St. Moritz e all’Engadina.

Jordan Watson, "Lost Track of Mind"
Jordan Watson, “Lost Track of Mind”, 2022, Olio su Tela, 80 x 80 in. Courtesy dell’Artista

L’artista dice della mostra:

Il titolo ‘Easier to Breathe‘ segue naturalmente la mia precedente mostra, ‘Octavia’s Butler‘, in quanto entrambi esplorano temi di libertà, possibilità e l’evoluzione dei futuri neri. Mentre ‘Octavia’s Butler‘ era una celebrazione dell’Afrofuturismo, del lusso e di un successo reinventato, ‘Easier to Breathe‘ rappresenta l’espirazione — il momento di sollievo e chiarezza che arriva dopo aver infranto barriere o raggiunto nuove vette.

In questa progressione, ‘Easier to Breathe‘ suggerisce un passaggio dall’immaginare il futuro all’abitarlo, dall’aspirazione alla prosperità. Riflette uno stato d’essere in cui l’eccellenza sembra senza sforzo, dove c’è spazio per la gioia, la riflessione e una connessione più profonda con se stessi e il mondo. Il titolo racchiude un momento di liberazione, allineandosi perfettamente al percorso più ampio che il mio lavoro cerca di trasmettere.”

Jordan Watson, "No Shoes, No Shirt, No Service"
Jordan Watson, “No Shoes, No Shirt, No Service”, Olio su Tela, 2022, 80 x 80 in. Courtesy dell’Artista

L’essenza artistica di Watson

Nell’ambiente sereno della Chiesa Protestante nel cuore della città, la mostra riunirà dipinti nuovi e recenti dell’artista. Mostrerà lo stile figurativo audace e distintivo di Watson, che trasuda compostezza, eleganza e atletismo. L’applicazione del colore di Watson evoca i Fauves o i coloristi. I suoi paesaggi onirici sono resi con ampie pennellate audaci che ricordano Edvard Munch o Peter Doig, creando ambientazioni accattivanti per le sue figure scattanti e potenti.

Questi dipinti rispecchiano anche l’essenza di artisti contemporanei come Kerry James Marshall e Henry Taylor. Mettono in primo piano uomini e donne di colore e celebrando l’esperienza nera, con scene rese in colori forti e forme audaci. I protagonisti di Watson, che emanano una sicurezza discreta, non sono ritratti di individui reali, ma piuttosto figure anonime che evocano un sentimento, raffigurando un mondo che l’artista desidera vedere. Che si tratti di sport invernali, equitazione o tennis, Watson crea immagini accattivanti di lusso e gioia, con le sue figure che irradiano la delizia che accompagna la partecipazione attiva e il successo.

Jordan Watson, "Night Skate"
Jordan Watson, “Night Skate”, Olio su Tela, 2023, 103 x 80 in. Courtesy dell’Artista

Jordan Watson, ‘Easier to Breathe‘ e Robilant+Voena

La partnership tra Robilant+Voena e Jordan Watson offre una dinamica ed energizzante vetrina per St. Moritz, presentando l’audace visione di un pittore contemporaneo che sta spopolando in Europa. R+V è nella posizione ideale per presentare gli accattivanti dipinti di Watson nella vivace destinazione artistica di St. Moritz, data la lunga associazione della galleria con la città, mostrando una gamma di artisti emergenti, affermati e storici.

Dal 2014 al 2020, Robilant+Voena ha avuto uno spazio espositivo a St. Moritz e ha ospitato diverse mostre significative durante le stagioni invernali, tra cui: Minjung Kim (2024); Bleu Pastor (2024); Capolavori del XX secolo da collezioni private (2024); Harumi Klossowska de Rola in conversazione con maestri del XX secolo (2023); Fontana e il Gotico (2022); Damien Hirst, Mental Escapology, la prima mostra dell’artista in Svizzera (2021); Les Lalanne (2020); Sean Scully. Aeternum (2020); Ettore Spalletti (2019); Calder, Fontana, Morandi (2019); Minjung Kim (2018-19); Alighiero Boetti (2018); Scultura italiana del dopoguerra (2017-18); e Lucio Fontana (2015-16).

Jordan “Watts” Watson

Jordan “Watts” Watson (nato a Jamaica, Queens, NYC, nel 1979) è un artista visivo e curatore multimediale autodidatta, parte del movimento artistico afrofuturista ultra contemporaneo insieme a Rick Lowe, Mark Bradford, Nathaniel Mary Quinn, Tschabalala Self e Noah Davis. Le sue opere esplorano la narrazione e la metafora visiva.

Attraverso diversi social media, Watts ha raccolto un seguito di culto composto da oltre 5 milioni di collezionisti d’arte, mega gallerie, trendsetter e i più grandi nomi del mondo dell’arte e dello spettacolo, come Gagosian, Rihanna, Katy Perry, Artsy, Simon de Pury, Guy Oseary, per citarne alcuni.

Jordan Watson, "Not like the rest"
Jordan Watson, “Not like the rest”, 2023, Olio su Tela, 81.8 x 102.9_in. Courtesy dell’Artista

I suoi temi

I suoi dipinti su larga scala – realizzati a olio e pastello su tela grezza – esplorano temi universali come identità, comunità, verità, memoria e immaginazione. Le sue opere sono ricche di riferimenti storico-artistici al modernismo, al surrealismo, ai graffiti degli anni ’80/’90, a Kerry James Marshall, Peter Doig, Francis Bacon e altri, nonché all’afrofuturismo, incorporando elementi di fantascienza, tecnologia e futuristici nel suo lavoro.

Il suo processo è anche molto personale, traendo ispirazione dai suoi ricordi, esperienze, traumi e storia familiare crescendo nel quartiere sud di Jamaica, Queens, e dai viaggi nel mondo da adulto.

Partendo da uno sfondo monocromatico, sviluppa la scena intorno alle sue figure con una pennellata pittorica e nebulosa, giocando sul modo in cui la percezione è influenzata quando l’attenzione descrittiva non è rivolta agli agenti umani, ma al loro ambiente. Le figure si materializzano in uno spazio recessivo, spogliate di identificatori fisici. I corpi sono descritti dal loro contesto pittorico, evidenziando l’abbraccio di Watson di ambigue incertezze e la sua attenta osservazione della relazione tra gli esseri umani e il loro ambiente.

La loro quieta nebulosità, sviluppata con il tocco delicato della mano di Watson, sonda l’imprecisione della memoria ed esamina la possibilità che siamo tutti prodotti del nostro ambiente.

 

 

Jordan Watson, “Queens County”, Oil su Tela, 2023, 80 x 80 in. Courtesy dell’Artista

Robilant+Voena

Robilant+Voena è una società di mercanti d’arte fondata da Edmondo di Robilant e Marco Voena. Hanno lanciato R+V a Londra nel 2004. Ulteriori spazi espositivi sono stati aperti a Milano nel 2009 e a Parigi e New York nel 2020. R+V si è distinta come una delle principali gallerie d’arte internazionali specializzata in dipinti dei Maestri Antichi e nell’arte italiana del XX secolo.

R+V si impegna per l’eccellenza in tutte le sue attività. La galleria si sforza di creare mostre dinamiche e stimolanti che giustappongono il vecchio e il nuovo, creando collegamenti inaspettati tra artisti di diverse epoche e mettendo in luce temi eterni attraverso l’arte.

Il fil rouge della galleria: i Maestri Antichi, l’arte del XX secolo e i contemporanei

Negli ultimi anni, le due specializzazioni della galleria, i dipinti europei dei Maestri Antichi e l’arte italiana del XX secolo, sono state integrate da un programma attentamente curato di progetti contemporanei, lavorando con artisti le cui pratiche si basano sull’eredità artistica del passato.

La galleria ha venduto dipinti e opere d’arte a numerosi importanti collezionisti privati, reali e musei, tra cui il Brooklyn Museum of Art, la Frick Collection, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Louvre Abu Dhabi, il Metropolitan Museum of Art, la National Gallery di Londra, la National Gallery di Stoccolma, il Museum of Western Art di Tokyo e la Pinacoteca di Brera di Milano.

R+V è presente nelle più prestigiose fiere d’arte del mondo ed è impegnata nel suo attivo programma di mostre e nella pubblicazione di libri e cataloghi scientifici.

Mostre attuali e future

R+V New York: Cesar Santos. Manuscripts, 24 ottobre 2024 – 15 gennaio 2025

R+V Londra: Priscilla Rattazzi. Between Worlds, 22 novembre – 20 dicembre 2024

R+V New York: Painting in a New Light: Old Master Discoveries, fine gennaio – marzo 2025 (titolo e date da confermare)

Fiere d’arte

NOMAD St. Moritz, 20-23 febbraio 2025

TEFAF Maastricht, 13-20 marzo 2025

 

(Redazione Villegiardini)

 

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