La rivoluzione digitale ha colpito anche il mondo del design e dell’architettura. Non solo tante novità e un diverso modo di comunicare per brand e aziende, ma anche la possibilità per molti di crearsi una professione nuova, cucita su misura in base a passioni e interessi per rispondere alle nuove esigenze presentatesi negli ultimi anni. È il caso di Elisabetta Mattiello che, dopo una laurea in architettura e diversi impieghi in studi professionali, ha deciso di promuovere la sua attività di progettista dando vita al blog MaisonLab. Oggi Elisabetta è design blogger – una delle prime in Italia ad aver intrapreso questa professione – collabora con aziende del settore e privati, condividendo anche consigli e appunti di viaggio con i suoi follower. A VilleGiardini ha raccontato cosa vuol dire essere una blogger di design, tra criticità e opportunità da saper cogliere al volo, e ha anche dato qualche saggio consiglia in tema di restyling.
Un blog ma anche uno studio di progettazione
Ciao Elisabetta, ci racconti qualcosa su di te e sulla tua attività di design blogger con MaisonLab? Nasci architetto, ma come hai trasformato una professione tradizionale in una al passo coi tempi?
Ciao e grazie a voi per questa intervista!
Mi sono laureata in architettura allo IUAV di Venezia e da allora ho lavorato in diversi studi professionali e in azienda. MaisonLab nasce dall’esigenza di promuovere la mia attività di progettista d’interni in un momento in cui iniziavo ad esplorare la vita da freelance. In principio doveva essere un puro sito statico promozionale, ma ben presto ho capito che non mi bastava. Sentivo infatti la necessità di fissare ispirazioni e novità di cui facevo esperienza come progettista o attraverso le fiere e le riviste di settore. Iniziò così a prendere vita il blog, veicolo ora di nuove tendenze, spunti progettuali, d’acquisto ma anche di viaggio a tema architettura, design e interior design. Oggi MaisonLab è parte integrante del mio lavoro e, a seconda dell’occasione, è blog, studio di progettazione d’interni, studio di comunicazione per brand in ambito design e architettura.
Cosa vuol dire per te essere una design blogger?
Ammetto che quando ho iniziato non avevo le idee chiare sul significato e sulle potenzialità di questa attività anche perché, rispetto ad ambiti come food o travel già belli che definiti, all’epoca – soprattutto in Italia – erano davvero poche le design blogger. Una presenza online quasi snobbata e per certi aspetti vista come una perdita di tempo dai colleghi progettisti che ignoravano totalmente le dinamiche del web. A onor del vero c’è da dire che allora era altrettanto risicato il numero di aziende presenti sul web con un portale, figuriamoci poi coi social network. Oggi, sebbene resti un settore di nicchia, fortunatamente tanto è cambiato e sono molti i brand di design e le realtà del mondo dell’architettura che stanno cogliendo il potenziale e l’importanza di avere una presenza online curata e aggiornata. Essere quindi una design blogger mi permette di conoscere da vicino i protagonisti e le prestigiose realtà di settore, approfondendo aspetti produttivi o progettuali con i quali altrimenti non avrei modo di interfacciarmi. Questo mi permette di essere costantemente aggiornata su ciò che di nuovo e innovativo il settore propone.
I nuovi trend per il 2018 secondo MaisonLab
Parlando di design e interior design, secondo te quali sono i nuovi trend per questo 2018?
Giusto un anno fa a Maison & Objet andavano in scena richiami agli anni ’30 e il decò anni ’50, dove il plissè di morbide gonne longuette veniva applicato a ricercati paralumi pattern a righe di maglierie bicolori si traducevano in mobili dalle linee essenziali e a fil di ferro. Inoltre, il ritorno dell’ottone nell’accessorio moda faceva anche qui la sua comparsa tra complementi e finiture d’arredamento. Ora quello che si percepisce è uno spostamento verso dettagli di stile che hanno caratterizzato più gli anni ’70, fino a raggiungere gli anni ’90, tra pattern e colori accesi. Mi immagino quindi un via libera alla reinterpretazione in chiave moderna di geometrie (non necessariamente) optical, del tartan (in bianco e nero o colorato) e del pied de poule o del principe di Galles abbinati magari a colori sgargianti come i gialli, i blu, i rossi che dal marsala virano al viola passando per tonalità calde e sensuali, ma anche il ritorno di arancioni dei toni materici della curcuma, paprika e cannella.
Sul tuo blog MaisonLab offri spunti su come arredare e progettare, ma sono numerosi anche i tuoi appunti di viaggio e le collaborazioni con aziende del settore. C’è un progetto in particolare che ti è rimasto nel cuore?
Devo dire che, da quando ho aperto il blog a ora, ho avuto modo di sviluppare tantissimi bei progetti collaborando con aziende e varie realtà. Fortunatamente questo è un lavoro estremamente creativo e in continua evoluzione che mi permette di sperimentare davvero molto. Forse finora l’esperienza più bella e prestigiosa è stata la collaborazione durante la scorsa edizione con il Salone del Mobile che mi ha vista protagonista assieme alle mie colleghe del collettivo WEBLOG.
Passione viaggi
Invece, posti del cuore?
Il posto che scoprirò nel prossimo viaggio! Battute a parte, diciamo che dopo (o assieme) all’architettura e al design, viaggiare è tra le mie più grandi passioni. Ogni posto che finora ho visitato mi ha arricchito interiormente e culturalmente, l’ho fatto mio tanto da far si che mi lasciasse, in un modo o nell’altro, una piacevole sensazione di “come a casa”. Se si potesse fare un mix poi, forse in questo momento sento miei i luoghi del nord Europa come anche le terre di Francia. In entrambi infatti ho trovato caratteristiche comuni come l’amore e la cura per gli interni, per le piccole cose, l’attenzione per gli oggetti della vita quotidiana: una lenta e costante ricerca a vivere meglio e più lentamente. L’hygge danese o il lagom svedese che per una strana congiunzione si ricongiungono al gusto tutto francese di far la spesa (lentamente) al “marché” cittadino, con il panier in paglia al braccio, oppure il darsi appuntamento al tramonto per giocare la pétanque. In tutto ciò, luoghi della storia a cui si azzarda, fortunatamente, con meravigliose architetture moderne. Ho però il dubbio che questo sia bello viverlo a piccoli assaggi e goderne appieno per poi tornare ed essere grati dell’esperienza fatta, ma anche – e soprattutto – per apprezzare maggiormente ciò che si ha a casa.
Viaggi in programma nei prossimi 12 mesi?
Viaggiare per me è una grossissima fonte di ispirazione, un’esperienza di vita da cui trarre spunti per la mia attività di blogger e di progettista. Mi piace scovare posti particolari, non presenti sulle guide, ma dagli interni curati, scoprire negozi imperdibili di design e ammirare dal vivo i luoghi dell’architettura. Esperienze che poi faccio mie e che condivido attraverso MaisonLab e i miei social network. Quest’anno, come in passato, la maggior parte dei miei viaggi sarà legata alle fiere di settore ma vorrei comunque ritagliarmi delle occasioni da dedicare ad “archi-design tour” mirati, in città da scoprire o riscoprire. Recentemente mi stanno poi affascinando mete di viaggio che sentivo in precedenza eccessivamente a me lontane ma che ora invece mi attraggono non poco. Come il Marocco con i suoi colori e i riad molti dei quali trasformati in boutique hotel dagli interni da sogno. Oppure ancora Tel Aviv e Israele con i suoi edifici in stile Bauhaus, ma anche architetture moderne, luoghi dagli interni suggestivi e curati.
Consigli e buoni propositi
Design per te fa rima con…
Design è là dove la funzionalità incontra l’estetica. Per me in questo momento design è ancor prima essenzialità.
Consiglio: ho un angolino di casa un po’ buio abbandonato a se stesso. Come posso arredarlo con stile, facilmente e velocemente?
Prima di tutto, quando si pensa al restyling di una stanza o anche un angolo di casa, la parola d’ordine è “decluttering”. Buttare, buttare buttare! Perché alla fine, chi più chi meno, si è tutti un po’ degli accumulatori seriali di cose inutili che a lungo andare aggravano la sensazione di caos e disordine. Una volta arrivati a una situazione “zero” equilibrata, si passa ad analizzare i punti di forza dell’ambiente, che possono essere la geometria della stanza o il pavimento, per andarli a valorizzare con del colore, un accessorio, una carta da parati o un punto luce posizionato ad hoc. Il mio consiglio è di non aver fretta di sovraccaricare con elementi lo spazio, ma di procedere per step.
Inizio anno, tempo di buoni propositi. Quali sono i tuoi in tema di design?
Essere design blogger mi porta spessissimo a essere fuori città per fiere, eventi o archi-design tour, ma tutto il resto del tempo lo trascorro lavorando da casa. Quello che mi piacerebbe quest’anno è riuscire a trasformare casa mia in una sorta di “laboratorio” in cui poter sperimentare idee di styling da proporre ai miei clienti (siano essi privati od aziende), lavorare più comodamente alle mie moodboard materiche o, perché no, poter aprire le porte di casa per ospitare qualche workshop tematico. Un altro desiderio è di riuscire a trasformare i miei appunti di viaggio a tema architettura e design in vere e proprie guide cartacee a tema, ma questo lo vedo molto più complesso.
Come dicevamo, sei una design blogger. Quali sono state – o sono – le difficoltà di questa professione incontrate con MaisonLab e quali consigli daresti a un giovane che vuole tentare la medesima strada?
A mio avviso dipende molto dalle motivazioni per cui si intraprende questa strada. Ma se l’intento è diventare un design blogger professionista, l’impegno e le competenze richieste sono davvero molte! Lavorare con il web è senza dubbio molto appagante, è un tipo di attività sempre in evoluzione e, anche se non si direbbe, molto creativa. Il consiglio che dò è quello di avere le idee ben chiare sin dall’inizio sulla propria identità sul web costruendola giorno per giorno con serietà e professionalità, studiando e prendendo spunto da chi è riuscito ad affermarsi, anche in campi differenti da quello del design. Il secondo consiglio è quello di studiare e prendere spunto, non copiando, l’originalità è tutto (o comunque è tanto) così come lo sono i buoni contenuti. Il terzo consiglio è che i competitor non devono essere visti necessariamente come dei nemici, collaborare può rendervi più forti ed essere una carta vincente. L’ultimo, ma forse il più importante, consiglio è “amate e abbiate rispetto dei vostri lettori/follower”.
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