All’inizio degli anni Novanta del Novecento l’architetto Jo Coenen ha progettato il masterplan di Smalle Haven: “una serie di accenti, a volte frammentari, incorporati nel tessuto urbano” della città storica di Eindhoven, che diventano luoghi di commercio, di cultura e di vita.

Smalle Haven e il centro di Eindhoven

La storica via Stratumseind a Eindhoven © Jan Geerling (CC BY-SA 4.0)
Dynamo. Diederendirrix Architecten, Eindhoven, 2001-2005 © Rosemoon (CC BY-SA 3.0)

La trasformazione dell’area, all’epoca un terreno incolto utilizzato come parcheggio, è stata completata nel 2006. Il masterplan è composto da vari elementi inseriti in un contesto eterogeneo, connesso da Coenen con una giocosa sintonia di linee visuali che costruiscono un progetto di suolo vettore del flusso di visitatori e di traffico.

Smalle Haven è articolata sull’asse parallelo a Stratumseind, storica via che corre a fianco della chiesa Catharinakerk e termina nella piazza del grande magazzino Bijenkorf progettato da Gio Ponti. Il masterplan è inquadrato a sud dal fiume Dommel e a nord dalla via Ten Hagestraat, su cui prospetta la galleria Heuvel Eindhoven. I due estremi urbani sono collegati da una successione di esperienze spaziali in continuità con un itinerario più ampio: dalla stazione dei treni si intercetta l’antica piazza del mercato Markt, proseguendo fino al crocevia del nuovo intervento, sottolineato dall’edificio culturale Dynamo, e quindi lungo la Strip, contente il mercato gastronomico Down Town e il panificio Stadsbakkerij Broodt, per poi giungere alla piazza coperta del City Concourse e infine alla Caverna, edificio in linea a uso misto commerciale e residenziale, aperto sul lato corto verso il Dommel. Lungo il percorso si incontrano altri importanti episodi architettonici come la Medina, una cortina edilizia di sette piani sul fronte amministrativo di via Vestdijk che, sul lato opposto, si lega alla dimensione insediativa di Stratumseind con una struttura a terrazzamenti. La torre residenziale Vesteda, progettata dallo studio di Jo Coenen, è un’eccezione dallo spiccato verticalismo: emerge dalla maglia orizzontale dell’intorno riecheggiando le guglie delle chiese di Catharinakerk e Augustijnenkerk, si integra al sinuoso Colonnade e rappresenta la “fusione di architettura e progettazione urbana”.

Jo Coenen: l’architetto del masterplan

Jo Coenen, dopo aver completato gli studi in Architettura e Urbanistica presso l’Università di Tecnologia di Eindhoven nel 1975, ha intrapreso la carriera di ricercatore che gli ha consentito di entrare in contatto con alcuni dei più importanti progettisti europei del periodo, tra cui O.M. Ungers, Rob Krier, Luigi Snozzi, James Stirling e Aldo van Eyck. Conciliando la pratica professionale, nei suoi due uffici a Eindhoven e a Berlino, con l’attività d’insegnamento accademico, in atenei nazionali e internazionali, ha inoltre ricoperto la carica di capo architetto del governo dei Paesi Bassi.

Negli anni, i progetti dell’architetto e urbanista olandese sono stati esposti alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano, e alla Biennale di San Paolo. Tra i più emblematici si ricordano il Netherlands Architecture Institute, il masterplan e la biblioteca per il Céramique Centrum a Maastricht e l’isola KNSM ad Amsterdam, riconosciuti dal premio BNA e dall’International Architecture Award.

Andrea Zanin

 

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