Lettori all’appello. Domani apre le sue porte la 32° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino o, più semplicemente, Salone del Libro. Tante le novità che costelleranno i cinque giorni di fiera, dal 9 al 13 maggio, come altrettanti saranno gli espositori, gli incontri e il variegato programma off. Il fil rouge? Il tema dell’anno, decisamente attuale.

Le novità del 32esimo Salone del Libro

Lingotto Fiere ha messo a disposizione della manifestazione oltre 13 mila metri quadri. Su questa superficie, decisamente più grande rispetto all’anno passato, ci saranno due delle prime novità della struttura: la Sala Oro (da 700 posti) e il Caffè Letterario (da 200). Complice la grande affluenza dell’edizione dei record del 2018, il Salone si propone in una nuova veste strutturale: corridoi più ampi e tre ingressi (lo storico, su via Nizza, quello per l’Oval e un terzo che paritrà direttamente dalla stazione Lingotto e utilizzerà una passerella costruita appositamente per superare il binario 9). Obiettivo: rendere l’esperienza più vivibile e accessibile in maniera semplice e veloce.

La lingua ospite

Tra le altre novità, la lingua ospite – lo spagnolo – che va così a sostituire il paese ospite. Oltre a una nuova area dedicata, la novità comporterà l’arrivo di una delegazione di autrici e autori provenienti dal Centro e Sud America, così da rafforzare i rapporti con una serie di importanti soggetti istituzionali quali l’Istituto Cervantes e l’Ambasciata Argentina.

Il gioco del mondo

In arrivo il Salone del Libro di Torino: ecco tutto ciò che c'è da sapereIl fil rouge e trait d’union di tutti gli eventi del Salone del Libro sarà il tema: Il Gioco del Mondo. Qual è questo divertissement a cui la fiera fa riferimento? La cultura. Essa non ha barriere né linee divisorie, la cultura salta i confini e frantuma i muri. Una riflessione decisamente attuale dati i sempre più quotidiani avvenimenti rappresentata graficamente nella locandina attraverso l’arte di MP5, la nota artista italiana del disegno in bianco e nero.

Il tema è anche il titolo di uno dei libri più celebri di Julio Cortázar, un contro romanzo che incita alla ribellione, all’avventura e alla fuga. Lo scrittore altro non fa che esprimere la sua storia (nato in Belgio, vissuto in Argentina e poi a Parigi) e quella di tanti altri di noi.

Una penna decisamente importante sarà quindi la guida di questi cinque giorni di riflessione sui libri e a fare da ponte tra le culture.

Il programma e gli ospiti

Una volta varcata la soglia di Lingotto Fiere, cosa aspetta i visitatori? Incontri e dialoghi, lettori e curiosi, autori ed editori. Meglio arrivare preparati e consultare il programma online, ma ecco qualche presenza degna di nota.

Saranno al Salone del Libro l’Africa sub-sahariana di Wole Soyinka, vincitore del Pulitzer con il Viet Thann Nguyen e attivista per i diritti umani nigeriano di etnia yoruba, ma anche Matt Salinger, figlio del celebre autore de Il Giovane Holden per celebrare il centenario dalla nascita del padre (e magari fare una sorpresa agli ospiti leggendo o mostrando un brano inedito del genitore, dato che, come aveva rilasciato al The Guardian, sono ancora molte le opere non pubblicate). Tornerà invece Colum McCann vincitore del Premio Mondello.

Tra gli italiani Antonio Manzini, Marco Malvaldi, Marco Missiroli, Michela Murgia, ma anche Jovanotti, intervistato da Giordano Meaci. Agli appassionati di scienza saranno dedicati gli incontri con Alberto Angela e Samantha Cristoforetti.

Il Salone OFF

In arrivo il Salone del Libro di Torino: ecco tutto ciò che c'è da sapere

Con l’arrivo del Salone del Libro, tutta Torino ne subisce il suo fascino, popolandosi di eventi e iniziative anche in città e provincia che vanno a comporre il celeberrimo Salone OFF. Torna, ad esempio, Metro Poetry: in tutte le stazioni della metro sarà possibile ascoltare brevi contributi poetici inseriti all’interno della normale programmazione di Radio GIT. E Pagine in Corsia, ovvero un po’ di Salone negli ospedali e nelle residenze per anziani, per donare parole, emozioni e spunti di riflessione anche a chi, per motivi di salute, non può raggiungere il Lingotto.

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