Il giardino pittoresco è uno stile di architettura del paesaggio nato a metà del 700 e in voga fino all’800 caratterizzato da una composizione informale con uno spiccato carattere bucolico, creata a immagine dai romantici e idilliaci dipinti di paesaggio allora di gran moda. Esempi famosi di queste opere, che fornirono ispirazione ai maestri giardinieri che intendevano rompere la rigida formalità dello stile francese, furono quelle dipinte da Nicolas Poussin e Claude Lorraine, che ritrassero scene della campagna italiana nel 600.

Le prime esperienze

In Europa i primi giardini realizzati in questo stile risalgono agli inizi del secolo. Il giardino pittoresco divenne popolare in tutta Europa sotto l’influenza del designer britannico William Kent e venne interpretato da altri grandi maestri come Lancelot ‘Capability’ Brown e Humphrey Repton. Quest’ultimo lo adattò lo stile ai giardini più piccoli, rendendolo più accessibile alla classe media. Lo stile ebbe un immediato successo in tutta Europa, molti giardini formali furono sostituiti da giardini pittoreschi. Lo stile venne successivamente associato a un gusto esasperato nelle ricerca del contrasto, della suggestione e del dettaglio. “L’ideale è di progettare non come un architetto o un giardiniere”, scriveva E. Andrè ne L’Art des Jardins nel 1879, “ma come un poeta o un pittore”. 

Giardino Pittoresco: il dibattito teorico

Il successo del giardino pittoresco è legato anche alla pubblicazione, nella seconda metà del 700, delle Observations del reverendo Sawerny Gilpin, che accentuava nei suoi schizzi il carattere dei contrasti e degli effetti inaspettati, variati e irregolari. Lo scritto venne molto apprezzato da Sir Uvedal Price, saggista e R. Payne Knight, studioso classico, connoisseur, archeologo e numismatico che diventarono grandi sostenitori di questo stile tanto da dedicargli una nuova categoria estetica. Nei libro Essay on the Picturesque, As Compared with the Sublime and The Beautiful di Price e The Lanscape di Payne Knight emergono le categorie estetiche del Bello, che si può associare per esempio all’armonia dei disegni pastorali ondulati di Lancelot ‘Capability’ Brown; del Pittoresco, più aspro, selvaggiamente drammatico con burroni, alberi morti e rovine artificiali; del Sublime, nel quale l’estremizzazione dei contrasti porta a rapimenti estetici in grado di trascendere la dimensione razionale. Con la categoria del Pittoresco, iniziò l’inizio della diffusione del gusto e dello spirito Romantico, non solo nell’ambito del giardino.  

I caratteri del Giardino Pittoresco

Una definizione dei caratteri del giardino pittoresco venne enunciata nel 1777 dal Marchese R. L. de Girardin, scrittore, artista, paesaggista e militare francese, nell’opera De la composition des Paysages.

Le regole indicate per una perfetta composizione di un giardino pittoresco sono:

  1. usare la prospettiva
  2. movimentare il piano orizzontale
  3. inquadrare con cura tutto quello che è presente sul terreno: alberi, colline, acqua
  4. Nascondere ciò che è sgradevole e per per converso evidenziare quello che risulta piacevole

Marco Miglio

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