La Fondazione Heller illumina Brescia
Quando si parla del Giardino Botanico della Fondazione Heller di Brescia viene in mente un solo aggettivo: lussureggiante.
In 10.000 metri quadrati sono infatti presenti specie botaniche che provengono da ogni parte del mondo: dal Mato Grosso alle Alpi, dall’Himalaya all’Australia, dal Canada al Mato Grosso, dal Giappone all’Africa.
Fondazione Heller: le origini
Era appena scoccato il 1901 quando il giovane cecoslovacco Arturo Hruska, neolaurato in medicina, decise di trasferirsi a Gardone Riviera, di cui lo colpisce subito la bellezza tipicamente italiana. Ispirato da cotanto splendore, decide di comprare un terreno sul declivio del Monte Lavino, con l’intento di progettare il suo giardino botanico.
Non poteva avere un’intuizione migliore, guidata dalla meravigliosa vegetazione mediterranea e dalle acque blu del Lago di Garda.
Dal 1989 appartiene ad André Heller, che seppe apprezzare la squisita organizzazione del giardino, al punto da definirlo “un campionario di regioni dal mondo”.
Tutto lo spettacolo del giardino
Al centro di questo grande giardino c’è una vallata alpina con tanto di pini, crepacci e alberi nordici: qui sono presenti ben tre cascate e un paesaggio roccioso di circa 13 metri che emula il paesaggio dolomitico. Uno spettacolo immenso per la vista, che dal 2015 è ancora più appagante grazie alla presenza di due ametiste di quattro tonnellate provenienti dall’Uruguay.
Non solo natura, però: qui tra i sentieri è facile sculture di artisti come Keith Haring, Rudolph Hirt, Roy Lichtenstein, Susanne Schmoegner, Erwin Novak.
Il Giardino è aperto al pubblico da Marzo ad Ottobre, tutti i giorni dalle 9 alle 19: cosa aspetti? È la stagione migliore per visitarlo!