Venezia caput mundi. Almeno così sarà fino al 25 novembre, giorno di chiusura della 16° Mostra Internazionale di Architettura. La Biennale, dopo l’esclusiva vernice, ha aperto il 26 maggio anche al pubblico, calamitando l’attenzione dei media, degli addetti al settore e di appassionati e diventando manifestazione del tema prescelto per quest’anno. Freespace, voluto da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, le due curatrici, è una dichiarazione di apertura per promuovere il desiderio di architettura.

Generosità e senso di umanità al centro della Biennale

71 architetti partecipanti, 2 sezioni speciali (Close Encounter e The Practice of Teaching), 63 Padiglioni Nazionali (con 6 Paesi alla prima edizione), 2 Progetti Speciali, 12 Eventi Collaterali. Questi i numeri della Biennale di quest’anno che ha chiamato i partecipanti a confrontarsi con un tema importante: la generosità di spirito e il senso di umanità che l’architettura colloca al centro della propria agenda. In sintesi, Freespace. Focalizzandosi sulla capacità di offrire in dopo spazi liberi a colore che ne fanno uso e celebrando al contempo l’abilità dell’architettura di trovare una nuova e inattesa generosità in ogni progetto, anche nelle condizioni più private, difensive, esclusive o commercialmente limitate.

È all’insegna di questa interessante (e intrigante) discussione che la Biennale Architettura 2018 presenterà al pubblico esempi, proposte, elementi di opere che esemplificano le qualità essenziali dell’architettura; la modulazione, la ricchezza e la materialità delle superfici, l’orchestrazione e la disposizione in sequenza del movimento, rivelando le potenzialità e la bellezza insite nell’architettura.

Buona la prima: Vatican Chapels conquista l’Isola di San Giorgio e i visitatori

Occhi puntati sui 6 nuovi Paesi partecipanti per la prima volta alla Biennale Architettura: Antigua & Barbuda, Araba Saudita, Guatemala, Libano, Pakistan e Santa Sede. È proprio su quest’ultimo che si riversa la maggior attenzione del pubblico, non solo per la “prima volta” ma anche per il progetto portato in mostra, un incontro tra Chiesa e contemporaneità. Vatican Chapels – situato sull’Isola di San Giorgiopresenta dieci cappelle, realizzate da dieci architetti di tutto il mondo, sotto la guida del curatore Francesco Dal Co che ha preso come spunto la Skogskapellet, la Cappella nel bosco realizzata da Erik Gunnar Asplund tra 1918 e 1921 nel cimitero di Stoccolma

Invece, il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, è curato Mario Cucinella con il titolo di Arcipelago Italia.

Infine, l’Arsenale si arricchisce di un nuovo ristorante, segno di quell’impegno costante della Biennale di continua ristrutturazione e apertura degli spazi di questa parte della città. Un altro modo per ribadire la centralità degli spazi e il carattere fattivo di questa edizione.

Leone d’Oro alla Svizzera

Per la Biennale Architettura già assegnati anche i premi. Il Leone d’Oro è andato a Eduardo Souto de Moura – già Pritzker Prize nel 2011 – «per la precisione con cui ha appaiato due fotografie aeree, rivelando così la relazione essenziale che sussiste tra architettura, tempo e spazio» nel racconto del suo progetto di restauro del convento di Santa Maria do Bouro.

Il Leone d’Oro come Padiglione nazionale se lo è aggiudicato la Svizzera con Svizzera 240 – House Tour, progetto di Alessandro Bosshard, Li Tavor, Matthew van der Ploeg e Ani Vihervaara. Un lavoro sugli interni domestici che, grazie al gioco della distorsione delle scale, è riuscito a fare una riflessione efficace su come lo spazio quotidiano plasmi non solo il nostro modo di abitare, ma anche le nostre identità.

La Biennale presenterà, come di consueto, le Partecipazioni nazionali con proprie mostre nei Padiglioni ai Giardini e all’Arsenale, oltre che nel centro storico di Venezia. Anche per questa edizione si prevedono selezionati Eventi collaterali, proposti da enti e istituzioni internazionali, che allestiranno le loro esposizioni e le loro iniziative a Venezia.

 

Al via la Biennale Architettura 2018 dal titolo Freespace
Yvonne Farrell e Shelley McNamara