François Mansart è stato un architetto, esponente di rilievo del classicismo barocco in Francia e autore di progetti di grande ispirazione per l’architettura del tempo. Oltre a realizzare castelli di speciale eleganza, fu l’ideatore della mansarda, in francese mansarde, sviluppata da una copertura medievale e così denominata in suo onore.

La simmetria e l’eleganza delle opere di Mansart

L’architetto francese François Mansart apportò un contributo estremamente significativo all’architettura francese del XVII secolo, firmando progetti apprezzati per l’eleganza, la raffinatezza e l’armonia. I successi in ambito architettonico, tuttavia, furono spesso offuscati dalla sua personalità difficile e stravagante, che gli costò la perdita di commissioni importanti. Innegabili le abilità professionali, acquisite negli anni trascorsi affiancando il padre carpentiere, prima, e come allievo del celebre architetto Salomon de Brosse, poi. Profondamente influenzato dal maestro, specie agli esordi, Mansart mosse i primi passi agli inizi del 1600, durante il regno di Enrico IV. Un periodo in cui l’architettura diventò una delle principali espressioni del prestigio e del potere della corona. Aumentò, dunque, la richiesta di castelli e sontuosi palazzi che Mansart realizzò, per i facoltosi committenti, con impareggiabile eleganza e senza badare a spese.

I primi castelli nella campagna francese

François Mansart
Il Castello di Balleroy in Normandia, una delle prime opere realizzate dall’architetto francese. © The original uploader was Anue at English Wikipedia., Public domain, via Wikimedia Commons

Non rimangono tracce delle opere d’esordio di François Mansart, ad eccezione del primo castello progettato dall’architetto per Jean II de Choisy, cancelliere di Gastone d’Orléans. Situato in Normandia, il Castello di Balleroy definì i canoni dell’architettura di Mansart, rivelandosi un’opera di grande influenza nel panorama francese. Per il castello, Mansart immaginò un edificio principale, sormontato da una lanterna e affiancato da due ali laterali, più piccole. Mentre una facciata si apriva sulla corte d’onore, l’altra guardava ad uno splendido giardino alla francese. Nel 1634, Gastone d’Orléans affidò a François Mansart l’incarico di ricostruire il Castello di Blois, residenza di diversi sovrani di Francia risalente al XV secolo. Il progetto maestoso che prevedeva la ricostruzione del castello nello stile del classicismo barocco fu, però, completato solo in parte.

Il Castello di Maisons-Laffitte

Qualche anno più tardi, Mansart realizzò quello che viene considerato il suo capolavoro, l’opera in cui il suo stile architettonico raggiunse l’apice. Il Castello di Maisons-Laffitte fu costruito tra il 1642 e il 1646 per René de Longueil, personaggio politico, come residenza di campagna. L’opera sviluppò molte caratteristiche già presenti nei primi castelli dell’architetto francese, con particolare enfasi sulla simmetria. Composto da un edificio centrale di forma rettangolare, accompagnato da due ali non troppo pronunciate, il castello conserva, ancora oggi, gli interni originali dominati da una maestosa scalinata. La raffinata delicatezza dell’insieme, unita all’armonia delle forme, lo resero il modello di riferimento per diversi castelli, persino per il progetto della reggia di Versailles.

Le Chiese realizzate da Mansart a Parigi

François Mansart
La Chiesa del Val-de-Grâce a Parigi, costruita per volere della regina Anna d’Austria. © Parsifall, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

Il progetto del castello di Maisons-Laffitte assicurò a François Mansart notorietà e commissioni importanti che, tuttavia, perse a causa del carattere difficile e dei costi eccessivi. Ben presto divenne nota anche la sua tendenza a non portare a termine i progetti ritenuti poco soddisfacenti, comportamento che attirò molti oppositori. Nel 1665 progettò la Chiesa del Val-de-Grâce a Parigi, costruita per volere della regina Anna d’Austria. I lavori dell’edificio barocco, che richiamava la struttura e la facciata delle chiese romane del tempo, terminarono nel 1667 sotto la guida di Jacques Lemercier. Già nel 1632, Mansart si era dedicato al progetto di una chiesa nella città di Parigi, conosciuta con il nome di Tempio di Santa Maria. Contraddistinta da una cupola ricoperta da tegole di ardesia e dalla facciata con una sommità semicircolare, la chiesa costituì un importante esempio di architettura barocca.

François Mansart, innovatore incontentabile

Personaggio geniale ed eccentrico, François Mansart fu un innovatore, capace di proporre soluzioni dotate di una raffinatezza senza uguali. L’architettura di Mansart seguì lo spirito del tempo, diventando espressione del crescente prestigio della Francia. Un periodo di passaggio, ricco di trasformazioni che l’architetto riuscì ad interpretare nei meravigliosi castelli, esempio di bellezza e armonia di ispirazione per molti. Nonostante le difficoltà incontrate, soprattutto negli ultimi anni di carriera, e le numerose commissioni perse, il suo contributo all’architettura francese del tempo è innegabile.

Maria Teresa Morano

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