Cassina protagonista di EDIT Napoli 2024, nel programma CULT con “Editare iMaestri. Tributo a Filippo Alison”. In scena dall’11 al 13 ottobre presso il Teatro di Corte – Palazzo Reale di Napoli.
In occasione di EDIT CULT 2024, Cassina alza il sipario su “Editare iMaestri. Tributo a Filippo Alison” e mette in scena dall’11 al 13 ottobre l’installazione-omaggio dedicata all’architetto, designer e professore partenopeo, storico curatore della Collezione Cassina iMaestri. Nel cuore di Napoli, all’interno di Palazzo Reale, il Teatro di Corte diventa il palcoscenico della scenografica esposizione sulla ricerca condotta da Filippo Alison sugli arredi di Charles Rennie Mackintosh, che definirono in modo decisivo il carattere dell’emblematica collezione di Cassina. Quest’installazione è protagonista di EDIT CULT 2024, l’itinerario collaterale della fiera di design EDIT, giunta quest’anno alla sesta edizione.
Cassina e Mackintosh: l’intuizione di Filippo Alison
All’interno della straordinaria cornice del Teatro di Corte, capolavoro settecentesco allestito da Ferdinando Fuga, “Editare iMaestri. Tributo a Filippo Alison” è un omaggio all’approfondito lavoro di ricerca svolto dall’architetto sulla figura di Mackintosh. Affascinato dalla filosofia del maestro scozzese, negli anni ’60, Alison si dedicò allo studio e alla produzione dei suoi prototipi che si distinguevano per la purificazione e la geometrizzazione delle forme, in netto contrasto con l’eclettismo dominante dell’epoca di Mackintosh.Successivamente, l’architetto partenopeo propose a Cassina di includere le opere di questo autore nel proprio catalogo, nonostante fino a quel momento l’interesse dell’azienda fosse stato rivolto agli esponenti del Movimento Moderno. Nel 1973, a seguito di questa intuizione che Cassina ebbe la lungimiranza di accogliere, gli arredi di Mackintosh diventarono ufficialmente parte della Collezione Cassina iMaestri e Filippo Alison ne divenne il curatore.
Personaggi in cerca di editore
La luce dei riflettori illumina “Editare iMaestri. Tributo a Filippo Alison”, intagliandosi attraverso le geometrie iconiche delle sedute firmate da Charles Rennie Mackintosh. Una selezione di modelli e prototipi firmati dall’autore scozzese dà quindi vita a un suggestivo racconto delle figurazioni progettate dal maestro.Tra questi, al centro del palco, spiccano due icone parte della Collezione Cassina iMaestri: la poltrona Willow 1, un trono in legno massello che rispecchia pienamente lo stile geometrico del suo autore, e la sedia Hill House 1, disegnata nel 1902, che prende il nome da uno dei maggiori progetti realizzati da Mackintosh, la Hill House in Scozia. La successione di linee verticali che scandisce lo schienale alto di questa seduta viene messo in risalto dallo scenografico gioco di luci e ombre che caratterizza l’intera installazione. Proseguendo, nell’area dell’orchestra trova spazio un tavolo su cui vengono disposti gli elementi grezzi che danno forma alla Hill House 1, regalando uno sguardo all’interno del progetto che permette di apprezzarne la complessità strutturale.
Collezione Cassina iMaestri: una storia in continua evoluzione
La capacità emblematica di Cassina nel rieditare le icone del design ha inizio nel 1964 quando l’azienda acquisisce i diritti esclusivi mondiali per la produzione seriale dei primi quattro modelli disegnati da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, avviando un approfondito procedimento filologico per poi fondare nel 1973 la Collezione Cassina iMaestri. Cassina ha stabilito un metodo unico per sviluppare industrialmente i grandi classici degli autori più rappresentativi del XX Secolo con l’obiettivo di diffonderne i valori culturali attraverso una ricostruzione autentica, sempre con la massima attenzione e rispetto dei modelli originali. Grazie al lavoro svolto in stretto contatto con gli eredi e le fondazioni, la collezione raccoglie le opere firmate da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand (1965), Gerrit Thomas Rietveld (1972), Charles Rennie Mackintosh (1973), Frank Lloyd Wright (1986–2022), Erik Gunnar Asplund (1981), Charlotte Perriand (2004), Franco Albini (2008), Le Corbusier (2010), Marco Zanuso (2015), Ico Parisi (2020), Giacomo Balla (2020), fino ad arrivare al 2023 con l’introduzione di Charles e Ray Eames, Vico Magistretti, Gio Ponti e Carlo Scarpa in occasione del 50° anniversario della Collezione. cassina.com
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