Casa Farnsworth fluttua, leggera e delicata, nel paesaggio naturale dell’Illinois a poche miglia da Chicago. La casa, progettata dall’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe, è considerata un capolavoro modernista, espressione di una filosofia che mira all’essenziale. Casa Farnsworth esprime perfettamente il concetto del less is more di Mies, diventando un modello per molti, a partire dell’architetto Philip Johnson, che si ispira alla villa per il progetto dell’altrettanto celebre Glass House.

La casa che quasi non c’è

Casa Farnsworth
Casa Farnsworth nel paesaggio circostante © Ron Frazier (CC BY 2.0)

Mies progetta la casa per Edith Farnsworth, nefrologa di Chicago, giocando su un concetto che limita all’essenziale gli elementi architettonici. Il risultato è una struttura trasparente immersa nella foresta, estremamente vicina alle sponde del fiume Fox. Realizzata tra il 1946 e il 1951, la residenza sembra essere quasi attraversata dalla natura circostante, una continuità resa possibile dalla semplicità delle forme e dai materiali utilizzati.  La ricerca di una forma ridotta a “quasi nulla’’ comporta l’allontanamento dagli aspetti funzionali della casa, a vantaggio della perfezione estetica.
Casa Farnsworth è la prima residenza progettata dall’architetto negli Stati Uniti e la più iconica, ne seguiranno solo altre due su territorio americano: Casa Robert Mc Cormick e Casa Morris Greenwald, nel Connecticut.

Casa Farnsworth di Mies: la struttura essenziale

Casa Farnsworth Mies
L’esterno di Casa Farnsworth, © Paul R. Burley, (CC BY-SA 4.0) <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

In aderenza alla tematica compositiva, la struttura della casa è composta da otto colonne bianche in acciaio che collegano due superfici, il tetto e la base realizzata in travertino. Le pareti sono interamente in vetro e restituiscono l’illusione di una casa sospesa nel verde. Un rettangolo bianco, luminoso e trasparente, fluido e continuo.  L’effetto è il risultato di un lavoro attento ai dettagli che cancella ogni traccia di saldatura, in modo che la connessione tra le superfici e le travi risulti invisibile. Delle pareti di vetro solo due, situate nella zona notte, sono effettivamente finestre funzionali.

Fluidità degli Interni

Casa Farnsworth Mies
L’interior di Casa Farnsworth, © Ron Frazier (Flickr CC BY 2.0)

Una prima terrazza in travertino conduce all’ingresso della casa, costituita da un unico ampio spazio. Il cuore degli interni è racchiuso da pannelli di legno che celano le zone di servizio, i bagni e la cucina con un lungo piano di lavoro in acciaio inox. Nell’area living prevale l’uso del legno di primavera e gli arredi seguono una palette neutra dominata dal marrone. La fluidità che pervade l’intera opera è osservata anche nella disposizione degli arredi che non seguono uno schema rigido, adattandosi all’atmosfera di una casa pensata per le vacanze.

Casa Farnsworth di Mies: il dibattito

Oltre che per il valore architettonico, Casa Farnsworth ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica in diverse occasioni. In un primo momento per le battaglie legali tra la proprietaria e lo stesso Mies, già prima della conclusione dei lavori.  Successivamente, per i danni riportati a causa delle piene del fiume Fox. Considerata la vicinanza, l’architetto progetta la casa seguendo opportuni accorgimenti per limitare i danni in caso di inondazione. Nonostante ciò, in ben due occasioni, rispettivamente nel 1996 e nel 2008, l’edificio ha riportato danni importanti, tali da richiedere attenti lavori di ristrutturazione. Una vicinanza pericolosa alla luce dei cambiamenti climatici, che fa temere per le sorti della casa.

Modifiche e lavori di ristrutturazione

Casa Farnsworth
Casa Farnsworth, Plano, Illinois. © Paul R. Burley, (CC BY-SA 4.0), via Wikimedia Commons

Nel 1972 Edith Farnsworth vende la residenza a Lord Peter Palumbo, che ne rimane proprietario fino al 2003. Palumbo commissiona all’architetto paesaggista Lanning Roper una serie di modifiche, necessarie per adattare la casa alle esigenze familiari. L’intervento agisce su diversi aspetti della residenza. Il garage viene ampliato per ospitare un altro bagno e una sauna, viene aggiunta una piscina e un campo da tennis. Anche gli arredi subiscono modifiche e l’intera proprietà è arricchita da sculture della collezione personale del proprietario.

Il capolavoro di Mies oggi

Nel 2003, il capolavoro di Mies è stato venduto all’asta da Sotheby’s e acquistato dal National Trust for Historic Preservation. La celebre opera, espressione tra le più alte dell’International style, è classificata come Monumento Storico Nazionale dal Dipartimento dell’Interno degli Stati Uniti.

Maria Teresa Morano

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