Sul mercato italiano sta crescendo esponenzialmente l’uso della canapa nella bioedilizia.

Nota soprattutto come fibra tessile resistente, utilizzata prevalentemente per la lavorazione di capi d’abbigliamento, corde e reti, oggi possiamo riconoscerne la versatilità anche sul campo del design, dell’arredamento, e della bioedilizia appunto.

Chi la sceglie sposa la filosofia green

Dopo un lungo periodo di blackout che ha visto nascere le fibre sintetiche, oggi la canapa sta tornando alla ribalta e sta esponenzialmente aumentando il numero delle colture locali.

Infatti dal Piemonte alla Puglia passando per il Veneto e la Basilicata, oggi ci sono oltre tremila ettari di campi coltivati a canapa.

Ed è proprio vero che tra tutti i materiali naturali, questa è sicuramente la scelta più green che si possa fare.

Perché non solo è un vegetale di facile coltivazione e produzione (cresce rapidamente, consuma poca acqua e non viene attaccata dai parassiti), ma è anche un ottimo sostitutivo del legno.

Otto buoni motivi per scegliere la canapa

È leggera, è una fibra naturale, non è infiammabile, non contiene derivati del petrolio, sintetizza il carbonio e riduce l’emissione di anidride carbonica, ed è riciclabile e rinnovabile.

Basta saper riconoscere le sue potenzialità e farne un uso consapevole nella tessitura, così come nell’architettura ecologica.

Progetti di bioedilizia

Della canapa non si butta via niente, né il fiore né il fusto. E si possono ricavare molti prodotti naturali come la cera, le vernici, gli intonaci, i rivestimenti e i pannelli isolanti.

Le tecnologie odierne stanno brevettando un nuovo binomio canapa-calce per ottenere una miscela, un biomattone ottenuto dal canapulo, la parte legnosa.

Quindi, perché sceglierla nella bioedilizia? Perché consente un isolamento termico e acustico, migliora l’efficienza energetica degli edifici, è una fibra altamente traspirabile e, come già accennato, trattiene il carbonio riducendo quindi l’inquinamento atmosferico.

Avevi mai pensato di poter costruire casa con questa fibra?

Ebbene oggi è possibile parlare di un felice dialogo tra materiali naturali e architetture dal forte potere estetico.

Via – Architetturaecosostenibile