La pianta di avocado  il cui nome scientifico è Persea Americana. Originaria dei climi subtropicali e tropicali dell’America Centrale, soprattutto del Messico e del Guatemala. Il frutto di avocado era amato dalle popolazioni indigene, Maya ed Aztechi. Era chiamato  “il burro della foresta”, per la sua consistenza cremosa e per i nutrienti di cui è ricco. 

Dalle foreste tropicali, il frutto dell’avocado ha fatto il giro del mondo, diventando un alimento chiave in molte cucine. Al giorno d’oggi, è considerato “superfood”. Data la concentrazione di nutrienti, vitamine e acidi grassi monoinsaturi, tutte sostanze benefiche per il nostro organismo è consigliato in svariati tipi di diete. Nei paesi in cui il clima era favorevole, è stata esportata la coltivazione della pianta che necessita di un clima tendenzialmente mite per tutto l’anno, molta acqua. Mal sopporta il vento e i terreni argillosi che portano a ristagni di acqua: Israele, Spagna, alcune regioni dell’Australia e anche il Sud Italia si sono dimostrati adatti alla crescita di questa ambita pianta. Nonostante la grandezza dell’albero, esiste anche la versione bonsai avocado. Questa mantiene intatte, pur in piccole dimensioni, tutte le qualità della pianta, nei frutti e nei fiori.

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Bonsai avocado 

Godere in versione domestica della bellezza della pianta, con le sue foglie verdi brillanti e i gustosi frutti, è possibile. Applicando l’antica tecnica bonsai anche alla pianta di avocado. La comunità degli esperti bonsaisti data la rapidità di crescita, non credeva realizzabile ridurre l’ingombro della pianta di avocado in maniera corretta a causa delle foglie e dei frutti troppo grandi. Nei primi due anni, infatti, non bisogna intervenire in alcun modo sulla pianta. Bisogna assecondarne la crescita naturale favorendone la germinazione. Il seme di avocado è quello che si trova dentro il frutto. Può essere immerso in un barattolo d’acqua con quattro stuzzicadenti che sostengono la parte più sottile fuori dal liquido. Altrimenti può essere piantato in vaso o in giardino. Per una corretta crescita sarà necessario un luogo soleggiato e al riparo dal vento. Nel caso in cui il seme venga piantato, scegliere un terreno non argilloso, che permetta il drenaggio in maniera tale che non vi siano ristagni di acqua. Uno strato superficiale di ghiaia e muschio e un po’ di sabbia nel terreno facilitano la coltivazione in vaso. Dal germoglio nel terreno inizia lo sviluppo della pianta: per la crescita e una distribuzione ordinata dei rami, è consigliabile un filo di ferro piantato nel terreno che possa fungere da base di appoggio. In questa maniera, sarà possibile gestire la direzione dei rami, in armonia con le aspettative di crescita del bonsai. 

La potatura del bonsai avocado

La potatura di rami e tipica della pratica cino-giapponese in questione, dovrà essere effettuata durante la primavera, in modo da sostenere il successivo sviluppo. La corretta procedura è: rimuovere la pianta dal vaso, pulire le radici sfrondarle in maniera adeguata per farle trovare un equilibrio tra il contenimento delle dimensioni e la sua necessità di crescita. Per il bonsai di avocado la gestione è più delicata in quanto, data la rapidità di germinazione è da tenere sotto controllo la dimensione della pianta ed evitare che superi i 20 cm di altezza.

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Il bonsai di avocado: i frutti e i fiori

Il bonsai avocado ha delle dimensioni perfette per la coltivazione in appartamento o in terrazzo, mantenendo comunque le caratteristiche foglie grandi, allungate. La produttività è molto buona, si ottengono i frutti con relativa facilità e piuttosto rapidamente. Si deve aver cura di potare costantemente la pianta, affinché rimanga intorno ai 15 cm in altezza. Inoltre, il bonsai di avocado presenta un ulteriore vantaggio:sarà possibile apprezzare meglio i fiori di questa pianta, che si notano meno nell’albero a dimensioni. I Fiori si trovano sulla cima della pianta, alla base delle grandi foglie e hanno un colore molto tenue, tra il bianco e il verde.

La coltivazione in casa

L’albero di avocado ha una crescita piuttosto rapida , ma soprattutto e può raggiungere dimensioni notevoli: nel giro di qualche anno la Persea Americana arriva anche ai 10-20 metri. L’ingombro, poi, può essere notevole, dal momento in cui la pianta tende naturalmente ad espandersi in orizzontale e, inoltre, presenta e possiede delle foglie allungate, che spesso superano i 20 cm. Per questo motivo, sebbene la pianta non richieda particolari attenzioni, ma solo specifiche accortezze, non sempre è possibile mantenerla in casa o sul terrazzo.

Redazione web

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