Sylvaner – il bianco aromatico dell’Alto Adige

Il vitigno Sylvaner dovrebbe avere origine nelle valli del Reno o nell’Austria sud-orientale. Nel nostro paese, è diffuso soprattutto in Alto Adige, in particolare nella valle Isarco, in prossimità di Bressanone.

Il suo nome discende, quasi certamente, dal termine latino silva (selva o bosco). È una pianta robusta, a bacca bianca, con grappoli piccoli e compatti e acini giallo-verdi, per la forte componente di pruina nelle bucce.

Il prodotto della vinificazione ha un profumo particolare e riconoscibile e, di norma, viene consumato giovane.

Le caratteristiche

Il Sylvaner veste un color giallo paglierino, limpido e trasparente, che sfuma sul verdognolo.

All’olfatto si rivela aromatico e variegato, con note fruttate (agrumi, mele verdi, pere mature e pesche bianche) e floreali, oltre a sentori minerali e di legno di cedro.

All’assaggio, regala freschezza e sapidità; ha un gusto asciutto, appena acido, elegante, morbido e persistente, con un ritorno di richiami agrumati nel finale.

Il servizio

La bottiglia di Sylvaner va stappata almeno mezz’ora prima della degustazione – per ossigenarlo – e il vino va versato in calici di medie dimensioni, per agevolare la diffusione del profumo.

La temperatura di consumo consigliata da produttori ed esperti si colloca tra gli 8° e i 10° Celsius.

Gli abbinamenti

I migliori accostamenti enogastronomici del Sylvaner si realizzano con gli antipasti, gli asparagi, i primi a base di pasta, i risotti, il pesce alla brace o alla griglia e il sushi.

Naturalmente, s’abbina bene a diversi prodotti della tradizione culinaria altoatesina e agli affettati tipici, come lo speck.

Le immagini della galleria sono tratte dal novero classificato come “riutilizzabile” da Google e dalla piattaforma free Pixabay.