Prosecco – il bianco fruttato esportato in tutto il mondo

Il  vino Prosecco non proviene da un vitigno omonimo, ma identifica un gruppo di etichette DOC e DOCG vinificate con uve di Glera – vitigno a bacca bianca, dai grandi grappoli d‘acini giallo oro.

Nel nostro paese, è diffuso soprattutto nelle regioni nord-orientaliVeneto (in primis) e Friuli Venezia Giulia – ed è esportato con successo in tutto il mondo (soprattutto nel Regno Unito).

Premesso che le 3 tipologie base sono fermo, frizzante e spumante, va segnalato che quest’ultimo non viene vinificato col metodo classico, ma col Martinotti – per addizione di zuccheri e lieviti in autoclave.

Le caratteristiche

Il Prosecco ha un color giallo paglierino, sfumato su toni di verde e appena velato nelle declinazioni frizzanti. Le versioni spumante mostrano un perlage sottile, assai volatile.

All’olfatto, regala aromi intensi e variegati, fatti di note fruttate (agrumi, mele, meloni bianchi, pere e pesche) e delicatamente floreali (gardenia e glicine), con sentori di muschio e miele d’acacia.

All’assaggio, si rivela fresco e sapido, armonico e persistente, con un finale in cui tornano i richiami fruttati e un crescendo di morbidezza, per gli spumantati.

Il servizio

La bottiglia di Prosecco va stappata almeno mezz’ora prima della degustazione e il vino va versato in calici di medie dimensioni, sufficientemente ampi da diffonderne i profumi.

La temperatura di consumo consigliata dai produttori si attesta attorno agli 8° Celsius – per frizzanti e spumantati – e sui 10-12° per i fermi.

Gli abbinamenti

I migliori accostamenti enogastronomici del Prosecco sono gli antipasti freddi, le portate e le fritture di pesce, i crostacei e le pietanze particolarmente speziate.

Gli spumanti s’abbinano bene ai dessert e tutte le versioni accompagnano piacevolmente i momenti conviviali.

Le immagini della galleria sono tratte dal novero classificato come “riutilizzabile” da Google e dalla piattaforma free Pixabay.