Greco di Bianco: il DOC calabrese

La Calabria conserva un segreto: è il vino DOC Greco di Bianco, coltivato nella fascia costiera in provincia di Reggio Calabria che si affaccia sul versante ionico. In realtà il territorio che lo produce è molto circoscritto: si tratta dei due comuni di Bianco e Casignana, che offrono una struttura di terreno argillosa e quindi particolarmente adatta alla creazione di questo passito dolce.

Insieme al Moscato di Siracusa, questo vino è ritenuto il più antico d’Italia: infatti la vite da cui si ricava il prodotto finale ha origini talmente remote che si ritiene che il primo tralcio sia arrivato nel VII secolo a.C. con gli Antichi Greci.

Ottenuto il riconoscimento del marchio DOC nel 1980, il grappolo del vitigno Greco di Bianco è lungo e presenta acini radi piccoli e tondeggianti, con poca polpa e dalla buccia sottile.

Le sue caratteristiche organolettiche sono molto identitarie: il colore è un oro antico dagli eleganti riflessi ambrati mentre l’odore ricorda il bergamotto ed è quasi alcolico, senza tuttavia avere delle note acide. Non è un caso, infatti, che il suo sapore sia morbido e armonico.

Per le sue caratteristiche, gli abbinamenti consigliati sono i formaggi stagionati, come i pecorini, e la pasticceria secca, soprattutto quella a base di pasta di mandorle.