Friulano o Tai bianco DOC – il bianco profumato dal nuovo nome

Il Friulano o Tai bianco DOC è il prodotto di un vitigno a bacca bianca – di antica tradizione – diffuso principalmente nel Friuli (oltre che in Veneto e in Lombardia) e noto, sino al 2007, come Tocai.

Il nome del vino è stato cambiato su indicazione dell’Unione Europea, per discostarne il riconoscimento dal Tokaji ungherese, peraltro molto diverso.

Il Friulano DOC si segnala principalmente per buona struttura e profumo intenso, tipicamente accompagnato da sentori di mandorla.

L’affinamento più frequente è quello in contenitori inerti, come l’acciaio, mentre il legno è meno utilizzato, per non modificare gli intensi aromi di base.

Caratteristiche del vino

Il prodotto della vinificazione veste un color giallo paglierino, con sfumature che variano dal verde al dorato, secondo la maturazione.

All’olfatto, presenta richiami fruttati (mela, pera o pesca, oltre alla mandorla citata più sopra) e floreali (acacia, biancospino e ginestra), con delicate note aromatiche (timo) e sentori di miele, che compaiono con l’invecchiamento.

All’assaggio, si rivela asciutto, fresco, morbido, appena acido, ben strutturato, persistente e dotato di un retrogusto che reitera la percezione della mandorla.

Il servizio

La bottiglia di Tai bianco va aperta con un anticipo di almeno mezz’ora rispetto alla degustazione e il vino va servito in un calice sufficientemente ampio da assecondare la diffusione del profumo.

La temperatura d’assaggio consigliata dai produttori si colloca nell’intervallo compreso tra gli 8° e i 10° Celsius.

Gli abbinamenti

Il Friulano può  realizzare diversi accostamenti enogastronomici, accompagnando antipasti a base di affettati (in primis, naturalmente, il prosciutto di San Daniele), risotti alle erbe, piatti di pesce o crostacei e carni bianche, più o meno elaborate.

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