È il pittore inglese romantico che con le sue vedute di paesaggi realizzate con pennellate vorticose eppur leggere, ispirò i successori e pose le basi per la nascita di uno dei movimenti artistici più importanti e interessanti, l’impressionismo. Per tale ragione, il Chiostro del Bramante di Roma, in collaborazione con la Tate di Londra, ospita dal 22 marzo al 26 agosto la mostra Turner Opere della Tate. Una grande esposizione monografica dedicata all’artista e che raccoglierà, per la prima volta in territorio italiano, oltre 90 opere tra schizzi, studi, acquerelli, disegni.

Assente da 12 anni, è il Turner Bequest a tornare in Italia

A cura di David Blayney Brown, la mostra Turner Opere della Tate segna il ritorno dell’artista in Italia, Paese a cui egli era particolarmente legato e che fu determinante per l’evoluzione del suo stile, dopo un’assenza di 12 anni e dalla capitale romana da oltre 50 anni. Un ritorno che avviene con l’esposizione di una collezione unica, composta da 92 opere e selezionate dal vastissimo lascito che comprende oltre 30.000 lavori. Conosciuto con il nome di Turner Bequest, tale patrimonio artistico venne donato alla Gran Bretagna cinque anni dopo la morte dell’artista e conservato principalmente presso la Tate di Londra.

Opere della Tate, opere “per il proprio diletto”

Opere della Tate quindi, in trasferta romana per la primavera e l’estate, che permetteranno ai visitatori di conoscere il lato più intimo dell’artista e ciò che disegnò “per proprio diletto”. Molte delle opere esposte infatti, provengono proprio dallo studio personale di Turner che compose durante svariati anni di attività, spesa a lavorare sei mesi all’aria aperta durante la bella stagione e, in inverno, chiuso nel suo studio per riportare sulla tela i ricordi di ciò che aveva sperimentato con gli occhi.

Il maestro dell’acquerello e la sua incessante ricerca poetica, volta a sperimentare le potenzialità espressive della luce e del colore, influenzò più di una generazione di artisti (quali Claude Monet, Vincent Van Gogh, Edgar Degas, Paul Klee, Wassily Kandinsky, Gustav Klimt). La mostra Turner Opere della Tate è l’occasione per esaminare la sua produzione e raccontare l’evoluzione di essa, iniziata da disegnatore di soggetti topografici e architettonici fino ad arrivare alla predilezione di opere di una straordinaria gamma di nuovi elementi, in cui luce, colore ed effetti atmosferici erano gli attori principali di immagini emotivamente intense, mezzo attraverso il quale l’uomo si sente libero di sognare.