Incorniciato dallo spettacolare profilo delle vette delle Dolomiti, Museion – il museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano – si contraddistingue per la sua architettura futuristica e per il suo variegato programma di mostre coraggiose e di respiro internazionale. Fondato nel 1985, è ormai una realtà affermata nel panorama culturale italiano e una piccola perla dell’area alpina dell’Alto Adige.

Il tempio delle muse, palcoscenico dell’arte umana e alpina

Voluto da un’associazione privata con il sostegno della provincia autonoma di Bolzano, Museion, dal greco tempo delle muse, mira alla promozione e alla valorizzazione dell’arte contemporanea a partire dagli anni cinquanta. Risale al 2008 l’inaugurazione della nuova sede recante la firma dello studio KSV Krüger Schuberth Vandreike di Berlino: una struttura dal forte impatto visivo, futuristica e giocata su trasparenze e fluidità. Così, all’interno di questo edificio dalla forma cubica, va in scena l’arte frutto del genio umano mentre, all’esterno, le facciate di testa realizzate in vetro diventano lo schermo perfetto sul quale la natura circostante può proiettare i suoi spettacoli, tra tramonti e cime innevate del Catinaccio.

Le collezioni di Museion

I quattro piani di Museion ospitano una vasta attività espositiva: mostre temporanee, allestimenti tematici e ricerche sperimentali. A ciò si aggiunge la vasta collezione di circa 4500 opere d’arte che la struttura ha iniziato a raccogliere dagli inizi degli anni Novanta. Degne di nota l’insieme di importanti opere luminose, rappresentate da nuclei storici quali Gruppo N e Gruppo Zero, o da singole personalità artistiche come Mario Airò, Alberto Biasi, Otto Piene, Rosemarie Trockel o Cerith Wyn Evans. Aula didattica, sala conferenza, café–Museion, book-shop e biblioteca, vanno a completare gli spazi interni. Anche le facciate dell’edificio hanno un ruolo espositivo: sulla “Facciata Mediale” del Museion vengono proiettati video, foto o animazioni.

Portare il contemporaneo vicino al pubblico

Se nei primi anni il focus era principalmente rivolto agli artisti delle avanguardie italiane – come Carla Accardi, Afro, Agostino Bonalumi, Günter Brus, Enrico Castellani, Markus Lüpertz, Achille Perilli, Arnulf Rainer, Hans Staudacher, Emilio Vedova – col tempo Museion ha saputo rispecchiare la storia dell’arte contemporanea, riuscendo a raccontarla attraverso i nuclei di ricerca e i suoi linguaggi espositivi, portando l’esperienza del contemporaneo vicino al pubblico.