Vanity – il tavolo allungabile dal segno elegante e minimal

Vanity è un tavolo di design, fisso o allungabile, ideato, nel 2009, da Stefano  Giovannoni, per l’italiana Magis.

Fa parte di una piccola collezione, dal nome omonimo, che comprende, oltre al tavolo, una sedia “slim”, arricchita da un cuscino colorato.

Il tavolo viene realizzato con una pressofusione di alluminio verniciato (per le gambe), un profilato dello stesso materiale per i traversi e cristallo temperato per il top.

Il piano di cristallo ha gli angoli smussati – con prolunga sagomata di conseguenza – e può essere verniciato in bianco o in nero.

La prolunga è costruita in MDF verniciato (medium density fibreboard – pannello di fibra a media densità), un derivato del legno.

Il tavolo Vanity è disegnato con un segno morbido, minimal e di finiture eleganti, secondo un mood appena retro; come la sedia, si adatta bene ad ambienti e stili d’arredo diversi.

Il designer

Stefano Giovannoni è nato a La Spezia – nel 1954 – e si è formato in architettura all’Università di Firenze. Oggi, vive e lavora a Milano.

Ha insegnato nella stessa facoltà fiorentina, alla Domus Academy di Milano, all’Università del Progetto di Reggio Emilia e alla facoltà di architettura di Genova.

Ha operato – sia in vesti di designer che di architetto – per brand prestigiosi del panorama internazionale, vincendo vari premi, come il Design Plus di Francoforte, il 100% Design di Londra, il Good Design Award di Chicago e l’Interior Design Award di New York.

L’azienda

Magis è stata fondata da Eugenio Perazza – nel 1976 – e ha recentemente festeggiato il 40° anno di attività, celebrando la sua presenza in un centinaio di paesi.

Il suo percorso di sviluppo ha sempre contemplato un visual fluido, innovativo, originale e, ove possibile, contaminato dall’arte.

Negli anni, ha coinvolto designer di valore, ricevendo diversi premi. Tra queste firme, troviamo – oltre a Stefano GiovannoniRon Arad, Naoto Fukasawa, Jasper Morrison, Philippe Starck, Andries e Hiroko Van Onck e Marcel Wanders.

Alcune delle sue produzioni sono entrate nelle sale del MoMA di New York e del Centre Pompidou di Parigi.

Per i credits, le immagini della galleria sono tratte dal sito internet di Magis; vi consigliamo di visitarlo per nuove suggestioni e approfondimenti.